Introduzione
Al via i dieci giorni in cui Bologna e provincia si aprono all'arte contemporanea, in occasione della 48° edizione di Arte Fiera (7 - 9 febbraio 2025). Tutta la città e l'area metropolitana si trasformano in un palcoscenico diffuso della cultura contemporanea grazie agli oltre 270 appuntamenti di Art City Bologna, che - tra mostre, performance, talk, installazioni ed eventi, promossi da soggetti pubblici e privati - mettono in risalto la vivacità e la ricchezza della scena artistica e culturale bolognese. Tutto il programma completo per organizzare una vera e propria maratona dell'arte è disponibile sul sito artcity.bologna.it.
Special program: omaggio alle Porte della Città
Un circuito di 7612 metri esatti, quello che coinvolge le 10 porte storiche della città con dieci progetti firmati da artisti e artiste italiani e internazionali. A questi si aggiunge un undicesimo progetto una performance in movimento, che fa da collante al tutto.l’intero progetto.
Il percorso circolare parte idealmente da Porta Mascarella, la porta che conduce ad Arte Fiera. Qui Angelo Plessas colloca, nella facciata del varco, un vero e proprio portale composto da insegne luminose, raffiguranti diversi simboli scelti dall’artista greco in quanto portatori di conciliazione e rigenerazione. In Porta San Donato l’installazione audio di Susan Philipsz trasmessa via radio dal vicino Museo Luigi Bombicci, in omaggio a Guglielmo Marconi. Il percorso prosegue in Porta San Vitale con l’artista Judith Hopf e una sua scultura dove una figura umana è bloccata nel cemento mentre visualizza lo schermo di uno smartphone. Franco Mazzucchelli propone una grande scultura gonfiabile in pvc rosso nel portico antistante al MAMbo (doveva essere a Porta Maggiore, ma non sono giunte le autorizzazioni necessarie). Negli ambienti di Porta Santo Stefano l’installazione video Elegy di Gabrielle Goliath la commemorazione intima e corale di persone LGBTQIA+ perseguitate e uccise in Sudafrica. A Porta Castiglione l’installazione site specific Tremendous gap between you and me di Fatma Bucak riflette sulla possibilità di rinascita da un cumulo di macerie mentre Francesco Cavaliere anima Porta Saragozza con una scultura in ottone che agisce come una giocosa cassa di risonanza attraverso cui diffondere il proprio pensiero. Sulla facciata di Porta San Felice, Dread Scott posiziona A Man Was Lynched by Police Yesterday, una bandiera nera di denuncia dei soprusi da sempre subiti dalla comunità afrodiscendente americana e ancora oggi profondamente radicati. Presentato a Porta Lame, il video di Valentina Furian esplora le profondità della terra addentrandosi nel buio delle grotte, tra cui quelle del parco dei Gessi bolognesi e della Vena del Gesso Romagnola, per avvicinarsi alla nostra essenza animale. A Porta Galliera, l’artista Andrea Romano presenta il progetto ispirato alla storia di Anteo Zamboni, giovane ragazzo bolognese ucciso da un gruppo di squadristi fascisti per aver tentato di uccidere Mussolini. Infine, a chiudere lo Special Program è BARK, la performance di Derek MF Di Fabio che riunisce un coro di persone queer in una biciclettata che si muoverà seguendo le Porte della città e congiungendo idealmente tutti i progetti.
(nella foto: installazione di Angelo Plessas a Porta Mascarella). Tutte le altre installazioni nella Galleria di immagini sotto:
Galleria immagini del progetto "Le Porte della Città"
I Musei Civici Bologna per ART CITY Bologna 2025
I Musei Civici di Bologna partecipano alla tredicesima edizione di ART CITY Bologna con un programma di mostre, eventi e iniziative, permettendo di conoscere e riscoprire musei, palazzi storici, spazi espositivi e altri luoghi significativi con una vera e propria immersione capace di rinnovare lo sguardo sul patrimonio artistico della città.
