Introduzione
In occasione dell’8 marzo, 30 nuovi inventari di archivi di donne, personali e di associazioni, arricchiscono il Sistema informativo regionale Archivi ER
nella foto: 8 marzo 1950 (Centro documentazione donna, Archivio fotografico UDI Modena, n.639bis)
Archivi di persona ....
Sono poetesse e scrittrici, insegnanti e docenti universitarie, filosofe, architette e avvocate, ma anche contadine, operaie e impiegate, e molto altro ancora, le donne che hanno trasmesso alla comunità la loro memoria ed eredità, a volte lasciando poche carte, a volte attraverso più corposi archivi, in cui possiamo ripercorrere e conoscere gli esiti del loro impegno nella vita delle associazioni femminili di riferimento (UDI, Orlando, collettivi universitari, gruppi di ricerca, centri antiviolenza, etc.).
Oltre all’attivismo associazionistico, le accomuna spesso un parallelo impegno politico in partiti, sindacati e nella pubblica amministrazione, dal livello locale a quello nazionale. Tra le più note, non potendo qui citarle tutte, Loretta Giaroni, Renata Bergonzoni, Bice Ligabue, Rosi Braidotti, Franca Carzedda, Gabriella Cappelletti, Maria Grazia Caravelli, Nives Gessi, Lidia Spano, Teresa Franchini.
La documentazione consiste in prevalenza di appunti manoscritti, relazioni, testi di interventi a seminari e conferenze, materiale grigio e di ricerca di varia natura, oltre a corrispondenza, agende e quaderni, tessere personali, fotografie etc.
nella foto: Bologna, Archivio di storia delle donne, Archivio F. Carzedda, Verbali collettivo Clitoristrix, 2005
... enti e associazioni
Sono stati inoltre descritti anche i materiali di gruppi, associazioni, comitati di cui spesso le stesse protagoniste hanno animato la vita e attività e contribuito talora a fondare e il cui confine con i fondi personali è talora molto labile.
Si tratta dei circoli UDI di Berra, Cento, Copparo e Massa Fiscaglia; del Gruppo Onda, nato alla fine del 1985, con il proposito di stimolare un dibattito pubblico sul rapporto donne e lavoro nella provincia di Ferrara ed elaborare una riflessione introduttiva alla formazione professionale femminile, progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo. E ancora il Comitato Silvia Baraldini, i Comitati di gestione sociale dei consultori familiari di Via Padova e di Viale Molza a Modena, il Centro Donna Giustizia e la Commissione femminile del PCI ferraresi.
Comprendono corrispondenza, letteratura grigia, verbali e sintesi di incontri, bollettini a circolazione interna, volantini, materiali di lavoro, spesso accompagnati da piccole raccolte di pubblicazioni a stampa come monografie e periodici.
I temi per entrambe le tipologie di archivio ruotano attorno le battaglie per i diritti e l’autonomia delle donne, divorzio, aborto, maternità consapevole, ma anche giustizia, femminicidio, pace, le lotte per la nascita e qualificazione di servizi pubblici (asili nido e scuole d’infanzia, consultori, centri antiviolenza e di assistenza legale gratuita, etc.) volti a migliorare la vita quotidiana e la condizione femminile.
nella foto: 8 marzo 1979 a Modena. Per i consultori e la legge sull'aborto (Centro documentazione donna, Archivio fotografico UDI Modena, n.2266)
Gli inventari
Gli strumenti di ricerca sono stati realizzati avvalendosi della piattaforma regionale di descrizione archivistica e sono ora consultabili online all’interno del Sistema informativo archivistico Archivi ER.
Dove consultare la documentazione
Gli archivi inventariati sono conservati da associazioni culturali private che hanno tra le loro principali finalità la raccolta, conservazione e valorizzazione della memoria delle donne – Centro documentazione donna di Modena, Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne della città di Bologna – Archivio di storia delle donne, Associazione Unione donne in Italia - UDI Ferrara- e che, singolarmente o in rete, sono convenzionate con la Regione Emilia-Romagna ai sensi della L.R. 18/2000, contribuendo in tal modo all’ampiamento dell’organizzazione bibliotecaria e archivistica.
Ad essi si aggiunge la Biblioteca comunale A. Baldini di Santarcangelo di Romagna, che ha raccolto l’eterogenea documentazione testimonianza dell'intensa attività professionale dell'attrice santarcangiolese Teresa Franchini e dei suoi legami con gli artisti e intellettuali della sua epoca (De Amicis, Volpe, D’Annunzio, ...), onde valorizzarne la figura, l'opera e l'apporto alla cultura teatrale nazionale.
Documenti
Ultimo aggiornamento: 07-03-2025, 17:35