Fin dalla sua istituzione, nel 1974, l'Istituto Beni Culturali ora Settore Patrimonio culturale ha organizzato con istituzioni regionali (INU, Italia Nostra, Mibact)  iniziative e seminari volti alla conoscenza del paesaggio regionale (nozione, identificazione e pianificazione) e sul ruolo che esso svolge in modo primario per la definizione dell’identità nazionale. In alcune occasione (Ritornando sull’Appennino) si è voluto riflettere sulla responsabilità collettiva nei confronti della qualità del paesaggio costruito e sul ruolo che devono svolgere Stato, Regioni ed Enti locali, soprattutto a seguito della approvazione del Codice per i beni culturali. L'IBC ha partecipato attivamente alla definizione del Piano Paesistico Regionale, importanti in questo senso sono state le campagne fotografiche di rilevazione dei beni culturali condotte, tra gli altri, da Paolo Monti e l’apporto documentale di Marina Foschi e Sergio Venturi. Negli anni a venire importanti campagne fotografiche sono state condotte da Riccardo Vlahov, Giovanni Zaffagnini, Michele Buda.

Diversi seminari hanno accompagnato in questi anni l’attività dell'IBC e poi del Settore Patrimonio culturale per la conoscenza del beni paesaggistici, tra questi “Identificazione dei paesaggi”, tenuto a Bologna  nel 2008 e nel 2009 a Ferrara “Il paesaggio tra rappresentazione e pianificazione”.

Dal 2020 ha avviato "Le Confluenze" un progetto di analisi territoriale  integrato del sistema ambientale e del patrimonio culturale con la finalità di sviluppare sistemi integrati di conoscenza del territorio e del paesaggio utili ai processi di rigenerazione culturale. L'obiettivo è lo sviluppo di progetti e piani d’area che individuino scelte operative in grado di incidere sulla qualità di vita degli abitanti e delle comunità che abitano la Regione.  

Per diffondere la cultura della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, soprattutto in rapporto al territorio del quale sono elemento peculiare, e far comprendere l’importanza del patrimonio, percepito in una continua integrazione con le vicende storiche e i mutamenti sociali, rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni è attivo il Bando Giovani per il Territorio - GpT. Con la sua quinta edizione dell'anno 2020 ha avviato una nuova fase che ha sviluppato maggiori attinenze con la Convenzione di Faro e con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La novità è portata dalla fase obbligatoria della formazione (mentoring) a cui le Associazioni aggiudicatarie del premio devono partecipare in un rapporto di scambio e aggiornamento continuo con i docenti e le istituzioni per migliorare e ottimizzare la realizzabilità dei progetti.

Il progetto CRATERI è stato sviluppato con le comunità locali per l’attivazione di pratiche partecipate di conoscenza del patrimonio culturale e ambientale nei territori regionali colpiti dal sisma del 2012. Un attività sviluppata attraverso le fasi della “mappatura” del patrimonio e successivamente alla definizione di un progetto di “riuso” o “uso temporaneo” tramite pratiche di rigenerazione culturale rivolte anche al patrimonio architettonico e ambientale abbandonato o dismesso per cause traumatiche ma che, attraverso un processo di rigenerazione culturale, può tornare a far parte della vita delle comunità (CRATERI e Laboratori territoriali).

Per approfondire

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Contatti

Settore Patrimonio culturale

Lorenza Bolelli

pianificazione e promozione degli interventi sul patrimonio architettonico

051 527 66 38