Passeggiata a Vezzolacca

(nella foto: Passeggiata a Vezzolacca)

Un passo dopo l’altro, per riscoprire la bellezza di alberi secolari e mulini antichi e sentirsi parte di una comunità che se ne prende cura.

Il progetto Radici in cammino nasce per valorizzare il patrimonio naturale e culturale dell’Alta Val d’Arda, in provincia di Piacenza, invitando a scoprire la ricchezza dei suoi paesaggi, dei borghi e delle storie che li attraversano.

Da settembre a ottobre 2025, quattro passeggiate guidate accompagneranno i partecipanti alla scoperta di luoghi di grande fascino: un vecchio mulino e un castagno monumentale a Vezzolacca di Vernasca, l’Antica Chiesa di Sant’Andrea a Castelletto, l’area archeologica di Veleia Romana con il suo cedro secolare, il Mulino della Sforzesca con il vicino Bosco Verani, e infine il Parco del Monte Moria, tra faggi e castagni a mille metri d’altitudine.

Ogni appuntamento è un piccolo viaggio tra natura, cultura e memoria, guidato da guide turistiche, ambientali ed escursionistiche, affiancate da esperti in scienze naturali e archeologia che arricchiranno l’esperienza con racconti e approfondimenti.

E' promosso da PiacEmilia APS, associazione impegnata nella valorizzazione del territorio attraverso il progetto EVA – Esploratori Val d’Arda, il programma si avvale della collaborazione di associazioni, enti e comunità locali, uniti dal desiderio di condividere e proteggere il patrimonio dell’Alta Val d’Arda.
Finanziamento regionale: 9000 euro

Il programma

Itinerario 1/ Il mulino e il castagno di Vezzolacca - Vernasca (PC)
28 settembre 2025, mattina

Escursione ad anello con partenza da Vezzolacca in direzione Antica Chiesa di S. Andrea a Castelletto di Vernasca, ultimo edificio di culto costruito nel periodo di massimo splendore dell’Abbazia di Val di Tolla, intorno all’anno Mille. Un vero gioiello architettonico, rimasto a lungo sconosciuto.
Il percorso prosegue raggiungendo la Pietra della Mole, da cui un tempo venivano estratti i materiali per costruire le mole dei mulini: una, ancora incastonata nella roccia, testimonia questo antico mestiere.

La camminata conduce a un mulino storico, ora in disuso, dove si possono ancora riconoscere le parti dell’antica struttura, e poi al vero protagonista della giornata: un maestoso castagno secolare, testimone silenzioso della storia e delle tradizioni della comunità di Vezzolacca.

La passeggiata fa infine ritorno al borgo di Vezzolacca: per la strada si incontra un'abitazione privata trasformata in una sorta di museo a cielo aperto, con vecchi attrezzi agricoli e testimonianze della vita contadina di un tempo.

A Vezzolacca sarà in corso la famosa Festa delle castagne, nata per celebrare con un menù ad hoc la “Bionda di Vezzolacca”, castagna locale riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT). Chi lo desidera, può fermarsi a pranzo e gustare tutti i piatti a base di castagne preparati dalla Proloco di Vezzolacca.

 castagno di Vezzolacca

(nella foto: castagno di Vezzolacca)

Itinerario 2/ Veleia Romana e il cedro secolare - Lugagnano (PC)
11 ottobre, mattina

In collaborazione con Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Piacenza

La passeggiata parte dal cuore di Veleia Romana, importante sito archeologico dell’Appennino piacentino, immerso tra boschi e colline che regalano panorami di grande suggestione. Qui, dove fu ritrovata la celebre Tabula Alimentaria, il più grande documento in bronzo dell’antichità romana, si possono ammirare i resti del foro, delle terme e visitare il piccolo ma prezioso museo.

Accompagnati dal personale dell’area e da un esperto archeologo, i partecipanti scopriranno la storia della città, le più recenti campagne di scavo e il frantoio ricostruito nel sito, con un excursus dedicato ai mulini della zona.

Dopo la visita, il percorso conduce a piedi verso un vero monumento naturale: il cedro secolare, con la sua chioma imponente e l’atmosfera meditativa che avvolge l’intero paesaggio.

Veleia romana

(nella foto: Veleia romana)

Itinerario 3/ Il mulino della Sforzesca e Bosco Verani - Castell’Arquato (PC)
18 ottobre 2025, pomeriggio

L’escursione porta alla scoperta di un antico complesso architettonico immerso nella campagna di Castell’Arquato, fondato dagli Sforza di Santa Fiora alla fine del Quattrocento. Il percorso permette di conoscere luoghi che raccontano secoli di storia e di relazioni tra uomo e natura.

La visita prevede due tappe principali:

Il Mulino della Sforzesca, ancora oggi abitato e perfettamente conservato, prezioso esempio di architettura rurale e tecnologia idraulica tradizionale. Sorto nel contesto delle grandi trasformazioni agrarie tra XV e XVI secolo, il mulino conserva strutture e meccanismi originali che documentano le pratiche molitorie preindustriali. Oggi è un punto di riferimento per attività didattiche e culturali dedicate alla storia del paesaggio agrario e all’archeologia delle acque.

Bosco Verani, uno degli ultimi boschi planiziali della Pianura Padana, raro scrigno di biodiversità con habitat tipici delle zone umide e boscate di pianura. Un ecosistema di alto valore ambientale e scientifico, memoria vivente del paesaggio originario.

L’escursione si concluderà presso l’azienda agricola Cascina Gandolfi, dove sarà possibile conoscere pratiche di agricoltura sostenibile e degustare alcuni prodotti tipici del territorio.

ll Mulino della Sforzesca

(nella foto: ll Mulino della Sforzesca)

Itinerario 3/ Castagni e faggi nel Parco del Monte Moria - Morfasso (PC)
19 ottobre 2025, pomeriggio

L’ultima escursione del calendario ci porta nel cuore del Parco Provinciale del Monte Moria, un’area di straordinaria bellezza naturalistica e valore storico, gestita da un consorzio privato insieme ai Comuni di Morfasso e Lugagnano.

Tra castagni secolari e una maestosa faggeta, il percorso ci farà scoprire un ambiente che conserva intatta la memoria della vita rurale e delle antiche tradizioni dell’Appennino emiliano. Per secoli, questi sentieri sono stati attraversati da pastori, pellegrini e viandanti, collegando borghi, pievi e comunità. Oggi, camminare nel Parco del Monte Moria significa immergersi in un paesaggio che unisce natura, storia e cultura, con la possibilità di vivere l’autunno nel suo momento più suggestivo.

 Parco Provinciale del Monte Moria

(nella foto: Parco Provinciale del Monte Moria)

Ulteriori informazioni e prenotazioni sono disponibili sul sito web dedicato al progetto