Biblioteche d’autore
“Raccolte di libri accorpati in maniera funzionale alla propria attività da un soggetto significativo per la comunità culturale”: sono le cosiddette “biblioteche d’autore” o “di persona”, quelle in cui “i documenti sono legati da un vincolo che li caratterizza in quanto insieme”, così “da restituire sia il profilo del soggetto produttore”, sia “momenti della nostra storia culturale”.
L’elegante definizione, tratta dalle “Linee guida sul trattamento dei fondi personali” della Commissione nazionale biblioteche speciali, archivi e biblioteche d’autore, calza come un guanto sulle raccolte librarie di Antonio Baldini (1889-1962) e Gioacchino Volpe (1876-1971), entrambe conservate negli omonimi fondi della Biblioteca comunale di Santarcangelo, ed entrambe oggetto di un intervento di catalogazione promosso dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna grazie alla Legge regionale 18/2000.
Il fondo intitolato ad Antonio Baldini, scrittore, giornalista e critico letterario di famiglia santarcangiolese, è stato acquisito attraverso due successive donazioni dalla Biblioteca comunale, che nel 2004 ha preso il suo nome. Già oggetto di un intervento di inventariazione che riguarda la raccolta documentaria ed è stato finanziato dalla stessa legge, il fondo comprende anche la biblioteca baldiniana, composta da:
- circa 11.000 volumi a stampa, di cui più di un migliaio contengono dediche autografe di scrittori, poeti e critici letterari e un centinaio sono opere dell’autore stesso;
- una sezione di manoscritti, costituita dagli scritti ariosteschi di Baldini, dal carteggio inedito del pittore genovese Niccolò Barabino e da un ampio corpus di manoscritti dello scrittore Alfredo Panzini (fra i quali gli autografi di alcune opere, dattiloscritti e bozze di stampa con varianti e rifacimenti).
L’intervento in questione riguarda 840 estratti e opuscoli (tra cui circa 45 articoli di Antonio Baldini), 859 annate di periodici e 21 libri antichi e va a completare la catalogazione già avviata, gli esiti della quale sono consultabili su “ScopriRete”, il catalogo online della Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino.
Anche il fondo intitolato a Gioacchino Volpe, frutto a sua volta di varie donazioni familiari, unisce una parte archivistica composta da carteggi e documenti di lavoro (di cui è disponibile l’inventario online) e una raccolta libraria composta da circa 2.300 volumi a stampa, oltre a opuscoli e periodici, appartenuti allo storico e deputato che trascorse l’ultima parte della sua vita nei pressi di Santarcangelo. Il fondo tramanda i libri e le carte sopravvissuti alle dispersioni causate dall’ultima guerra mondiale nella villa Serpieri-Volpe a Spinalbeto.
L’intervento riguarda in particolare 2.174 estratti e opuscoli, più 1.158 annate di periodici, e come per il fondo “Baldini” va a completare la catalogazione già avviata, di cui si possono vedere i risultati su “ScopriRete”.
Per entrambi i fondi sono stati registrati, quando presenti, tutti i dati copia utili a definire i contorni e la fisionomia peculiari delle due biblioteche d’autore: individuazione di possessori e provenienze dei libri e dei periodici, collocazioni precedenti, note manoscritte, ex libris, dediche, stato di conservazione e descrizione di legature.