“Le Scuole” di Pieve di Cento / Un grande girotondo di libri e opere d’arte
Si può partire da un evento traumatico per immaginare un progetto che dia spazio a nuove energie creative? “Le Scuole” di Pieve di Cento, nella pianura bolognese, dimostrano che si può fare. Inaugurato nel settembre del 2021, questo nuovo luogo della cultura ha unito la Biblioteca e la Pinacoteca della città in un solo edificio di ben cinquemila metri quadrati, nella stessa costruzione di primo Novecento che in passato ospitava la Scuola “Edmondo de Amicis” e che, dopo i danni subìti dal sisma del 2012, è stata ristrutturata e riportata a nuova vita.
“Migliaia di bambini hanno varcato la soglia di questo luogo pieni di attesa e qui hanno imparato a leggere, a scrivere, a contare, qui hanno appreso i rudimenti del vivere in società, dell’essere cittadini nel mondo”, si dice nella presentazione del progetto, e questo è lo spirito che lo anima: “Le Scuole” sono infatti un luogo “per imparare, per migliorarsi e per diventare grandi”, un luogo del sapere, del vedere e del fare, dello studio e della bellezza, ma anche dell’incontro e del ristoro, con l’auditorium riservato alle iniziative pubbliche e il bistrot dove ci si può fermare per una pausa.
La biblioteca, dedicata alla pubblica lettura e alla conoscenza della storia locale, ha un patrimonio di 28.000 volumi e mette a disposizione un salotto per la lettura dei periodici, sale baby con fasciatoio, spazi per ragazzi e adolescenti, sale studio, aule corsi attrezzate, wi-fi e postazioni internet ad accesso libero. Del patrimonio fanno parte il fondo di storia contemporanea “Aldo Berselli”, le donazioni di libri d’arte “Maria Gioia Tavoni” e “Graziano Campanini”, l’Archivio dell’informazione locale. Oltre a garantire l’offerta di proposte di lettura aggiornate e l’accesso alla piattaforma digitale EmiLib, la biblioteca delle “Scuole” propone una gamma completa di servizi per chi cerca il suo libro, il suo dvd o il suo periodico preferito: dal prestito ordinario a quello interbibliotecario.
Strettamenti collegati alla biblioteca, nella sede distaccata di piazza Andrea Costa, sono attivi gli archivi: sia quelli storici (quello Comunale, quello dell’Ospedale, quello di Monsignor Angelo Gessi e quello della Banda musicale), sia l’archivio del poeta Roberto Roversi e l’antica biblioteca dei padri Scolopi, che conserva edizioni risalenti al 1400.
La pinacoteca è intitolata a Graziano Campanini, amministratore pubblico a lungo dedito alla promozione del patrimonio culturale; in uno spazio di oltre duemila metri quadrati propone più di mille opere d’arte realizzate dal 1300 a oggi, provenienti da ben dieci collezioni.
Le opere sono esposte attraverso un percorso cronologico: “Arte antica dal 1300 al 1800”, “Pittura e scultura tra il 1800 e il 1900: Pieve mostra i propri artisti”, “Arte contemporanea: dal 1900 a oggi”, “Arte contemporanea: vetri d’autore”. Le schede catalografiche, a cura del Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, fanno parte di PatER - Catalogo regionale del Patrimonio culturale.
Oltre a un programma di eventi aperti al pubblico, la pinacoteca organizza una serie nutrita di laboratori didattici dedicati alle scuole, da quelle dell’infanzia a quelle secondarie.
Nella strutturazione degli spazi, articolati su quattro piani, è stata riservata la dovuta attenzione alle esigenze di accessibilità, che nelle sedi precedenti della biblioteca e della pinacoteca erano in parte insoddisfatte: sono state create due nuove entrate all’edificio, una segnaletica interna coordinata e una linea della storia a parete che, insieme al nuovo apparato di didascalie, facilita la lettura delle opere d’arte. Alcune delle opere sono accessibili a ciechi e ipovedenti grazie a schede che ne riportano la descrizione in braille e la riproduzione grafico-tattile. Sono stati ripensati complessivamente anche gli spazi esterni, con l’eliminazione delle recinzioni e l’aumento dello spazio verde.
All’interno delle “Scuole”, biblioteca e pinacoteca sono in stretto dialogo, libri e opere d’arte si richiamano a vicenda e la convivenza sotto lo stesso tetto rafforza entrambe le vocazioni della struttura. Questo dialogo si estende anche alle altre realtà culturali attive a Pieve di Cento, unite sotto la bandiera del “Quartiere delle Arti”: il Museo Magi’900, il Museo delle Storie, la Porta Bologna, la Casa della Musica e il Polo dell’infanzia “Maria Teresa Chiodini”.
“Le Scuole” sono state realizzate dal Comune di Pieve di Cento e dall’Unione Reno Galliera, con il contributo della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna; il restauro e l’allestimento sono stati curati da TASCA studio architetti associati. Singoli cittadini, aziende e istituzioni possono contribuire a mantenerle in vita con il loro sostegno al progetto.
[fotografie: Paolo Cortesi]