Nell'ottica di favorire l’accessibilità e la più ampia partecipazione, anche per il 2025 sono confermati orari di apertura prolungati e modalità di ingresso agevolate
Da giovedì 6 a domenica 9 febbraio i possessori di qualsiasi tipologia di biglietto Arte Fiera possono entrare gratuitamente nelle sedi museali civiche coinvolte nel programma della manifestazione: Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo internazionale e biblioteca della musica (collezione permanente e mostra Rio Ari O. Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte), Museo del Patrimonio Industriale, Museo civico del Risorgimento. Nelle stesse giornate l’ingresso al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e al Museo Morandi è gratuito per tutti, sia alle collezioni permanenti che alle mostre temporanee.
Per le sedi del Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Museo Davia Bargellini, Museo per la Memoria di Ustica, Casa Morandi e Villa delle Rose (con la mostra temporanea CAROL RAMA. Unique Multiples) l’ingresso è già gratuito per tutti.
Negli stessi giorni, dal 6 al 9 febbraio, le sedi del MAMbo e del Museo Morandi osservano orari di apertura straordinari: giovedì 6, venerdì 7 e domenica 9 febbraio dalle ore 10.00 alle 20.00, sabato 8 febbraio apertura prolungata fino alle ore 23.00.
In occasione di ART CITY White Night, sabato 8 febbraio, le seguenti sedi prolungano l'apertura fino alle ore 22.00, con ingresso gratuito a partire dalle ore 18.00 per tutto il pubblico coinvolto nella festa dell'arte cittadina: Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini e la mostra temporanea Rio Ari O. Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte al Museo della Musica. Prorogano l’orario di apertura fino alle ore 22.00 anche Casa Morandi e Museo Davia Bargellini
La "Facile Ironia" al MAMbo
Una grande mostra, a cura di Lorenzo Balbi e Chiara Molteni, celebra i 50 anni dalla fondazione della GAM-Galleria d'arte Moderna con una collettiva di arte italiana che invade gli spazi espositivi del Museo e non solo, coinvolgendo anche la reception e il foyer. Più di 100 opere e documenti d'archivio di oltre 70 artisti ripercorrono la storia dell'arte italiana attraverso il tema dell'ironia.
Il potere immaginativo di Bruno Munari, l’irriverenza di Piero Manzoni, il paradosso di Gino De Dominicis. L’intreccio con la sfera politica di Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto, la sfida agli stereotipi femminili di Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio e il nonsense di Adriano Spatola e Giulia Niccolai. E mentre Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Francesco Vezzoli svelano le incongruenze del presente con l’ironia e Chiara Fumai e Italo Zuffi smascherano le regole non scritte del sistema dell’arte, Eva & Franco Mattes rivelano il loro umorismo con la memestetica.
Settanta anni di storia dell'arte, dagli anni cinquanta all'oggi, che rivivono in un allestimento speciale, curato da Filippo Bisagni, che rilegge l'architettura dell'ex Forno del Pane in chiave anch'essa ironica, rievocando, tra forme e colori accesi, il "fantasma rossiano", ovvero il progetto iniziale di Aldo Rossi per la Sala delle Ciminiere, con la grande scala che conduceva al primo piano.
(nella foto: Facile Ironia, allestimento Sala Ciminiere del MAMbo)
ABABO Art Week
Dal 6 al 9 febbraio, l’Accademia di Belle Arti di Bologna propone una nuova edizione di ABABO Art Week, con eventi espositivi e conferenze, tra cui la quarta edizione del ciclo di incontri ARTalk CITY, l’annuale appuntamento con la Giornata di Studio sul restauro del Contemporaneo, un evento dedicato alla memoria di Alberto Garutti e il ritorno di ABABO OPEN SHOW che vede allestite – all'interno degli spazi dell'Accademia di Bologna – le opere di studentesse e studenti. ABABO OPEN SHOW è aperto dal 6 all’8 febbraio dalle ore 9 alle 19, e il 9 febbraio dalle 9 alle 16. Sabato 8 febbraio, in occasione della ART CITY White Night, è prevista un’apertura straordinaria dalle 21 alle 24.
