Paesaggio dell'Emilia-Romagna

Attività multidisciplinare di promozione e valorizzazione del paesaggio regionale, di catalogazione e restituzione conoscitiva attraverso progetti svolti autonomamente o in collaborazione con altri servizi della Regione

Fin dalla sua istituzione, nel 1974, l'IBC-Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna (soppresso nel 2020 e confluito nel Settore Patrimonio culturale) ha organizzato con istituzioni regionali (INU, Italia Nostra, Mibact)  iniziative e seminari volti alla conoscenza del paesaggio regionale (nozione, identificazione e pianificazione) e sul ruolo che esso svolge in modo primario per la definizione dell’identità nazionale. In alcune occasione (Ritornando sull’Appennino) si è voluto riflettere sulla responsabilità collettiva nei confronti della qualità del paesaggio costruito e sul ruolo che devono svolgere Stato, Regioni ed Enti locali, soprattutto a seguito della approvazione del Codice per i beni culturali. L'IBC ha partecipato attivamente alla definizione del Piano Paesistico Regionale, importanti in questo senso sono state le campagne fotografiche di rilevazione dei beni culturali condotte, tra gli altri, da Paolo Monti e l’apporto documentale di Marina Foschi e Sergio Venturi. Negli anni a venire importanti campagne fotografiche sono state condotte da Riccardo Vlahov, Giovanni Zaffagnini, Michele Buda.

Diversi seminari hanno accompagnato in questi anni l’attività dell'IBC e ora del Settore Patrimonio culturale poi, per la conoscenza del beni paesaggistici, tra questi “Identificazione dei paesaggi”, tenuto a Bologna  nel 2008 e nel 2009 a Ferrara “Il paesaggio tra rappresentazione e pianificazione”.

Attualmente il Settore Patrimonio culturale è presente nell’Osservatorio regionale per la qualità del Paesaggio (come da art.68 della L.R.24/2017) e partecipa con le altre istituzioni della Regione (Università, DG regionali Istituti specialistici, Scuole superiori di ogni ordine e grado, Enti locali) alla conoscenza del patrimonio paesaggistico.

Il Settore Patrimonio culturale inoltre svolge la propria attività di conoscenza e divulgazione del patrimonio naturale e paesaggistico attraverso diverse iniziative come ViVi il verde,  l’attività di promozione e valorizzazione degli Alberi monumentali (L.R. 2/1977) e le attività svolte a livello scientifico in ambito più prettamente botanico naturalistico.

Dal 2020 ha avviato "Le Confluenze" un progetto di analisi territoriale  integrato del sistema ambientale e del patrimonio culturale con la finalità di sviluppare sistemi integrati di conoscenza del territorio e del paesaggio utili ai processi di rigenerazione culturale. L'obiettivo è lo sviluppo di progetti e piani d’area che individuino scelte operative in grado di incidere sulla qualità di vita degli abitanti e delle comunità che abitano la Regione.  

Per diffondere la cultura della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, soprattutto in rapporto al territorio del quale sono elemento peculiare, e far comprendere l’importanza del patrimonio, percepito in una continua integrazione con le vicende storiche e i mutamenti sociali, rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni è attivo il Bando Giovani per il Territorio - GpT. Con la sua quinta edizione dell'anno 2020 ha avviato una nuova fase che ha sviluppato maggiori attinenze con la Convenzione di Faro e con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La novità è portata dalla fase obbligatoria della formazione (mentoring) a cui le Associazioni aggiudicatarie del premio devono partecipare in un rapporto di scambio e aggiornamento continuo con i docenti e le istituzioni per migliorare e ottimizzare la realizzabilità dei progetti.

A chi rivolgersi

Lorenza Bolelli 
PO conoscenza e conservazione dei beni architettonici, del paesaggio e della natura
lorenza.bolelli@regione.emilia-romagna.it

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ultima modifica 2022-05-13T12:00:48+01:00
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