Il Po ricorda: vivere il confine
Piacenza conserva diverse tracce del suo antico rapporto con il Po, che è profondamente inscritto nell’assetto urbanistico, contenuto nella storia dei monumenti e attestato da reperti archeologici e opere d’arte. Il progetto si propone di mettere a sistema questo molteplice e articolato patrimonio culturale utilizzando due canali: un programma di eventi capaci di parlare a pubblici diversificati (con mostre, appuntamenti con la musica, spettacoli teatrali, conferenze, laboratori didattici, merende a tema, gite in canoa e bicicletta) e un percorso tematico sul rapporto tra il fiume e la città, da agganciare alla app Piacenza già attivata.
I luoghi coinvolti tra la primavera e l’estate saranno: i Musei Civici di Palazzo Farnese, con la Pinacoteca, i Fasti e il Museo delle Carrozze, il Museo di storia naturale, la chiesa di San Sisto, l’ex chiesa di San Vincenzo, oggi Sala dei Teatini, adibita a teatro/auditorium, l’Impianto idrovoro della Finarda, costruito negli anni Trenta del Novecento e situato nei pressi del Po. Tra i risultati attesi c’è anche l’avvio del recupero di una rete di sottopassi ciclabili, oggi degradati, che collegano il fiume alla città e il Parco del Po al Parco delle Mura.
Progetto presentato da: Associazione “Arti e Pensieri”, Piacenza
in partenariato con: Comune di Piacenza; Fondazione Teatri, Piacenza; Conservatorio “Nicolini”, Piacenza; Chiesa di San Sisto, Piacenza; Consorzio di bonifica di Piacenza; Studio tecnico “Spigaroli”, Piacenza; Fondazione di Piacenza e Vigevano, Piacenza; Associazione “Cinemaniaci”, Piacenza; Associazione “Ragazzi al museo”, Rottofreno (Piacenza); Associazione “L’angolo dei bambini e dei ragazzi”, Roncaglia (Piacenza); Società canottieri “Vittorino da Feltre”, Piacenza