Il Sistema museale regionale si amplia con il riconoscimento di 7 nuovi musei
La Regione Emilia-Romagna accredita nuovi musei del proprio territorio al Sistema Museale Nazionale.
La Giunta regionale nella seduta del 29 gennaio 2024 ha approvato l’elenco dei nuovi musei accreditati al Sistema museale nazionale, in occasione della terza finestra di accreditamento aperta tra il 20 settembre e il 30 ottobre 2023.
Il processo di accreditamento al Sistema museale regionale dei musei dell’Emilia-Romagna basato sui Livelli Uniformi di Qualità per la valorizzazione (LUQV) - adottati dal Ministero della Cultura con Decreto Ministeriale 113/2018 e recepiti dalla Regione Emilia-Romagna con Delibera di Giunta 1450/2018 - costituisce, per le istituzioni museali non statali, il primo passo obbligatorio per l’adesione al Sistema Museale Nazionale.
Tra le 18 candidature pervenute, sono 7 i musei riconosciuti per la qualità degli standard, valutati dalla commissione interna del Settore Patrimonio culturale regionale:
- La Quadreria di ASP, Bologna
- MAF-Mondo Agricolo Ferrarese, Ferrara
- Centro Culturale "Carlo Venturini", Massa Lombarda (RA)
- Museo Civico Gonzaga, Novellara (RE)
- La Casa delle Farfalle, Cervia (RA)
- Museo della Regina, Cattolica (RN)
- Museo Paleontologico Comunale, Mondaino (RN)
I 7 musei si aggiungono ai 116 già riconosciuti in occasione della prima e seconda finestra del percorso avviato nel 2021 dalla Regione Emilia-Romagna in coordinamento con Ministero della Cultura.
I nuovi accreditati sono testimoni di un sistema regionale ricco e differenziato, sia per dimensioni che per tipologia e collocazione geografica: diversi sono i musei di proprietà comunale come il Museo Civico Gonzaga di Novellara, ospitato nelle sale cinquecentesche della Rocca dei Gonzaga, con testimonianze storico-artistiche legate alla storia della casata nobiliare; il Centro Culturale “Venturini”, a Massalombarda, esempio emblematico del collezionismo antiquario del secondo Ottocento; il Museo della Regina sulla storia del territorio di Cattolica, tra archeologia e marineria tradizionale; il Museo Paleontologico di Mondaino, allestito nella Rocca Malatestiana con reperti fossili locali risalenti all’era del Miocene. Di provenienza romagnola, come la maggioranza delle realtà selezionate, la Casa delle Farfalle di Cervia è un parco tematico alla scoperta della biodiversità. Dedicato alle tradizioni e ai costumi del passato rurale è invece il museo del Mondo Agricolo Ferrarese, che raccoglie testimonianze sulla vita e il lavoro nelle campagne dalla fine dell’Ottocento a metà Novecento. Bologna aggiunge ai propri musei accreditati La Quadreria di ASP nella cornice storica di Palazzo Rossi Poggi Marsili, che presenta dipinti di maestri prevalentemente bolognesi, dal Cinquecento al Settecento, appartenenti al patrimonio delle antiche Opere pie.
Sempre più diversificate sono le tipologie dei luoghi della cultura che aderiscono al processo di accreditamento: non soltanto musei, ma osservatori astronomici, case-museo, complessi monumentali ed ex monasteri. Se questo da un lato va a favore dell’ampliamento delle politiche museali sul territorio, dall’altro segna i limiti di un set di standard scaturiti in anni passati e parzialmente superati dalla nuova concezione di museo. In particolare si tratta spesso di luoghi della cultura che non rispondono a tutti gli standard richiesti in merito, ad esempio, all’apertura settimanale, o alle specifiche figure professionali formalmente previste nell’organigramma.
Per approfondire:
Sistema museale regionale dei musei dell’Emilia-Romagna basato sui Livelli Uniformi di Qualità (LUQV)