Archivi Gabriella Cappelletti, Franca Carzedda e Rosi Braidotti
Pubblicati in Archivi ER gli inventari degli archivi di Gabriella Cappelletti, Franca Carzedda e Rosi Braidotti, conservati dal Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne della città di Bologna – Archivio di storia delle donne
Sono ora consultabili online nel Sistema informativo regionale Archivi ER gli inventari delle carte di Rosi Braidotti e degli archivi di Gabriella Cappelletti e Franca Carzedda, conservati dal Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne della città di Bologna – Archivio di storia delle donne.
Gli archivi
Le carte Rosi Braidotti (Latisana, 1954-) costituiscono una parte del suo archivio personale e comprendono materiali a stampa in copia relativi alla sua produzione di articoli e saggi come filosofa e femminista, carte dattiloscritte legate agli anni in cui visse a Parigi e collaborò alla rivista "Histoires d'Elle", oltre a materiali relativi al corso di docenza da lei tenuto su "Technobodies in Cyberspace" nel 1999.
La documentazione è stata donata al Centro dalla stessa Braidotti nel 2023 insieme a un fondo librario di circa 800 volumi, che affrontano soprattutto i temi di cui la studiosa si è più occupata: filosofie femministe, Women’s, Gender and Queer Studies, etica e politica, corporeità e soggettività.
L'archivio personale di Franca Carzedda (Nuoro, 1973-) è stata depositato presso il Centro dalla stessa Carzedda nel 2023 e si riferisce in particolare alla sua attività di femminista dai primi anni Novanta, quando si trasferisce a Bologna per gli studi universitari ed aderisce al Collettivo femminista "Lilith Luna Nera", indicativamente al 2014 quando si conclude l'esperienza del collettivo\coordinamento "Quelle che non ci stanno". La documentazione dà conto del suo percorso politico dagli anni universitari all'occupazione dello spazio femminista di "Atlantide", nel cassero di Porta Santo Stefano a partire dal 1998.
L'archivio offre uno scorcio importante sul microcosmo dei collettivi femministi bolognesi degli anni Novanta e dei primi Duemila. Dalle carte emerge la moltiplicazione degli spazi, delle assemblee, dei nomi che parallelamente svolgono attività politica nel territorio cittadino. Le carte intersecano la storia del movimento femminista italiano e internazionale di quegli anni, recando traccia dei suoi contatti con vari spazi occupati della città, altri gruppi femministi dentro e fuori Bologna. E' presente inoltre materiale personale e di studio, appunti e scambi di mail non meglio inquadrabili nel percorso di militanza.
Nell'archivio personale di Gabriella Cappelletti (1943-2020) troviamo infine testimonianza della sua attività poetica, politica e artistica dalla giovinezza (negli anni Sessanta) alla morte. La documentazione è composta da agende e diari personali, documenti relativi alla sua produzione poetica, materiale concernente progetti politici (prevalentemente legati al femminismo internazionale) a cui prende parte, documenti prodotti in quanto socia dell'Associazione Orlando e una grande quantità di saggi, articoli, appunti di tema femminista. Si segnala la presenza anche di opere artistiche figurative di sua realizzazione (collage tridimensionali).
L'archivio è stato donato al Centro nel 2020 ad opera di Gabriella Cappelletti, per mano del marito Hermann Staffer dopo la morte della stessa.
Gli interventi
Gli interventi di riordino e inventariazione dei tre fondi sono stati realizzati tra il 2024 e 2025 e sono stati tutti promossi da
Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne della città di Bologna e Associazione Orlando, ente convenzionato con la Regione Emilia-Romagna ai sensi della legge regionale 18/2000, contribuendo in tal modo all'ampliamento dell'organizzazione bibliotecaria e archivistica regionale.
Per tali interventi si è avvalso della piattaforma regionale di descrizione archivistica e della consulenza scientifica dell’Area Biblioteche e archivi del Settore Patrimonio culturale.
La consultazione
I documenti sono consultabili previo appuntamento presso il Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne della città di Bologna, nella sede di Via del Piombo 5.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti sul patrimonio documentario e le condizioni di accesso si rimanda alla relativa scheda conservatore.
Approfondimenti