Genere, lavoro e cultura tecnica

Attività didattica organizzata da: UDI Unione Donne in Italia di Bologna - Anni scolastici 2019-2020 / 2020-2021 / 2021-2022 / 2022-2023

Genere, lavoro e cultura tecnica

Ente organizzatore: Unione Donne in Italia di Forlì

Tipologia iniziativa

  • Progetto 

L'iniziativa è rivolta a:

  • studenti

Istituti scolastici coinvolti

  • Scuole secondarie di I e II grado della Città Metropolitana di Bologna, Università degli studi di Bologna, CPIA di Bologna

Istituti culturali coinvolti

  • Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, Fondazione Ivano Barberini, Istituzione Villa Smeraldi - Museo della Civiltà contadina di Bentivoglio

Altri partner coinvolti

  • Associazione Clionet, Regione Emilia-Romagna (Assessorato al Bilancio, Riordino istituzionale, Risorse umane e Parti opportunità), Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Ufficio per l’Italia e San Marino dell’Organizzazione internazionale del lavoro, Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e ricerca Educativa (Indire)

Anno di svolgimento: aa.ss. 2019-2020 / 2020-2021 / 2021-2022 / 2022-2023

Come è nato il percorso didattico e con quali obiettivi e finalità?

  • Il percorso intende promuovere una riflessione che coniughi la ricostruzione storica dei caratteri peculiari del lavoro e dell’istruzione tecnico-professionale femminile con proposte didattico-formative utili a promuovere una cultura positiva del lavoro delle donne. Si vuole approfondire il rapporto tra genere, lavoro e cultura tecnica a partire dal contesto emiliano–romagnolo, e bolognese, per promuovere un approccio anti-discriminatorio e gender-mainstream nell’orientamento e formazione scolastica.
  • Un secondo obiettivo del progetto è quello di realizzare proposte espositive e di public history che valorizzino le fonti documentali, fotografiche e memoriali presenti negli archivi. Ciò consentirà di offrire alle nuove generazioni di studenti, e alla cittadinanza nel suo complesso, percorsi innovativi e profili biografici per la comprensione dell’importanza storica del lavoro femminile e dell’istruzione tecnico-professionale in ottica di genere.
  • Un terzo obiettivo è la realizzazione di attività didattiche per tutti i livelli di istruzione, ma con un’attenzione privilegiata alle scuole secondarie di primo e secondo grado. La realizzazione di percorsi di approfondimento storico-culturale che superino il tradizionale gender bias, che ancora connota la cultura tecnica incidendo negativamente sulla presenza femminile negli istituti tecnico-professionale, costituisce il volano per proporre nuove forme di orientamento scolastico con un’attenzione particolare alle nuove generazioni di studentesse.
  • Un quarto obiettivo è la promozione di una cultura di pari opportunità ed empowerment femminile in realtà produttive tradizionalmente maschili, grazie alla realizzazione di eventi di sensibilizzazione come workshop, campagne di video-interviste a lavoratrici e imprenditrici, occasioni di scambio e dialogo tra il mondo scolastico e lavorativo.

Fa parte di percorsi / progetti più articolati?

  • no

In che modo si è instaurato il rapporto con le scuole?

  • email agli istituti scolastici
  • sito web e social dell'ente organizzatore
  • locandine / manifesti affisse in biblioteche o altri luoghi di riunione

Per questa esperienza didattica sono state messe in atto delle modalità innovative rispetto alle precedenti sotto questo aspetto? (per es.: diffusione delle iniziative dell'archivio tramite sito internet, pagine Facebook o altri canali, conoscenza diretta di insegnanti o dirigenti scolastici ed ascolto delle loro esigenze, individuazione di percorsi didattici particolarmente adatti ad approfondire tematiche del programma di storia, ecc.):

  • Sul fronte della divulgazione, il progetto è stato presentato alla 4a Conferenza nazionale dell’Associazione Italiana di Public History – AIPH, svoltasi a Venezia-Mestre tra il 27 e 31 maggio 2022, e al Festival Italiano di Storia del lavoro, tenutosi a Pistoia dal 16 al 18 settembre 2022. Sono stati creati percorsi di public history sul sito web https://generelavoroculturatecnica.it/, con un’attenzione specifica alla legislazione nazionale sulla parità di genere nel lavoro e all’ingresso delle donne negli istituti tecnici agrari. In merito a quest’ultimo punto sono state realizzate video-interviste presso i locali e i laboratori dell’Istituto Aldini-Valeriani. Le domande poste alle intervistate hanno indagato vari aspetti con un’attenzione specifica al cambiamento avvenuto negli oltre cinquant’anni di storia “mista” dell’Istituto. Il materiale prodotto sarà utilizzato per favorire un orientamento scolastico gender mainstreaming a Bologna e nell’area metropolitana.

