Cos'è
La mostra, attraverso la documentazione fotografica conservata nelle raccolte iconografiche della Biblioteca Gambalunga, racconta la storia di Porta Montanara dagli anni Trenta del Novecento ad oggi.
Costruita per esigenze difensive durante la guerra civile romana del I secolo a.C. Porta Montanara, detta anche di S. Andrea, costituiva uno dei quattro accessi ad Ariminum. Realizzata con blocchi di arenaria era posta all’estremità del Cardine Massimo e si componeva da due fornici che consentivano l’accesso e l’uscita dalla città verso la via Aretina. Sin dai primi secoli d.C. l’arco a nord venne tamponato e successivamente incorporato dalle costruzioni adiacenti. In questa conformazione dal 1400 al 1809 costituì l’unico accesso alla città da monte. Durante la Seconda guerra mondiale venne distrutto l’arco in uso e “riscoperto” quello inglobato.
Attraverso gli scatti della Soprintendenza, dei fotografi riminesi Giuseppe Maioli, Domenico Soci, Davide Minghini ed Emilio Salvatori, si ripercorre la storia di Porta Montanara nel Novecento, passando per le distruzioni della Seconda guerra mondiale e le conseguenti vicissitudini del riassetto urbanistico di Rimini, che hanno visto il monumento peregrinare in vari punti della città fino al limite dell’oblio per essere nuovamente restituita alla comunità nel 2004 nell’attuale sede.
Biblioteca Gambalunga, Foto di Porta Montanara
L'esposizione è liberamente visitabile negli orari di apertura della Biblioteca Gambalunga:
da lunedì a venerdì ore 8,00 - 19,00
sabato ore 8,00 - 13,00.
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Archivio di Stato di Rimini nell'ambito di un più ampio progetto di valorizzazione di Porta Montanara.
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Sito web dell'evento
www.bibliotecagambalunga.it/Ultimo aggiornamento: 28-04-2025, 12:53