Spinadello: centro visita partecipato del parco fluviale
L’associazione “Spazi Indecisi”, che dal 2010 sperimenta interventi nei luoghi in abbandono innescando processi di rigenerazione, si prende cura della centrale di sollevamento dell’acquedotto Spinadello, un’opera inaugurata nel 1939 ma inattiva dal 1986. Il manufatto si trova in una zona verde che funge da corridoio ecologico tra Appennino e pianura e conserva testimonianze di un’antica strada romana. Oggi è proprietà di Unica Reti e concessa al Comune di Forlimpopoli, che ha restaurato la struttura senza utilizzarla.
Il progetto riapre l’edificio e lo trasforma in centro visite partecipato per valorizzare l’intera area fluviale. L’obiettivo è creare uno spazio dinamico che, coinvolgendo realtà culturali e ambientali del territorio, da un lato offra una programmazione annuale di mostre, incontri, passeggiate, esplorazioni, e dall’altro diventi il punto privilegiato di accesso all’area, informando gli utenti con laboratori dedicati al birdwatching, alla sentieristica, al censimento di flora e fauna. Primi passi per avviare in futuro, con i giovani coinvolti, un programma di cogestione.
Progetto presentato da: Associazione “Spazi Indecisi”, Forlì (Forlì-Cesena); Comune di Forlimpopopoli (Forlì-Cesena)
in partenariato con: Società “Unica Reti”, Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena); Comune di Meldola (Forlì-Cesena); Cooperativa “Casa del Cuculo”, Meldola; Gruppo “Scout AGESCI - Forlimpopoli 1”, Forlimpopoli; Associazione, “I Meandri”, Forlimpopoli; Associazione “Atrium - Architecture of Totalitarian Regimes of the 20th Century in Europe’s Urban Memory”, Forlì; Associazione “Savignano Immagini”, Savignano sul Rubicone; Istituto tecnico “Saffi-Alberti”, Forlì; Gruppo “Boschi Romagnoli”, Forlimpopoli; Gruppo “Quota 900”, Corniolo, Santa Sofia (Forlì-Cesena)