Antico Orto, nuove storie

Dal 5 ottobre a fine dicembre tante opportunità per scoprire lo scrigno verde dell’Ateneo bolognese, con la possibilità di visitare un luogo generalmente aperto ai soli studiosi: l’Erbario dell’Università di Bologna, dove è tuttora conservato il più grande Erbario del ‘500, realizzato da Ulisse Aldrovandi

Fondato nel 1568 su iniziativa di Ulisse Aldrovandi, l’Orto Botanico di Bologna, tra i più antichi in Europa, ebbe la sua prima sede in uno dei cortili di Palazzo Pubblico (l’attuale Palazzo d’Accursio) e, dopo alcuni trasferimenti, nel 1803 trovò la sua collocazione definitiva in via Irnerio, nel cuore della zona universitaria e all’interno del centro storico. Attualmente fa parte del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bologna e occupa una superficie di circa due ettari a pianta rettangolare che raggiunge le antiche mura medievali della città.

Questo museo botanico all’aria aperta segue, fondamentalmente, due criteri espositivi diversi: da un lato la ricostruzione di ambienti naturali nei quali le piante sono associate in modo simile a quanto avviene in natura e dall’altro la presentazione di singole collezioni di particolare pregio. L’Orto Botanico dispone anche di quattro serre, due tropicali e due di piante succulente. Una piccola serra ospita una collezione di piante carnivore. Nell’edificio rinascimentale che sorge al suo interno è ospitato l’Erbario dell’Università, ricco di preziose collezioni storiche che documentano lo sviluppo della scuola botanica bolognese dal XVI secolo fino a oggi.

In questi ultimi anni l’Orto Botanico ha intrapreso un processo di riqualificazione il cui scopo principale è la riorganizzazione dei percorsi e degli spazi in modo da renderlo accessibile da ogni punto di vista ad un pubblico trasversale.

In occasione di Vivi il Verde 2024, tante le opportunità per scoprire lo scrigno verde dell’Ateneo bolognese: visite guidate tematiche per conoscerne da vicino gli aspetti naturalistici, botanici e storico-culturali; si visiterà anche lo spazio verde di pertinenza della storica Palazzina della Viola, che nel progetto ottocentesco costituiva il punto centrale degli spazi dedicati a Orto Botanico e Orto Agrario, e si potrà approfondire la storia dell’esemplare di Juglans cinera (Noce cinerino) recentemente inserito nell’elenco degli Alberi Monumentali di Italia. Sarà dedicata particolare attenzione ad illustrare i benefici ecosistemici di una zona verde all’interno del centro storico.

Durante le Passeggiate Patrimoniali, sarà inoltre possibile visitare un luogo generalmente aperto ai soli studiosi: l’Erbario dell’Università di Bologna, dove è tuttora conservato il più grande Erbario del ‘500, realizzato da Ulisse Aldrovandi.

Parte integrante del progetto saranno inoltre le attività didattiche dedicate alle scuole di ogni ordine e grado; in particolare, sarà messo in scena lo spettacolo “Il collezionista di mondi. Vita e scienza di Ulisse Aldrovandi, di e con Roberto Mercadini, come iniziativa di orientamento rivolta agli studenti del 3°, 4° e 5° anno delle scuole secondarie di secondo grado della Città Metropolitana di Bologna.

Infine, verranno realizzati pannelli per raccontare ai visitatori dell’Orto Botanico l’intervento di riqualificazione appena concluso, e alcuni brevi podcast che illustreranno i punti di interesse del nostro museo a cielo aperto.

Tutte le informazioni e i dettagli del programma sul sito dell'Orto Botanico di Bologna

Locandina (pdf380.27 KB)

Pieghevole con programma (pdf4.09 MB)

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ultima modifica 2024-09-26T13:24:38+01:00
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