A Faenza la Casa Museo Raffaele Bendandi racconta la storia singolare di uno scienziato e inventore autodidatta, che aveva una passione particolare per le orbite lontane degli altri pianeti e per le scosse telluriche del nostro.
Ammesso nella Società Sismologica Italiana nel 1920, Bendandi mise a frutto le sue abilità di orologiaio e giocattolaio per costruire i sismografi artigianali che oggi si possono vedere all’opera nelle stanze della sua dimora-osservatorio, insieme al planetario realizzato in suo onore dal padre francescano Giovanni Lambertini.

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