Monumento alla Força Expedicionaria Brasileira in località Guanella, Montese

Per otto mesi, dalla tarda estate del 1944 alla primavera del 1945, il fronte della Seconda guerra mondiale in Italia si arrestò sulla Linea Gotica, il sistema difensivo realizzato dai tedeschi per fronteggiare l’avanzata degli alleati lungo la penisola: una fitta rete di fortificazioni che tagliava in due l’Italia da Massa a Pesaro e che si modellava per oltre 300 chilometri sulla morfologia del territorio, dai crinali appenninici fino alle terre pianeggianti del litorale adriatico, con un complesso sistema di campi minati, reticolati, fossati anticarro, trincee e bunker.

La Linea saliva sul Monte Carpegna, appoggiava al Passo dei Mandrioli, all’Alpe di San Benedetto, al Passo del Muraglione, al Giogo di Scarperia, al Passo della Futa e quindi al Vernio, al passo della Collina e a Borgo Mozzano, successivamente attraversava le Alpi Apuane e finiva a Marina di Massa alla foce del fiume Magra.
Per profondità strategica, veniva costruita una seconda linea difensiva a 20-30 chilometri di distanza dalla principale, verso l’interno: partiva da Riccione, Coriano, Montefiore Conca, Sarsina, Galeata, Marradi, Fiorenzuola, Castiglione dei Pepoli, Porretta Terme, Corno alle Scale e arrivava sulle Alpi Apuane e a Sant’Anna di Stazzema.

Gli eventi su quest’ultimo fronte di guerra italiano hanno lasciato una scia silenziosa di tracce materiali nel territorio, ma soprattutto hanno segnato la memoria delle popolazioni locali, che hanno dato un contributo rilevante alla Resistenza e alla lotta di liberazione, come testimoniano la ricca documentazione conservata in archivi, biblioteche e musei e la capillare presenza di monumenti, cimiteri, cippi e lapidi.

Il progetto intrapreso dall’Istituto Beni Culturali e poi proseguito dal Settore Patrimonio culturale si propone di trasmettere alle giovani generazioni valori e identità volte a contribuire alla cultura della pace. Iniziato con la collaborazione di UNCEM-Emilia-Romagna,13 Comunità montane dell’Appennino bolognese, l’Unione dei Comuni Val Conca le Province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, il GAL e APT Servizi, è sfociato nella realizzazione del progetto "Gotica64. La strada del fronte appenninico”, realizzato dall’Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese, grazie anche ai contributi della L.R.18/2000, e culminerà nell’inaugurazione del costituendo Museo della Linea Gotica, spazio polivalente per giovani e nuovo parco urbano a Vergato.

In regione sono numerosi i musei dedicati al tema e al patrimonio culturale ad esso annesso: si ricordano tra gli altri il Museo della Linea Gotica Orientale a Montescudo, quello di Casinina, di San Fortunato al Colle di Covignano, The Winter line a Livergnano e il Museo Diffuso della Linea Gotica tra Montese, Monte Buffone e Montello e Passo Brasa.