Leggere da matti
La catalogazione del fondo librario degli ex ospedali psichiatrici “Luigi Lolli” e “Osservanza” di Imola
Il 4 settembre del 1906, poco più che ventenne, Dino Campana viene ricoverato nel Manicomio provinciale di Bologna in Imola. Il sindaco, il medico e i benpensanti di Marradi, suo paese natale, lo hanno dichiarato “demente precoce”, d’accordo con entrambi i genitori.
“Ha la psiche esaltata, avvelenata, pervertita, non sente affetti e prende presto a noia luoghi e persone” - scrive il padre al direttore del Manicomio. Il giovane, dimesso due mesi dopo, con il tempo diventerà un poeta, uno dei più appassionati e sinceri del nostro Novecento.
Poco si sa di come trascorse quei due mesi di ricovero, ma l’esistenza di una piccola biblioteca destinata ai degenti lascia almeno sperare che, leggendo, abbia trovato qualche sollievo al dolore dell’emarginazione.
Novant’anni dopo quel ricovero, nel 1996, a Imola vennero chiusi sia l’ospedale psichiatrico che ebbe Campana tra i suoi pazienti e che poi venne intitolato al medico Luigi Lolli, a lungo direttore dell’istituto, sia l’ospedale psichiatrico dell’Osservanza, realizzato dallo stesso Lolli nel 1890 come estensione della struttura centrale.
Il fondo librario creato da entrambi gli ospedali nel corso della loro attività è stato di recente catalogato grazie a un intervento promosso dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna in base alla Legge 18/2000.
Donato alla Biblioteca comunale di Imola dall’Azienda Unità sanitaria locale, il fondo conta circa 5.900 volumi, provenienti dalle raccolte di carattere medico (che contengono materiali risalenti all’Ottocento), ma anche da quelle riservate ai pazienti ricoverati e gestite da loro stessi. Come di consueto, i catalogatori hanno registrato con cura i dati di esemplare: ex libris, dediche, presenza di note manoscritte, indicazioni su possessori e provenienza. Restano da catalogare due nuclei di periodici.
Una parte dei libri catalogati è consultabile in “SBN UBO”, il catalogo online del Polo bibliotecario bolognese. Nel Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna - Archivi ER sono inoltre disponibili gli inventari di due archivi: quello del Manicomio provinciale di Bologna in Imola e quello del Manicomio di Santa Maria della Scaletta di Imola.
[La lettera di Giovanni Campana, padre di Dino, ad Angelo Brugia, direttore del Manicomio provinciale di Bologna in Imola, è riportata nel libro di Carlo Pariani “Vita non romanzata di Dino Campana. Con un’appendice di lettere e testimonianze” (a cura di Cosimo Ortesta, Milano, Guanda, 1978, p. 20).
Per conoscere meglio la storia degli ospedali psichiatrici imolesi si possono consultare la proposta di ricerca curata dall’Archivio storico comunale di Imola (“La città dei matti”) e la mostra online dedicata dalla Biblioteca comunale di Imola alle vicende dei militari ricoverati nel corso del primo conflitto mondiale (“Follia di guerra”).
Su RadioEmiliaRomagna, oltre alle poesie dei “Canti Orfici” di Dino Campana, si può ascoltare “Melanconia con stupore”, il podcast tratto dal libro che raccoglie storie di donne ricoverate sul finire dell’Ottocento, scritto da Karen Venturini, figlia dell’ultimo direttore dell’Ospedale psichiatrico dell’Osservanza, collaboratore di Franco Basaglia nella lotta per cambiare i metodi di cura della malattia mentale]