Introduzione
A Bologna la sede dell'Assemblea Legislativa regionale ospita il 14 novembre 2025 una mostra documentaria accompagnata da una giornata di studi entrambe dedicate al percorso intrapreso dalla Regione Emilia-Romagna, nel decennio delle prime due legislature, verso la riforma dell’assistenza psichiatrica, che portò nel 1978 alla chiusura dei manicomi con la Legge Basaglia.
Il concentrarsi sul territorio di importanti esperienze innovative e riformiste messe in campo in ospedali e strutture regionali, da Bologna a Piacenza, da Ferrara a Parma e a Reggio Emilia, crearono un ambiente culturale in cui la Regione anticipò in un suo progetto di legge quelli che saranno i criteri base della riforma basagliana. Ricerche recenti hanno consentito di far dialogare gli archivi e i documenti regionali con quelli di diversi enti e istituzioni in questo ambito e di rappresentare a colori vivaci le vicende di questa epocale trasformazione.

(Esterno dell’Ospedale psichiatrico Lolli di Imola. Città metropolitana di Bologna, Archivio storico dell'Ufficio Stampa della Provincia di Bologna)

(Interno dell’Ospedale psichiatrico Roncati di Bologna. Città metropolitana di Bologna, Archivio storico dell'Ufficio Stampa della Provincia di Bologna)
La giornata di studi, dal titolo "La possibilità di una svolta radicale nella storia" (programma completo in allegato) si terrà presso la sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, in Viale Aldo Moro n. 50 dalle ore 9 alle ore 13 e al termine verrà inaugurata la mostra, che rimarrà esposta dal 14 al 30 novembre, con apertura al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17.
I due eventi sono stati realizzati dall’Archivio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Rete Archivi del Presente.

(Interno dell’Ospedale psichiatrico S. Lazzaro di Reggio Emilia. Ph. Luciano Nadalini - © Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Biblioteca Universitaria di Bologna)
Per approfondire
Nel Sistema informativo archivistico Archivi ER sono pubblicati gli inventari degli archivi dei manicomi di Imola, realizzati avvalendosi della piattaforma regionale di descrizione archivistica con la consulenza scientifica prima dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali, poi dell’Area Biblioteche e archivi del Settore Patrimonio culturale.
La documentazione comprende l’Archivio del Manicomio di Santa Maria della Scaletta di Imola (1841 – 1986), l’Archivio del Manicomio provinciale di Bologna in Imola (1900 – 1952) e l’Archivio della Scuola per infermieri di Imola (1895 – 1950), depositati presso la Biblioteca comunale di Imola dall’Azienda USL di Imola a più riprese tra la metà degli anni Ottanta e il 2010.
A questi tre fondi si affianca una raccolta documentaria di carte relative alla gestione del Manicomio di Santa Maria della Scaletta di Imola, provenienti dalla Congregazione di carità di Imola, che amministrò il manicomio dal 1859 alle fine degli anni Trenta del Novecento.
Link agli inventari:
Alcuni dei documenti conservati sono visibili e illustrati sul sito della Biblioteca comunale di Imola nel percorso online “La città dei matti”.
Si segnalano quindi gli interventi diretti promossi dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (ex l.r. 42/1983) realizzati tra la metà degli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta e finalizzati al riordino e inventariazione dell’archivio sia amministrativo che sanitario dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia. I lavori furono avviati in corrispondenza della costituzione del Centro per lo studio e la documentazione per la storia della psichiatria e portarono alla realizzazione dei primi strumenti di ricerca, l’inventario sommario dell’archivio storico fino al 1945 e l’elenco di consistenza dell’archivio sanitario fino al 1992, punto di partenza per i successivi inventari.
La Biblioteca scientifica “Carlo Livi” dell’Azienda USL di Reggio Emilia, che conserva l’archivio, partecipa inoltre al Catalogo del Patrimonio culturale dell’Emilia Romagna PatER, su cui è in corso la catalogazione del fondo fotografico (più di 1500 fotografie, organizzate in album tematici, riguardanti i ritratti dei pazienti, le immagini degli edifici del San Lazzaro, le scene della vita comune e le attività lavorative) e dei materiali (oltre 28.000 opere tra disegni, tele e terrecotte) prodotti dagli ex ricoverati del San Lazzaro.
Link alla scheda PatER:
Per ulteriori informazioni sugli archivi della psichiatria in Emilia Romagna e sul territorio nazionale si rimanda al sito del progetto “Carte da legare” , curato dalla Direzione generale archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Sul versante dell’educazione al patrimonio culturale infine si riportano i progetti premiati nell’ambito del concorso di idee Io amo i beni culturali relativi ad archivi di ex istituti psichiatrici emiliano-romagnoli:
- Smart Lazzaro: nuove tecnologie nell’archivio del San Lazzaro (Io amo i beni culturali 3a edizione – 2013-2014)
- Impazzire di guerra. Storie di ricoverati al manicomio provinciale “Francesco Roncati” durante la Prima guerra mondiale (Io amo i beni culturali 7a edizione – 2017-2018)
- Storie matte di bimbi interrotti. Biografie e fantasie di/su minori ricoverati al Roncati (Io amo i beni culturali 10a edizione – 2021-2022)
Documenti
Ultimo aggiornamento: 17-11-2025, 09:36
