Il segno dell'acqua
La città di Ravenna ha sempre avuto un rapporto privilegiato con l’acqua, sia quella dei fiumi che la circondavano fin dall’alto medioevo, sia quella del mare. Il video presenta il mutamento di un territorio (la costa ravennate) tramite rappresentazioni cartografiche di epoche diverse, partendo dai disegni contenuti negli archivi delle Corporazioni religiose, fino al Catasto Gregoriano, accompagnando l’evoluzione della storia marittima della città. Video a cura dell’Archivio di Stato di Ravenna.
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La città di Ravenna ha sempre avuto un rapporto privilegiato con l’acqua, sia quella dei fiumi che la circondavano fin dall’alto medioevo, sia quella del mare. Il video presenta il mutamento di un territorio (la costa ravennate) tramite rappresentazioni cartografiche di epoche diverse, partendo dai disegni contenuti negli archivi delle Corporazioni religiose, fino al Catasto Gregoriano, accompagnando l’evoluzione della storia marittima della città. Video a cura dell’Archivio di Stato di Ravenna.
La peste del 1630 alla luce del Covid-19 – Trekking urbano 2022
Il video presenta il trekking urbano sulle tracce dei luoghi più significativi legati alla peste del 1630: il trekking fa parte dell’itinerario didattico “La peste del 1630 alla luce del Covid-19” realizzato da Archivio storico del Comune di Modena e Archivio di Stato di Modena e si è svolto a cura di Archimedia s.r.l. Video a cura dell’Archivio Storico del Comune di Modena.
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Il video presenta il trekking urbano sulle tracce dei luoghi più significativi legati alla peste del 1630: il trekking fa parte dell’itinerario didattico “La peste del 1630 alla luce del Covid-19” realizzato da Archivio storico del Comune di Modena e Archivio di Stato di Modena e si è svolto a cura di Archimedia s.r.l. Video a cura dell’Archivio Storico del Comune di Modena.
Caccia al tesoro in Archivio di Stato di Modena. Documenti che raccontano la mia storia
Il video racconta lo svolgimento da parte di alcune classi del percorso didattico per le scuole primarie e secondarie di primo grado “Alla ricerca dei nostri antenati”, a cura di Maurizio e Daniela Polelli e dall'archivista Margherita Lanzetta, realizzato nell’ambito del progetto “Antenati. Gli archivi anagrafici per la ricerca genealogica” promosso e diretto dalla Direzione Generale Archivi. Il laboratorio, attivo già da alcuni anni, nasce con lo scopo di favorire il dialogo in famiglia aiutando i ragazzi a costruire il loro albero genealogico tramite le informazioni raccolte presso i parenti ed utilizzando la caccia al tesoro all’interno dell’Archivio di Stato di Modena. Video a cura di Archivio di Stato di Modena.
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Il video racconta lo svolgimento da parte di alcune classi del percorso didattico per le scuole primarie e secondarie di primo grado “Alla ricerca dei nostri antenati”, a cura di Maurizio e Daniela Polelli e dall'archivista Margherita Lanzetta, realizzato nell’ambito del progetto “Antenati. Gli archivi anagrafici per la ricerca genealogica” promosso e diretto dalla Direzione Generale Archivi. Il laboratorio, attivo già da alcuni anni, nasce con lo scopo di favorire il dialogo in famiglia aiutando i ragazzi a costruire il loro albero genealogico tramite le informazioni raccolte presso i parenti ed utilizzando la caccia al tesoro all’interno dell’Archivio di Stato di Modena. Video a cura di Archivio di Stato di Modena.
