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Introduzione

Rimini, Borgo San Giuliano: “Il Muro dei Soprannomi”, opera di Tonino Guerra - foto VisitRimini

Con l'approvazione nella seduta del 29 luglio 2024 la Regione Emilia-Romagna ha concluso l’iter avviato con l’Avviso per la presentazione di progetti in materia di dialetti, finanziato in base alla Legge regionale 16/2014.

L’Avviso prevedeva come destinatari dei contributi: comuni, unioni di comuni; province, città metropolitana; associazioni culturali e organizzazioni, con sede in Emilia-Romagna, iscritte al RUNTS - Registro Unico Nazionale Terzo Settore; altri soggetti di carattere privato senza scopo di lucro che nel territorio perseguono scopi di natura culturale contemplati nello statuto o atto istitutivo.

Tra le attività e i progetti per cui era possibile chiedere il sostegno della Regione rientrano:

  • la costituzione di fondi bibliografici specialistici e archivi documentali, anche sonori;
  • la messa in rete di archivi e fondi pubblici e privati esistenti e la creazione di specifiche sezioni nelle biblioteche;
  • progetti e sussidi didattici nelle scuole per la diffusione della cultura legata ai dialetti, rivolti in particolare agli incontri fra giovani e anziani;
  • studi e ricerche sui dialetti locali, anche in collaborazione con università, centri di ricerca, associazioni culturali ed esperti del settore;
  • seminari, convegni, corsi di aggiornamento, iniziative editoriali, manifestazioni e spettacoli mirati a valorizzare i dialetti e le realtà culturali a essi legate.


Sono 44 i progetti pervenuti, tutti dichiarati ammissibili dopo l’istruttoria formale. Dopo la valutazione di merito, sono 20 le richieste selezionate in base ai criteri stabiliti nell’Avviso:

  • innovatività e qualità della proposta progettuale, con particolare riguardo ad attività volte alla documentazione sonora e scritta dei dialetti;
  • coinvolgimento della popolazione giovanile e dei soggetti parlanti nell’ambito dello scambio intergenerazionale;
  • estensione e ricaduta territoriale dell’intervento;
  • sostenibilità finanziaria e presenza di risorse aggiuntive di soggetti terzi.


I progetti, finanziati dalla Regione per un ammontare complessivo di 100.000 euro, riguardano filoni di attività molto vari: dalle raccolte di testimonianze sonore dei parlanti più anziani in dialogo con i più giovani ai corsi di dialetto nelle scuole e nelle biblioteche, dalla promozione della tradizione canora dialettale alla trasposizione della musica folk americana in lingua locale, fino alla pubblicazione di video, podcast, volumi su carta e contenuti su web.

Per quanto riguarda la titolarità dei soggetti ammessi al finanziamento: 11 richieste provengono da associazioni, fondazioni e istituzioni senza fini di lucro; 5 da comuni e unioni di comuni; 4 da soggetti privati senza fini di lucro. La suddivisione territoriale delle provenienze vede in testa la provincia di Bologna (con 5 richieste), seguita da quelle di: Rimini (4 richieste ciascuna); Parma, Ravenna (3 richieste ciascuna); Ferrara, Reggio Emilia (2 richieste ciascuna); Piacenza (1 richiesta).

I progetti selezionati (in ordine di graduatoria):

  • “Lingua Viva. Dialetti e ritmi dell’Emilia-Romagna” / Fondazione Entroterre - Bologna;
  • “Insegnamento del dialetto nella scuola dell’infanzia e primaria” / Unione Reno Galliera - San Giorgio di Piano (Bologna); 
  • “Raïs - radici e dialetto” / Associazione “La Marmacola” - Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia); 
  • “Cus Dis?” / Associazione “Ali di Farfalle” - Montegridolfo (Rimini);  
  • “Radici Sonore, con la voce, con gli occhi e con il cuore” / Comune di Comacchio (Ferrara);   
  • “A mument ‘s catum parent” / Comune di Fidenza (Parma);   
  • “Néca mè! Conoscere, leggere, parlare e ascoltare il dialetto romagnolo” / Comune di Ravenna e Istituzione Biblioteca Classense - Ravenna;
  • “Te lo racconto in dialetto!” / Associazione “Consulta per il Dialetto Parmigiano” - Parma;   
  • “Dalla voce degli anziani. Racconti in dialetto alla scoperta delle nostre radici” / Associazione “Bontà dell’Appennino” - Solignano (Parma);   
  • “‘Radiodrammi di Romagna’ presenta ‘Radiodrammi in tour’” / Associazione “Città Teatro” - Riccione (Rimini);
  • “Narratori di natura, dal dialetto agli ambienti naturali del territorio” / Società cooperativa sociale “Atlantide” - Cervia (Ravenna);
  • “A t’al dég... in cuséina!” / Fondazione Rocca dei Bentivoglio - Valsamoggia, località Bazzano (Bologna);   
  • “Gli intermezzi semidialettali verucchiesi del Settecento. Volume 4” / Comune di Verucchio (Rimini);   
  • “Andrea Mingardi: documentario sull’importanza del dialetto emiliano-romagnolo” / Associazione “Fu.Ga.Lab” - Bologna;
  • “Spina, Pomposa e il delta, a fumetti in lagotto, in volume, in rete e in app” / Associazione “Cineclub fedic delta del Po” - Lagosanto (Ferrara);
  • “Tal dig in piasintein” / Associazione “Famiglia Piasinteina” - Piacenza;
  • “Dialoghi intergenerazionali con madrelingua bolognesi” / Associazione culturale “Il Ponte della Bionda” - Bologna;   
  • “Romagna Mia. Teatro e tradizioni in lingua romagnola” / Associazione “Circolo Arci Le Dune” - Campiano di Ravenna;   
  • “Dylanarsàn - musica, dialetto e digitale” / Associazione culturale “Cinqueminuti” - Reggio Emilia;   
  • “Sta drètt che la belèzza l’a n pàisa - Stai dritto che la bellezza non pesa” / Società “Museo Tonino Guerra” - Santarcangelo di Romagna (Rimini).


I singoli contributi, concessi in misura non superiore all’80% dell’importo delle spese ritenute ammissibili, non possono comunque essere superiori a 8.000 euro. L’Avviso pubblicato online riporta la graduatoria completa, con l’indicazione dei progetti vincitori e dei contributi assegnati.

Delibera Giunta Regionale n.1702 del 29 luglio 2024 - Approvazione della graduatoria e assegnazione dei contributi

Avviso per la presentazione di progetti in materia di dialetti - Anno 2024

Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale: DIALETTI

Mauro Felicori - assessore Cultura e Paesaggio - Regione Emilia-Romagna

“I dialetti sono da considerare delle vere e proprie lingue locali che fanno parte del patrimonio storico, civile e culturale regionale. La Regione Emilia-Romagna si impegna a salvaguardarli con progetti che coinvolgano anche i giovani, che nello scambio con gli anziani possono assorbire, oltre a una parlata antica, anche la memoria di una identità profonda. Così come spetta alle istituzioni organizzare in modo sempre più aggiornato tutti i materiali raccolti e renderli disponibili in rete”

Ultimo aggiornamento: 02-12-2024, 13:47