Progetto CRATERI
Crateri è il progetto con il quale il collettivo di associazioni individuato dall’associazione bolognese Planimetrie Culturali ha risposto al bando emesso dalla Regione Emilia-Romagna con il Settore Patrimonio culturale e in prosecuzione delle attività svolte dal Centro Documentazione del Sisma della Regione. Il progetto, articolato in due fasi, ha richiesto la creazione di progetti di rigenerazione culturale del patrimonio abbandonato o in disuso attraverso azioni di comunità. Il team di Crateri, ha iniziato un percorso progettuale, articolato in due fasi, finalizzato all’attivazione di processi di rigenerazione che tenessero presente il quadro normativo regionale e le possibilità di sperimentare, entro questo quadro, forme di uso temporaneo e rigenerazione dei luoghi e delle architetture ferite dal sisma.
Il progetto ha previsto una call iniziale rivolta a tutti i 9 Comuni della Provincia di Modena inclusi nell’area del cratere sisma 2012 e presenti all’interno del Centro di Documentazione Sisma regionale. Hanno aderito al progetto i Comuni Concordia sulla Secchia e Medolla, partecipando attivamente alle diverse fasi di progetto.
La Fase 1
Questa fase è stata individuata come la “fase della conoscenza – ricognizione”. Sono stati fissati incontri con le pubbliche amministrazioni.
Da parte del team di fotografi (Forza Maggiore) gli incontri sono stati rivolti alla segnalazione di luoghi o edifici che, individuati attraverso processi di partecipazione dalle comunità, fossero espressione di un valore identitario del luogo. A questa è seguita una fase di ricognizione delle informazioni giuridico-amministrative svolte dal team di architetti e giuristi con incontri con stakeholders, istituzioni locali, politici e tecnici dei Comuni che hanno aderito al progetto. Questo ha consentito di definire le nove potenziali destinazioni rispetto a quelle precedenti precedenti sviluppando gli aspetti di analisi delle condizioni strutturali, le criticità eventuali,e i tempi delle ristrutturazioni (ove previste), i bisogni delle amministrazioni e le aspettative dei cittadini.
Il team degli esperti sulle norme e gli aspetti giuridici ha presentato best practice e formule su possibili accordi per l’assegnazione degli spazi da destinarsi a usi temporanei, mentre il team dedicato alle fasi della progettazione possibile ha condotto un’attenta analisi tecnica che, partendo dallo studio di dati esistenti, ha potuto sviluppare una valutazione dello stato di fatto di caratteri architettonici e urbanistici degli edifici e dei luoghi presi in considerazione.
Una parte importate è stata inoltre quella finalizzata alla creazione delle “mappe emotive” frutto di una serie di interviste condotte con i cittadini di Medolla e Concordia. Suddivisa nell’arco delle due fasi ed inizialmente definita come mappa dei desiderata di comunità, questo approccio nella lettura del patrimonio e dei loghi pur non definendo elementi fisici e tangibili del progetto (e dunque non direttamente misurabili) ha rappresentato la restituzione in mappa del rapporto ancora vivo tra la comunità e il territorio. Un rapporto stretto e spesso personale fra ambiente e popolazione che passa anche dal riconoscere nei luoghi quello che Hillman chiamava “ L’anima dei luoghi” elemento imprescindibile che per chi si occupa di rigenerazione di luoghi feriti da eventi naturali, non può non considerare.
La Fase 2
Questa fase è stata caratterizzata dalla restituzione delle azione intraprese dalle comunità per valorizzare e “mettere a progetto” le conoscenze sul territorio acquisite nel corso della prima fase. Ha rappresentato il momento più operativo, e ha riguardato incontri e workshop, laboratori scolastici, formazione e un percorso partecipato che si è sviluppato con cadenza settimanale.
Incontri e workshop con i cittadini (singoli oppure organizzati in associazione) hanno avuto l’obiettivo di informare gli stakeholder sugli aspetti teorici della mobilità e degli usi temporanei con illustrazione di alcune esperienze realizzate o attualmente in corso in ambito nazionale, sulle criticità ancora vive e, contemporaneamente, sui vantaggi per i singoli, per le associazioni e per la comunità che queste attività sono capaci di attivare. I laboratori con le scuole, in particolare le scuole di primo grado dei comuni di Concordia e Medolla, hanno avuto l’obiettivo di coinvolgere i cittadini più giovani nell’osservare la città e il suo cambiamento, valorizzando la capacità dei bambini a intraprendere esperienze sensoriali di conoscenza del territorio, stimolando il sentimento di stupore che può nascere quando si guarda un luogo conosciuto con uno sguardo nuovo.
Si sono inoltre attuati meeting di informazione con cittadini e pubblica amministrazione per aggiornare e informare sui processi legati alla rigenerazione definendo attori, azioni, e attività necessarie ad avviare i processi. I workshop sono stati preliminari al cuore vero del progetto: i percorsi partecipati che sono stati aperti a tutta la cittadinanza e hanno fornito gli strumenti per finalizzare e dare una risposta concreta alle possibili attivazioni territoriale della rigenerazione. In una visione aperta e di condivisione trasversale delle competenze e degli strumenti.
Il progetto CRATERI infine ha fornito un’indicazione metodologica attraverso un processo di dialogo e confronto incentivante della partecipazione dei cittadini alle scelte delle pubbliche amministrazioni in un dialogo di leale collaborazione e impegno per la costruzione di luoghi e città vivibili e sostenibili.