La storia delle donne esce dagli archivi. Percorsi di didattica e public history della Rete regionale Archivi UDI ER
Registrazione dell’evento “La storia delle donne esce dagli archivi. Percorsi di didattica e public history della Rete regionale Archivi Udi dell’Emilia Romagna", tenutosi il 2 maggio 2022 nell’ambito della 21.a edizione di "Quante Storie nella Storia". Interventi di Caterina Liotti (Centro documentazione donna di Modena), Eloisa Betti (Archivio UDI Bologna), Laura Orlandini (Archivio UDI Ravenna), Serena Ballista (UDI Modena). A cura della Rete regionale Archivi UDI dell’Emilia Romagna
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Registrazione dell’evento “La storia delle donne esce dagli archivi. Percorsi di didattica e public history della Rete regionale Archivi Udi dell’Emilia Romagna", tenutosi il 2 maggio 2022 nell’ambito della 21.a edizione di "Quante Storie nella Storia". Interventi di Caterina Liotti (Centro documentazione donna di Modena), Eloisa Betti (Archivio UDI Bologna), Laura Orlandini (Archivio UDI Ravenna), Serena Ballista (UDI Modena). A cura della Rete regionale Archivi UDI dell’Emilia Romagna
C'era una rotta...
Autunno 1839: ingenti piogge causano lo straripamento dei fiumi Senio e Lamone, confini naturali del territorio di Bagnacavallo. Un fitto carteggio tra gonfaloniere, parroci, ingegneri e coloni, testimonia i provvedimenti presi per scongiurare gli allagamenti delle frazioni che sorgono a ridosso dei due fiumi e la grande paura di quei momenti. Video a cura della Biblioteca “G. Taroni” e dell’Archivio storico comunale di Bagnacavallo.
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Autunno 1839: ingenti piogge causano lo straripamento dei fiumi Senio e Lamone, confini naturali del territorio di Bagnacavallo. Un fitto carteggio tra gonfaloniere, parroci, ingegneri e coloni, testimonia i provvedimenti presi per scongiurare gli allagamenti delle frazioni che sorgono a ridosso dei due fiumi e la grande paura di quei momenti. Video a cura della Biblioteca “G. Taroni” e dell’Archivio storico comunale di Bagnacavallo.
L'Archivio storico del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole
Il video è frutto dell’attività didattica realizzata nell’a.s. 2021-2022 dalle classi I B e I C della scuola secondaria "Dante Alighieri" di Castrocaro Terme (Istituto comprensivo Valle del Montone), nell’ambito del percorso “Dalla pergamena al web”. A cura dell’Istituto Comprensivo Valle del Montone in collaborazione con Archivio storico comunale di Castrocaro Terme e Terra del Sole.
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Il video è frutto dell’attività didattica realizzata nell’a.s. 2021-2022 dalle classi I B e I C della scuola secondaria "Dante Alighieri" di Castrocaro Terme (Istituto comprensivo Valle del Montone), nell’ambito del percorso “Dalla pergamena al web”. A cura dell’Istituto Comprensivo Valle del Montone in collaborazione con Archivio storico comunale di Castrocaro Terme e Terra del Sole.
Arte e manicomio: l’archivio disegni e manufatti del San Lazzaro
Il filo conduttore del video, realizzato dai volontari in servizio civile presso la Biblioteca “C. Livi” nel 2021-2022, è l'esperienza artistica e in particolare il ruolo degli atelier all’interno del manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia. Il focus è l’Archivio disegni e manufatti, costituito dalle circa 28000 opere realizzate dai pazienti soprattutto negli atelier di pittura, cui si affiancano disegni e schizzi rinvenuti talora nei fascicoli personali dei ricoverati.
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Il filo conduttore del video, realizzato dai volontari in servizio civile presso la Biblioteca “C. Livi” nel 2021-2022, è l'esperienza artistica e in particolare il ruolo degli atelier all’interno del manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia. Il focus è l’Archivio disegni e manufatti, costituito dalle circa 28000 opere realizzate dai pazienti soprattutto negli atelier di pittura, cui si affiancano disegni e schizzi rinvenuti talora nei fascicoli personali dei ricoverati.
