Biblioteca “Antonio Delfini” di Modena / Dal nespolo all’area bebè, più spazio per leggere
La Biblioteca comunale intitolata allo scrittore e giornalista novecentesco Antonio Delfini è la più grande struttura di pubblica lettura attiva a Modena e offre un patrimonio collocato per la maggior parte a scaffale aperto: dalla fiction ai periodici, dalla saggistica alle guide turistiche, dai corsi di lingua ai cd musicali ai film.
La “Delfini” ha sede dal 1992 all’interno di Palazzo Santa Margherita, in Corso Canalgrande, un complesso architettonico che affonda le radici nel Medioevo e nel corso del tempo ha mutato più volte la sua pelle, trasformandosi da chiesa a convento, da alloggio militare a edificio neoclassico.
Il restauro complessivo, realizzato dallo Studio Cuppini e Associati di Bologna, si è concluso nel 2005 con il completo recupero degli spazi interni e di un cortile interno coperto, oggi parte integrante della struttura.
Nel corso del 2022, anche grazie al contributo messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna con la legge 18/2000, il Comune di Modena ha ultimato una nuova serie di interventi di riqualificazione che hanno interessato in particolare: il Cortile del nespolo, prima non praticabile; l’Area bebè, dedicata a bambini da 0 a 3 anni e ai loro genitori; la Sala conferenze e l’annessa Sala corsi, sedi di numerose iniziative, dibattiti e incontri durante tutto l’arco dell’anno.
Nell’Area bebè, già riallestita in maniera provvisoria nel 2018 per problemi di umidità, le pareti sono state sanificate, trattate con intonaco speciale e ridipinte, in modo da creare un luogo accogliente e protetto in cui i genitori e i loro bimbi possono toccare, osservare, sfogliare, suonare libri che stimolano la curiosità e l’esplorazione.
La riqualificazione dello spazio comprende il miglioramento dell’isolamento termico, ottenuto con la posa di una nuova pavimentazione a pannelli isolanti e con la sostituzione della grande vetrata che affaccia sul Cortile del nespolo.
Ai pannelli decorativi e ai contenitori colorati già esistenti sono stati aggiunti nuovi scaffali per libri e multimediali, pouf e cuscini, una poltrona comoda per la lettura ad alta voce, un copritermosifone su misura decorato con sagome di animali, due pannelli espositori a muro.
Dall’ampia vetrata dell’Area bebè si può adesso gustare la vista del Cortile del nespolo, un chiostro interno prima non utilizzabile, ora recuperato alla fruizione. Per riacquisire questo spazio sono state eliminate le piante che lo invadevano, è stata posata una nuova pavimentazione per esterni e intorno all’albero è stata creata un’aiuola circolare.
Una rete antipiccione posta al di sopra del chiostro, un divano, quattro sedute e due tavolini per esterni rendono ora possibile la sosta in un luogo all’aperto che ha permesso di guadagnare circa 120 metri quadrati in più da utilizzare per le iniziative di promozione alla lettura, soprattutto quelle dedicate ai più piccoli.
La Sala conferenze, utilizzata per incontri, reading, spettacoli, ma anche per corsi di aggiornamento e proiezioni video, è stata oggetto di un consistente intervento di risanamento, che ha riguardato le pareti e le suppellettili, con l’acquisto di nuove sedute.
L’intervento ha reso possibile anche il rifacimento completo dell’impianto audio/video ormai obsoleto, la sostituzione di videoproiettore e telo di proiezione con elementi più funzionali, e la progettazione ex novo dell’impianto luci, reso più flessibile grazie all’aggiunta di luci colorate e regolabili a seconda delle esigenze. Le nuove dotazioni consentono la gestione di dirette di streaming anche complesse e sono adeguate alle esigenze più varie: conferenze e convegni, proiezioni di film, piccoli concerti, spettacoli dal vivo.
Infine nella Sala corsi, che nel tempo è divenuta la sede prediletta per piccole mostre, grazie anche all’installazione di binari fissi a cui possono essere appesi quadri e disegni sono stati guadagnati 13 metri lineari in più da dedicare alle esposizioni.
La spesa complessiva per gli interventi di riqualificazione ammonta a 223.000 euro: 188.000 sono stati stanziati dal Comune di Modena, 35.000 sono stati messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna sulla base della Legge regionale 18/2000.