Descrizione del percorso didattico: fonti e materiali utilizzati, attività, prodotti / iniziative realizzati:

  • L’importanza riconosciuta delle biografie per la ricerca e la didattica della storia ha spinto a promuovere, nell’alveo del progetto, una raccolta di fonti orali attraverso campagne di video-interviste che hanno coinvolto la prima generazione di donne diplomatesi, lungo gli anni Sessanta, negli istituti tecnici industriali di Bologna, Modena e Forlì. In particolare, a partire dalle storie di vita delle prime diplomate dell’Istituto tecnico industriale femminile di Bologna sono stati realizzati il documentario “Mosche bianche” e alcuni percorsi di public history pubblicati sul portale generelavoroculturatecnica.it. Le video-interviste hanno consentito di cogliere non solo la storia istituzionale di una scuola fino ad oggi poco nota, ma anche la soggettività di una generazione di donne che, andando al di là degli stereotipi dell’epoca, ha scelto un percorso di studi ancora esclusivamente appannaggio della componente maschile. La fotografia, strumento nodale per la trasmissione della conoscenza storica e per una narrazione di frammenti più o meno noti della storia del territorio da un punto di vista di genere, è stata al centro della mostra realizzata nel 2019 presso il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, dal titolo “Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna 1946-1970”. L’esposizione affrontava i due temi focali del progetto, lavoro femminile e istruzione professionale, attraverso una selezione di scatti, in larga parte inediti, provenienti dagli archivi fotografici dell’Unione Donne in Italia di Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. La mostra, utilizzata anche a scopo didattico, è stata foriera di ulteriori approfondimenti sulla storia del lavoro femminile in contesti tradizionalmente maschili, mettendo in discussione stereotipi di genere consolidati.

Rispetto all'ideazione e conduzione delle attività, alle collaborazioni attivate, alle metodologie didattiche e agli strumenti tecnici utilizzati, quali sono stati gli elementi più innovativi rispetto alle precedenti esperienze? (per es.: esperienze di didattica sulla stessa tematica condotte in archivi di più enti o su tipologie di fonti differenti tra loro, quali carteggio, fotografie, filmati, fonti orali, utilizzo di particolari tecnologie e ambienti di lavoro che hanno comportato un effettivo cambiamento nello svolgimento dei percorsi laboratoriali):

  • Particolarmente significative le attività didattiche svolte nell’anno scolastico 2021-2022, con 37 laboratori, articolati in tre diversi macro-percorsi: 1) laboratori didattici per il contrasto a stereotipi, violenza di genere e promozione della parità; 2) percorsi di orientamento alla scuola e al lavoro; 3) attività di intermediazione teatrale e percorsi di restituzione. Alle attività hanno partecipato 620 studenti, 22 docenti, 27 classi, 8 istituti scolastici di cui: 2 scuole secondarie di primo grado; 4 istituti tecnici; un istituto professionale e il CPIA di Bologna. Gli studenti universitari dei corsi di Didattica della Storia e di Storia del Lavoro, hanno avuto l'opportunità di prendere parte come osservatori all’attività didattica del progetto descritta sopra e partecipare agli incontri dal progetto.

Rispetto agli obiettivi e ai risultati dell'attività didattica sono state messe in atto modalità innovative nel coinvolgimento degli studenti?

  • Nel 2022, hanno partecipato al progetto studenti, tirocinanti, docenti universitari, insegnanti di scuole medie superiori, lavoratrici e delegate sindacali, esponenti delle associazioni e fondazioni aderenti nonché varie aziende del territorio bolognese. Particolarmente significative le attività didattiche svolte nell’anno scolastico 2021-2022, descritte al punto precedente. Sono stati creati nuovi percorsi di public history sul sito web https://generelavoroculturatecnica.it/, con un’attenzione specifica alla legislazione nazionale sulla parità di genere nel lavoro e all’ingresso delle donne negli istituti tecnici agrari.

I risultati conseguiti presentano elementi di particolare originalità?

  • Trattandosi di un progetto pilota, tutte le attività didattiche sono state osservate e monitorate, è stata fatta un’azione specifica di reporting e sono stati distribuiti agli insegnati questionari di valutazione.

Quali difficoltà sono state riscontrate?

  • II piano di offerta formativa 2020-2021, che conteneva proposte sia per la didattica in presenza che per la didattica a distanza, ha riscosso un particolare successo tra gli insegnanti delle scuole superiori di primo grado. Nonostante il peggioramento della situazione sanitaria e le misure di contenimento del contagio, sono stati realizzati ad oggi 33 laboratori complessivi a distanza. Di questi, una parte significativa sono stati svolti con gli studenti in presenza e i relatori a distanza. Le difficoltà maggiori hanno riguardato l’attrezzatura in dotazione alle scuole, la risposta è stata tuttavia molto positiva ed è andata al di là delle aspettative.

Si prevede di reiterare il percorso didattico?

Il percorso è entrato a far parte dell'offerta formativa dell'ente organizzatore?

Documentazione prodotta (materiali di progettazione, esiti finali, sitografia):

  • Oltre alla mostra del 2019, ricordiamo il volume E. Betti, C. De Maria “Genere, lavoro e formazione professionale nell’Italia contemporanea” (Bup 2021), il numero monografico della rivista “ScuolaOfficina” (2020) e l’articolo scientifico pubblicato sulla rivista “Didattica della storia” (2020); il dossier presentato nella rivista di public history “Clionet. Per un senso del tempo e dei luoghi” (2021) https://rivista.clionet.it/volume-5/.

    I risultati del contestuale lavoro di analisi e monitoraggio svolto sui percorsi post-diploma delle diplomate/i negli istituti tecnico-industriali sono stati presentati in occasione del convegno finale del progetto tenutosi il 21 dicembre 2022 e promosso da UDI Bologna con il Museo del Patrimonio Industriale, l’Associazione Clionet, la collaborazione della Fondazione Barberini e dell’Osservatorio Lavoro e Giustizia Sociale dell’Università di Padova.

    I prodotti realizzati nell’ambito del progetto sono consultabili liberamente sul portale Genere, Lavoro e Cultura tecnica e sul sito di UDI Bologna.

 Referente iniziativa: Eloisa Betti - archivioudibo@gmail.com

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ultima modifica 2024-10-16T07:26:14+01:00
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