Foglie di carte
Il video racconta di come il Corpo forestale dello Stato abbia contribuito nella seconda metà del Novecento a cambiare l’aspetto del paesaggio del territorio forlivese, soffermandosi in particolare sul rimboschimento delle valli dell’Alto Savio, Bidente e Tevere. Il video è stato realizzato a partire da una ricerca di Benedetta Mondardini nell’ambito del tirocinio finalizzato alla stesura di una tesi specialistica in Archivistica, a cura di Federica Cavina (Archivio di Stato di Forlì-Cesena).
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Il video racconta di come il Corpo forestale dello Stato abbia contribuito nella seconda metà del Novecento a cambiare l’aspetto del paesaggio del territorio forlivese, soffermandosi in particolare sul rimboschimento delle valli dell’Alto Savio, Bidente e Tevere. Il video è stato realizzato a partire da una ricerca di Benedetta Mondardini nell’ambito del tirocinio finalizzato alla stesura di una tesi specialistica in Archivistica, a cura di Federica Cavina (Archivio di Stato di Forlì-Cesena).
Laboratorio tecnico-pratico sulla conservazione del documento antico
Il video è frutto dell’attività didattica realizzata nell’a.s. 2021-2022 dalle classi II A, II B, II C della scuola secondaria "Dante Alighieri" di Castrocaro Terme (Istituto comprensivo Valle del Montone), nell'ambito dell’omonimo progetto. Dopo una presentazione online dell'archivio storico comunale, un esperto di conservazione e patologia del libro antico ha tenuto in ogni classe una lezione per illustrare le conseguenze derivanti da una cattiva conservazione e presentare tecniche di spolveratura e corrette pratiche per non arrecare danni alla documentazione. A cura dell’Istituto Comprensivo Valle del Montone in collaborazione con Archivio storico comunale di Castrocaro Terme e Terra del Sole.
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Il video è frutto dell’attività didattica realizzata nell’a.s. 2021-2022 dalle classi II A, II B, II C della scuola secondaria "Dante Alighieri" di Castrocaro Terme (Istituto comprensivo Valle del Montone), nell'ambito dell’omonimo progetto. Dopo una presentazione online dell'archivio storico comunale, un esperto di conservazione e patologia del libro antico ha tenuto in ogni classe una lezione per illustrare le conseguenze derivanti da una cattiva conservazione e presentare tecniche di spolveratura e corrette pratiche per non arrecare danni alla documentazione. A cura dell’Istituto Comprensivo Valle del Montone in collaborazione con Archivio storico comunale di Castrocaro Terme e Terra del Sole.
Missive segrete e cifrari nella storia
Le lettere segrete e i cifrari conservati presso l’Archivio di Stato di Modena permettono di portare all’attenzione dei ragazzi una tematica tanto curiosa quanto attuale: la crittografia o cifratura. La decodifica delle lettere criptate inviate nel XVI secolo da Lucrezia Borgia a suo marito Alfonso I d’Este è il punto di partenza per stimolare l’interesse per la lettura di manoscritti antichi: cosa nascondevano queste missive di così importante da essere criptato? Video a cura di Archivio di Stato di Modena.
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Le lettere segrete e i cifrari conservati presso l’Archivio di Stato di Modena permettono di portare all’attenzione dei ragazzi una tematica tanto curiosa quanto attuale: la crittografia o cifratura. La decodifica delle lettere criptate inviate nel XVI secolo da Lucrezia Borgia a suo marito Alfonso I d’Este è il punto di partenza per stimolare l’interesse per la lettura di manoscritti antichi: cosa nascondevano queste missive di così importante da essere criptato? Video a cura di Archivio di Stato di Modena.
Esser giovani nel passato, nel presente e nel futuro
Nei suoi quasi quattrocento anni di storia il Collegio San Carlo di Modena ha ospitato innumerevoli studenti di ogni età, provenienza, condizione sociale. Alcuni Rettori erano soliti scrivere le biografie degli studenti, come ad esempio Bonaventura Corti, rettore di fine Settecento, al quale si devono ritratti vivaci, densi e pieni di spirito dei suoi allievi che lui conosceva così bene. Nel video, realizzato in occasione del laboratorio “Dimmi che faccia hai e ti dirò chi sei. Ovvero essere giovani nel 1626-2026-2426”, si mettono a confronto come in una galleria virtuale ritratti di giovani collegiali di ieri e di oggi. Video a cura della Fondazione Collegio San Carlo di Modena.
