Villa Saffi, Forlì - foto di Luca Bacciocchi

Alle porte di Forlì, verso la metà dell’800, Villa Saffi era un luogo di incontro segreto dei Carbonari che cospiravano per la libertà dell’Italia, tanto da avere un nome in codice: “Vendita dell’Amaranto”.
Fu la residenza di Aurelio Saffi fino al 1890, anno in cui questo protagonista del Risorgimento si spegneva, e più volte ospitò tra le sue mura l’amico Giuseppe Mazzini, di cui è considerato l’erede politico. Conserva oggetti, libri, cimeli e arredi di una vita spesa in favore del progresso civile e politico, insieme alla moglie Giorgina Craufurd.

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