L'Accademia presenta inoltre uno stand all'interno di Arte Fiera (Padiglione 26 / Stand B96) che mette in mostra le opere di sei studentesse e studenti dei Bienni di specializzazione in Pittura Arti Visive (Anita Poidomani e Marco Sisto), Scultura (Jacopo Risaliti), Fotografia (Mengfan Wang), Decorazione per l’architettura (Ismaele Soraperra), Grafica d’arte (Margherita Lacarbonara). Il progetto, dal titolo My favorite things, a cura di Maura Pozzati, è un omaggio all'omonimo brano musicale nella versione di John Coltrane.
Il programma completo è disponibile sul sito dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.
(nella foto: Mengfan Wang, La bellezza è commestibile, 2024)
La Regione per ART CITY
Anche quest'anno la Regione Emilia-Romagna partecipa ad ART CITY con una mostra di sculture di Julia von Stietencron dal titolo "Cronotopo 0. Lay out N.1": 17 opere eseguite dall’artista tedesca tra il 2016 e il 2024. Tutte le opere esposte rivelano riflessioni dell’artista sul tema del “tempo”. La mostra in viale Aldo Moro 50 a Bologna, sede dell'Assemblea legislativa, rimarrà aperta fino al 20 febbraio 2025, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 18. Apertura straordinaria fino alle 24 sabato 8 febbraio, e dalle 9 alle 18 domenica 9 febbraio.
(nella foto, Cronotopo 0. Lay out N.1, allestimento)
Venerdì 7 febbraio 2025 alle ore 17 al Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub di Bologna sarà presentata per la prima volta al pubblico l’installazione audiovisiva interattiva The Models del duo artistico dmstfctn, a cura di Sineglossa e parte di The Next Real, la rassegna di mostre, talk e laboratori dedicate al rapporto tra arte e intelligenza artificiale.
The Models è un’installazione interattiva, realizzata in collaborazione con CINECA e ART-ER, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e di Fondazione Bruno Kessler, e con il contributo del progetto European Digital Deal, finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione europea, sviluppata dal duo dmstfctn durante una residenza artistica presso il Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub, a partire da una sfida lanciata da Sineglossa sul tema delle fake news, che si riaccende in questi giorni con le dichiarazioni di Meta, intenzionata ad eliminare i controlli di fact checking dalle sue piattaforme.
È possibile combattere le teorie complottiste con la meraviglia prodotta dagli artisti? La sfida si ispira alla tesi, contenuta nel libro Q di complotto di Wu Ming, che queste fantasie si diffondano perché l’essere umano tende ad appassionarsi di più alle storie che suscitano stupore, rispetto ai testi o ai report scientifici.
Da qui, dmstfctn ha deciso di combinare meraviglia e verità attraverso un'installazione che, recuperando il patrimonio culturale dei Musei della Regione Emilia-Romagna porta in scena maschere digitali animate in 3D engine, capaci di improvvisare una serie infinita di sketch teatrali nello stile della Commedia dell'Arte. A guidarle sono modelli di intelligenza artificiale perfezionati dagli artisti utilizzando il Supercomputer Leonardo - modelli che, con testi ispirati agli archetipi classici, danno vita a personaggi che confabulano, inventano verità, ripetono voci o commettono errori banali. Personaggi che esibiscono la tendenza dei Large Language Models a mostrare comportamenti a volte menzogneri e antagonisti, altre volte fin troppo amichevoli o servili. Le maschere, dotate di voce grazie a tecnologia text-to-audio, reagiscono agli input del pubblico, che attraverso il proprio smartphone avrà la possibilità di interagire con l’opera introducendo oggetti scenici che rappresentano superstizioni e teorie del complotto per stimolare e guidare l'improvvisazione.
L’installazione sarà visitabile venerdì 7 febbraio fino alle ore 20 e sabato 8 e domenica 9 febbraio dalle 10 alle 18. Ingresso libero.
(nella foto: The Models, audiovisual installation by dmstfctn)
Ultimo aggiornamento: 13-02-2025, 18:07