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Nei suoi quasi quattrocento anni di storia il Collegio San Carlo di Modena ha ospitato innumerevoli studenti di ogni età, provenienza, condizione sociale. Alcuni Rettori erano soliti scrivere le biografie degli studenti, come ad esempio Bonaventura Corti, rettore di fine Settecento, al quale si devono ritratti vivaci, densi e pieni di spirito dei suoi allievi che lui conosceva così bene. Nel video, realizzato in occasione del laboratorio “Dimmi che faccia hai e ti dirò chi sei. Ovvero essere giovani nel 1626-2026-2426”, si mettono a confronto come in una galleria virtuale ritratti di giovani collegiali di ieri e di oggi. Video a cura della Fondazione Collegio San Carlo di Modena.
La storia del Palazzo Universitario di Modena
Nell’ambito di Quante storie nella Storia. 21.a Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in archivio il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia presenta questo video che ripercorre la storia del Palazzo Universitario di Modena. I contenuti sono a cura di Elena Corradini e Paolo Contin, realizzazione di Claudio Cadei, con la collaborazione di Giada Gatto e Fernanda De Blasio.
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Nell’ambito di Quante storie nella Storia. 21.a Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in archivio il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia presenta questo video che ripercorre la storia del Palazzo Universitario di Modena. I contenuti sono a cura di Elena Corradini e Paolo Contin, realizzazione di Claudio Cadei, con la collaborazione di Giada Gatto e Fernanda De Blasio.
Rompete le righe! Il genere come stereotipo
A seguito delle visite guidate alla mostra documentaria "Rompete le righe! Il genere come stereotipo", le classi dell'IPSIA Corni di Modena hanno poi condotto autonome riflessioni ed approfondimenti. In questa breve video intervista ci dicono cosa ne pensano a proposito della disparità di genere. A cura di Archivio Storico del Comune di Modena in collaborazione con IPSIA “Corni” di Modena
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A seguito delle visite guidate alla mostra documentaria "Rompete le righe! Il genere come stereotipo", le classi dell'IPSIA Corni di Modena hanno poi condotto autonome riflessioni ed approfondimenti. In questa breve video intervista ci dicono cosa ne pensano a proposito della disparità di genere. A cura di Archivio Storico del Comune di Modena in collaborazione con IPSIA “Corni” di Modena
La memoria si conserva in barattolo?
Il progetto ha lo scopo di far conoscere un lato dell’Archivio che rimane solitamente in disparte, ma che svolge un ruolo fondamentale per supportare le attività di conservazione, tutela e valorizzazione del Patrimonio documentale: il laboratorio di restauro. In modo che gli studenti e la cittadinanza possano avere un quadro più ampio delle attività svolte all’interno degli Archivi di Stato, comprendere come vengono conservate le memorie del passato e il ruolo del restauratore all’interno di questo sistema. Il percorso attraversa le origini tecnologiche della pergamena e della carta, passando all’osservazione dal vivo di diverse forme che il patrimonio documentale ha assunto nel corso dei secoli, proseguendo con una panoramica generale sui metodi e le tecniche impiegate per il restauro e la salvaguardia dei documenti, per giungere infine alla visione di alcuni documenti restaurati.
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Il progetto ha lo scopo di far conoscere un lato dell’Archivio che rimane solitamente in disparte, ma che svolge un ruolo fondamentale per supportare le attività di conservazione, tutela e valorizzazione del Patrimonio documentale: il laboratorio di restauro. In modo che gli studenti e la cittadinanza possano avere un quadro più ampio delle attività svolte all’interno degli Archivi di Stato, comprendere come vengono conservate le memorie del passato e il ruolo del restauratore all’interno di questo sistema. Il percorso attraversa le origini tecnologiche della pergamena e della carta, passando all’osservazione dal vivo di diverse forme che il patrimonio documentale ha assunto nel corso dei secoli, proseguendo con una panoramica generale sui metodi e le tecniche impiegate per il restauro e la salvaguardia dei documenti, per giungere infine alla visione di alcuni documenti restaurati.
