La Regione Emilia-Romagna dedica numerose azioni volte a promuovere la conoscenza, conservazione, promozione e fruizione di questi manufatti antichi, considerandoli una risorsa architettonica di valore nella trama fluviale del territorio regionale e testimonianza storica produttiva. Questo sguardo è anche una possibile occasione di riscoperta di tecniche costruttive e meccaniche tradizionali, di attenzione verso la cura del territorio anche in rapporto ai paesaggi e i corsi d’acqua che storicamente li alimentano e di osservazione verso possibili usi adeguati alle caratteristiche di questi beni.

L’attenzione mirata a questo patrimonio storico accoglie a sua volta iniziative e progetti regionali di più lunga durata in questo campo.

Mulino di Collagna a Ventasso (RE). Foto Atlante Group

Mulino di Collagna a Ventasso (RE). Foto Atlante Group

Catalogare per conoscere

Sotto il profilo conoscitivo, è stata avviata da parte della Regione, nel 2024, la catalogazione dei circa 340 mulini storici ancora presenti nelle differenti valli delle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, per poi estendersi all’intero territorio regionale, i cui dati verranno resi pubblici e accessibili nel Catalogo regionale del patrimonio culturale PatER. Questo arricchirà di una nuova sezione l’ampio censimento suddiviso per famiglie tematiche, luoghi, immagini, riferiti al patrimonio culturale, architettonico e naturalistico regionale.

La metodologia di schedatura utilizzata è frutto di un dialogo con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero della Cultura, per adattare alla tipologia molitoria e idraulica dei mulini il recente modello di censimento dell’architettura rurale.

Intervenire per recuperare

È stata poi accolta l’opportunità offerta dal Bando PNRR Restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale, volto a rigenerare il patrimonio architettonico storico rurale privato e associazionistico, premiando progettualità meritevoli e volte a riattivare e rendere fruibili alcuni mulini storici.  Allo stesso tempo, questa è stata un’occasione per riconoscere le idee e l’interesse posto su tali oggetti, a volte localizzati nelle zone più remote della regione. Hanno partecipato, tra questi, 22 soggetti e 11 progetti (10 privati e 1 pubblico) hanno ottenuto il finanziamento.

I mulini storici finanziati dal PNRR sono:

  • Mulino della Madonna,  Castel del Rio (Bo), Località: Giugnola
  • Mulino di Porchia, Lizzano in Belvedere (Bo), Località: Porchia
  • Mulino Biolzi, Bedonia (Pr), Località Libbia
  • Mulino di Torre Gazone, Valsamoggia (Bo), Monteveglio
  • Mulino Lamberti, Varsi (Pr)
  • Mulino di Civago, Villa Minozzo (Re), Località Civago
  • Mulino di Serravalle O Fontanafiore, Varano de' Melegari (Pr)
  • Mulino Le Latte, Neviano degli Arduini (Pr), Località Scurano
  • Mulino Scodellino, Castel Bolognese (Ra)
  • Mulino Il Meladello, Marzabotto (Bo), Località: Meladello
  • Fornace del Mulino della Calce, Lizzano in Belvedere (Bo), Località: Fosse Di Sotto

Insieme per valorizzare

In termini collaborativi la Regione ha realizzato un accordo triennale con l’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici (AIAMS), che da anni si occupa della riscoperta e della valorizzazione culturale e turistica degli antichi mulini presenti nelle diverse località italiane, così da agire in comunità per la diffusione dei saperi locali con punti di vista radicati nel territorio.

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Video

Servizio TG Rai Tre Emilia-Romagna del 19 gennaio 2025 sull’Assemblea Nazionale dell’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici a Castel Bolognese con intervento dell'Assessora alla cultura Gessica Allegni 

Contatti

Settore Patrimonio culturale

Lorenza Bolelli

pianificazione e promozione degli interventi sul patrimonio architettonico

051 527 66 38