Introduzione
A Bologna martedì 27 maggio 2025, a partire dalle ore 16, presso il parco Pier Paolo Pasolini del Pilastro si terrà un evento rivolto prevalentemente ai giovani e alla città, come occasione per rinnovare attenzioni sui temi di una cittadinanza responsabile e inclusiva e sull’arte attorno a noi che arricchisce le nostre vite e che chiede di essere preservata e rinnovata nei significati e nei valori identitari. L'evento è organizzato nell'ambito di nell'ambito di "Identitas. La cultura rivela", quinta edizione del programma regionale "Tre Istituzioni un Patrimonio"
(Parco Pasolini a Bologna)
Il progetto
Questa nuova edizione del programma regionale è dedicata all’arte pubblica, nello specifico al complesso di circa 200 statue dello scultore Nicola Zamboni poste nel parco intitolato a Pier Paolo Pasolini (1922-1975) del quale quest’anno ricorre il cinquantesimo dalla morte, fra i più vasti di Bologna con un estensione di 16 ettari nell’area abbracciata dall’imponente complesso abitativo detto il Virgolone nel quartiere Pilastro.
Nel corso di tutto il 2025 una squadra di oltre 80 giovani restauratori e comunicatori di beni culturali lavora su vari fronti in modo laboratoriale e interdisciplinare per lo stesso patrimonio – in questo caso le 200 sculture di Nicola Zamboni - e per lo stesso contesto - il Parco Pasolini al Pilastro di Bologna. Sono infatti attivi 6 cantieri operativi, fra restauro, studio, valorizzazione e comunicazione artistica attraverso i Corsi di Restauro, di Comunicazione, di Educazione al patrimonio, di Design grafico, di Fotografia e dei Linguaggi del cinema e dell’audiovisivo dell’Accademia.
Si affrontano lavori di conservazione delle sculture con cantieri aperti al pubblico e si studia per realizzare un Piano di manutenzione programmata delle opere, completo di mappatura e schede conservative di ogni scultura (Condition Report), che consentirà alle amministrazioni di intervenire, con efficacia e nel tempo, sulle condizioni di degrado delle opere che vivono all’aperto.
Parallelamente, si opera sul fronte dell’educazione al patrimonio con il coinvolgimento di scuole primarie e secondarie e comunità nella realizzazione di prodotti multimediali come E-book; mentre il grande versante della comunicazione con prodotti artistici video, trailers, grafica e fotografia che traggono ispirazione dalle sculture e dal Parco Pasolini, quali espressioni d’arte in uno spazio pubblico capaci di apportare alle nostre vite e al territorio valori, significati e bellezza.
(Identitas: gli studenti al lavoro)
Il programma
L’evento si sviluppa con un ricco programma itinerante:
Nella piazza al coperto del Centro commerciale Pilastro adiacente al Parco si tiene il benvenuto di apertura affidato alla Presidente del Quartiere San Donato e San Vitale, Adriana Locascio, e i saluti dei referenti delle Istituzioni in partnership.
Segue l’inaugurazione della Mostra a cura del prof. Danilo Danisi che restituisce il lavoro degli studenti del Corso di Grafica e Design di Accademia: una dozzina di pannelli che presentano concepts, naming e grafica di dieci proposte di identità visiva al nuovo progetto sull’“arte pubblica”. Identitas. La cultura rivela è la proposta prescelta.
L’evento prosegue al Parco con percorsi didattici lungo il viale rettilineo di pioppi cipressini dove si sviluppa lo spettacolare complesso scultoreo creato da Nicola Zamboni con circa 200 figure umane a grandezza naturale: sarà l’occasione per assistere alle operazioni di manutenzione e conservazione delle sculture pubblica a cura degli studenti e studentesse della prof.ssa Daniela Manna della Scuola di Restauro e della prof.ssa Ilaria Del Gaudio del dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte dell’Accademia che lavorano allo sviluppo di materiali didattici multimediali legati all’arte nello spazio pubblico con il coinvolgimento di scuole secondarie.
L’arena-teatro, al termine del viale di sculture, farà poi da cornice al confronto aperto in dialogo con i giovani animato dal giornalista Marco Marozzi e Valentina Orioli, docente di Urbanistica all’Università di Bologna: si parlerà della sperimentazione urbanistica del Virgolone degli anni ’70, di un edificio di 8 piani ad andamento curvo, come una grande virgola appunto, immerso in una ampia porzione di territorio destinato a verde pubblico, e delle opere disseminate in quello spazio pubblico, che molto influiscono sul paesaggio urbano e che diventano elementi identitari di un contesto cittadino.
Sempre al centro dell’arena-teatro si esibiranno per concludere l’evento i musicisti con gli archi del CVS della scuola di liuteria del Pilastro
Coordinano Antonella Salvi per la Regione e Camilla Roversi Monaco per l’Accademia di Belle Arti.
(Bologna, Parco Pasolini)
Per approfondire
Sul nostro sito:
Identitas. La cultura rivela
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Ultimo aggiornamento: 22-05-2025, 17:19