Il progetto di recupero e pubblicazione on-line degli inventari dell'Archivio di Stato di Modena
Presentazione del progetto scientifico di revisione, digitalizzazione e pubblicazione on-line, sul nuovo sito web dell'Archivio di Stato di Modena, degli strumenti di ricerca cartacei relativi ai complessi archivistici presenti in Archivio, avviato nel 2020. Il progetto, che sta proseguendo, è coordinato da Lorenza Iannacci, in collaborazione con Maria Carfì, ed è stato realizzato con il supporto scientifico di tutto il personale interno, e con i tirocini formativi realizzati nell’ambito delle convenzioni stipulate con Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
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Presentazione del progetto scientifico di revisione, digitalizzazione e pubblicazione on-line, sul nuovo sito web dell'Archivio di Stato di Modena, degli strumenti di ricerca cartacei relativi ai complessi archivistici presenti in Archivio, avviato nel 2020. Il progetto, che sta proseguendo, è coordinato da Lorenza Iannacci, in collaborazione con Maria Carfì, ed è stato realizzato con il supporto scientifico di tutto il personale interno, e con i tirocini formativi realizzati nell’ambito delle convenzioni stipulate con Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
La libertà incompleta
Con guerre, carestie, pestilenze, morte, l'Umanità è veramente libera? Il video, con musiche e riflessioni tratte dalle carte dell’Archivio, riflette su una libertà di cui abbiamo goduto dopo la Seconda Guerra mondiale e che per i mutilati reduci, pur se incompleta, rappresentava una speranza di cambiamento. La dura quotidianità ci richiama al realismo: la pandemia, le difficoltà economiche e di nuovo la guerra in Europa ci fanno pensare sempre più realisticamente che la storia non è finita e ritorna sempre uguale a sé stessa. Video a cura di ANMIG Modena.
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Con guerre, carestie, pestilenze, morte, l'Umanità è veramente libera? Il video, con musiche e riflessioni tratte dalle carte dell’Archivio, riflette su una libertà di cui abbiamo goduto dopo la Seconda Guerra mondiale e che per i mutilati reduci, pur se incompleta, rappresentava una speranza di cambiamento. La dura quotidianità ci richiama al realismo: la pandemia, le difficoltà economiche e di nuovo la guerra in Europa ci fanno pensare sempre più realisticamente che la storia non è finita e ritorna sempre uguale a sé stessa. Video a cura di ANMIG Modena.
L'Archivio sono IO. Visite guidate in Archivio Storico (6-12 anni)
L'Archivio sono Io. Percorso sull'identità personale e collettiva attraverso documenti d'archivio. Video presenta l’attività di visita guidata per bambini e bambine dai 6 ai 12 anni, con accompagnatore, alla scoperta di un autentico tesoro della comunità modenese: l'Archivio Storico del Comune di Modena. Video a cura di Pop History e Archivio Storico del Comune di Modena.
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L'Archivio sono Io. Percorso sull'identità personale e collettiva attraverso documenti d'archivio. Video presenta l’attività di visita guidata per bambini e bambine dai 6 ai 12 anni, con accompagnatore, alla scoperta di un autentico tesoro della comunità modenese: l'Archivio Storico del Comune di Modena. Video a cura di Pop History e Archivio Storico del Comune di Modena.
