La mostra itinerante è nata dalla pubblicazione del volume Monumenti tricolori. Sculture celebrative e lapidi commemorative del Risorgimento in Emilia-Romagna, a cura di Orlando Piraccini sull’indagine conoscitiva dell'Istituto per i beni culturali nell’ambito delle iniziative per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.
La mostra ha fatto conoscere al grande pubblico l’esistenza di un ricco patrimonio d’arte e storia, ereditato fin dai decenni immediatamente postunitari e dal primo scorcio del ‘900, e tuttora “diffuso” nelle città e nei territori della nostra regione.
Le singole schede hanno affrontato diversi capitoli tematici: i personaggi e le vicende rappresentate dai diversi complessi monumentali e i pregi artistici di una statuaria legata ai nomi di alcuni fra i più celebri scultori italiani attivi tra Otto e Novecento.
Presentata presso l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia, l’esposizione è stata poi ospitata in diverse sedi cittadine.
La mostra è stata accompagnata da un opuscolo divulgativo (ideazione e testi di Orlando Piraccini; coordinamento di Carlo Tovoli; fotografie di Costantino Ferlauto; grafica di Barbara Adamo) prodotto dal Centro Stampa della Regione Emilia-Romagna in occasione della cerimonia di chiusura delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, svoltasi presso l’Assemblea Legislativa il 16 marzo 2012.
Tra i motivi di interesse, ma anche di curiosità, si possono segnalare:
Garibaldimania ovvero, la presenza “dominante” di monumenti, busti ed epigrafi dedicati a Giuseppe Garibaldi, certamente il più celebrato protagonista dell’epopea risorgimentale. La sequenza delle immagini realizzate da Costantino Ferlauto è particolarmente suggestiva: si va da una delle prime sculture dedicate all’Eroe dei due mondi, realizzate dal celebre scultore Tullo Golfarelli a Cesenatico nell’anno 1884, ai monumenti di Ravenna (Giulio Franchi, 1892), Parma (Davide Calandra, 1893), Piacenza (Enrico Astorri, 1889), Bologna (Arnaldo Zocchi, 1900), Ferrara (Tullo Golfarelli, 1907), Castel San Giovanni (Annibale Monti, 1908), Fidenza (Ettore Ferrari, 1884), Finale Emilia (M. Luigi Brivio, 1886), Cesena (Tullo Golfarelli, 1883).
La storia scolpita alla scoperta dei grandi scultori italiani che hanno operato in Emilia-Romagna sulle tematiche risorgimentali: come per Garibaldi la grande statuaria trionfa anche per altri padri della patria celebri patrioti e caduti per l’Italia unita.
Le statue e i luoghi ovvero i luoghi nei quali i monumenti sono attualmente insediati e quale il rapporto esistente tra scultura e spazio urbano e/o spazio naturale. I “casi” sono vari e meritano una particolare attenzione, come pure è documentato dalle fotografie di Ferlauto. Piazze, slarghi e viali cittadini, giardini e parchi urbani sono generalmente i contesti nei quali si presentano i complessi monumentali, in molti casi modificati nel corso del tempo e non sempre in modi rispettosi.