Introduzione
Martedì 23 e mercoledì 24 settembre 2025, nel Museo di antropologia preistorica di Monaco (Montecarlo), si svolge la prima edizione degli “Incontri del Golfo di Genova”, appuntamento dedicato ai professionisti che si occupano della salvaguardia del patrimonio culturale e si impegnano nella gestione e nella prevenzione dei rischi che lo minacciano. Il Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna partecipa alla prima giornata del convegno con il racconto delle esperienze attivate sul territorio regionale in tema di formazione e di competenze.
Il convegno
Gli “Incontri del Golfo di Genova” sono organizzati in partenariato dallo Scudo Blu Italia e dal Bouclier Bleu France, due comitati nazionali del Blue Shield International, organizzazione non governativa dedicata alla protezione del patrimonio culturale in situazioni di emergenza.
La scelta di intitolare l’appuntamento al Golfo di Genova nasce dalla similitudine tra le peculiarità e le vulnerabilità che caratterizzano quest’area (rischi costieri, frane, alluvioni, incendi, terremoti) e dalla sua estensione geografica: per l’Italia, infatti, coinvolge le regioni Liguria, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Sardegna; per la Francia: tutta la regione Provenza, Alpi, Costa Azzurra e Corsica; per Monaco: il territorio del Principato.
Il Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna partecipa nella mattinata del 23 settembre con un intervento di Cristina Ambrosini, dirigente responsabile del Settore, e di Laura Biagi, responsabile delle attività di conservazione e restauro.
L’intervento, intitolato “Formazione e competenze per il patrimonio culturale: l’esperienza della Regione Emilia-Romagna”, parte dalle crisi affrontate durante e dopo il terremoto e le alluvioni che hanno colpito questo territorio e fa il punto sulle azioni messe in campo per la prevenzione del rischio, la formazione e il coordinamento tra i soggetti coinvolti:
- “RE-ORG”: dal 2020, per promuovere la conservazione preventiva e la riqualificazione delle collezioni presenti nei depositi delle istituzioni museali, la Regione propone questo percorso formativo in collaborazione con ICCROM - Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali. Le tre edizioni hanno coinvolto 30 musei del territorio regionale.
Il metodo “RE-ORG”, sviluppato da ICCROM e da UNESCO nel 2011, si basa si un manuale operativo che, passo dopo passo, guida i professionisti museali nel processo di pianificazione e attuazione di un progetto di riorganizzazione delle proprie aree di deposito. - “Depositi e patrimoni in rete”: la rete di scopo costituita dai professionisti di 12 musei che hanno partecipato alla formazione “RE-ORG”, favorisce la connessione tra loro e la collaborazione tra le realtà istituzionali di cui fanno parte. Obiettivi principali sono la formazione e il mentoring, la condivisione di buone pratiche sulla gestione dei depositi e sulla conservazione preventiva, la valorizzazione del patrimonio in deposito.
Istituita nel giugno del 2023, la rete è stata selezionata dalla Regione Emilia-Romagna tra i destinatari del contributo previsto dalla Legge regionale 18/2000 per il biennio 2024-2025. - “EGIDA PSEM”: il progetto pilota per la gestione digitale delle informazioni afferenti alla sicurezza e all’emergenza, realizzato con il supporto della società Dot Beyond, prevede il coinvolgimento a titolo gratuito di 11 istituzioni, ciascuna delle quali garantisce la partecipazione di un professionista per tutta la durata del progetto (9 mesi circa).
Ai partecipanti vengono offerti: un processo assistito di attivazione della piattaforma, attraverso la realizzazione di sessioni formative online finalizzate a descriverne le caratteristiche d’uso, le peculiarità e i punti di forza; un servizio di assistenza durante tutta la durata del progetto; una fase di approfondimento finale per condividere l’esito delle attività svolte.
Approfondimenti
Ultimo aggiornamento: 18-09-2025, 09:36