Dal Rosso al Biondo
Il video ripercorre attraverso le carte e le recenti ricerche d’archivio la vicenda umana e imprenditoriale di Pietro Ginocchi (1901-1998) detto Piero, che alla metà degli anni Sessanta, presidente delle Terme di Crodo, ideò con l’enologo Maurizio Gozzelino l’aperitivo analcolico “Crodino”. Il video, che si sofferma in particolare sugli anni giovanili dell’imprenditore trascorsi a Parma, è stato realizzato a cura dell’Archivio storico comunale di Parma e del Centro Studi “Piero Ginocchi” di Crodo.
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Il video ripercorre attraverso le carte e le recenti ricerche d’archivio la vicenda umana e imprenditoriale di Pietro Ginocchi (1901-1998) detto Piero, che alla metà degli anni Sessanta, presidente delle Terme di Crodo, ideò con l’enologo Maurizio Gozzelino l’aperitivo analcolico “Crodino”. Il video, che si sofferma in particolare sugli anni giovanili dell’imprenditore trascorsi a Parma, è stato realizzato a cura dell’Archivio storico comunale di Parma e del Centro Studi “Piero Ginocchi” di Crodo.
L'Archivio sono IO. I laboratori storico-creativi (6-12 anni)
L'Archivio sono Io. Percorso sull'identità personale e collettiva attraverso documenti d'archivio. Ciclo di 4 laboratori storico-creativi per bambini e bambine dai 6 ai 12 anni, con accompagnatore. Indossando le vesti di un piccolo archivista curioso, i partecipanti si sono potuti avvicinare al mondo dell'araldica, hanno sperimentato il fascino della ricerca storica, hanno esplorato la bellezza delle miniature attraverso un approccio nuovo, ludico e creativo. Video a cura di Pop History e Archivio Storico del Comune di Modena.
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L'Archivio sono Io. Percorso sull'identità personale e collettiva attraverso documenti d'archivio. Ciclo di 4 laboratori storico-creativi per bambini e bambine dai 6 ai 12 anni, con accompagnatore. Indossando le vesti di un piccolo archivista curioso, i partecipanti si sono potuti avvicinare al mondo dell'araldica, hanno sperimentato il fascino della ricerca storica, hanno esplorato la bellezza delle miniature attraverso un approccio nuovo, ludico e creativo. Video a cura di Pop History e Archivio Storico del Comune di Modena.
Foglie tra i fogli, storia e natura
Partendo dall’Erbario Estense (XVI secolo) conservato nell’Archivio di Stato a Modena, si porteranno i ragazzi a scoprire alcune piante comuni o “esotiche” presenti nell’antico documento, per capire l’importanza del mondo vegetale nella vita dell’uomo anche con una prospettiva storica. Dopo un’introduzione tra storia e botanica farmaceutica, alcune delle piante viste tra i fogli dell’Erbario verranno attivamente cercate e identificate nel centro storico di Modena tra la cosiddetta “flora urbica”, presenza verde importante nelle nostre città, in parte da contenere ma forse anche da proteggere per salvaguardare una biodiversità sempre più minacciata. Si potranno così rendere familiari le caratteristiche più evidenti di alcuni specie vegetali ma anche qualche loro proprietà nascosta e sorprendente. Video a cura di Archivio di Stato di Modena in collaborazione con UNIMORE
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Partendo dall’Erbario Estense (XVI secolo) conservato nell’Archivio di Stato a Modena, si porteranno i ragazzi a scoprire alcune piante comuni o “esotiche” presenti nell’antico documento, per capire l’importanza del mondo vegetale nella vita dell’uomo anche con una prospettiva storica. Dopo un’introduzione tra storia e botanica farmaceutica, alcune delle piante viste tra i fogli dell’Erbario verranno attivamente cercate e identificate nel centro storico di Modena tra la cosiddetta “flora urbica”, presenza verde importante nelle nostre città, in parte da contenere ma forse anche da proteggere per salvaguardare una biodiversità sempre più minacciata. Si potranno così rendere familiari le caratteristiche più evidenti di alcuni specie vegetali ma anche qualche loro proprietà nascosta e sorprendente. Video a cura di Archivio di Stato di Modena in collaborazione con UNIMORE