Le opere grafiche e l’Unità d’Italia

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La diffusione di periodici, numeri unici, suite di stampe popolari, narrative, celebrative, satiriche e la nascita di un nuovo strumento di comunicazione, la cartolina, ha diffuso le effigi delle icone nazionali nonché dei vizi e delle virtù del nuovo stato unitario.
Dapprima la cromolitografia e poi, quasi contemporaneamente, la fotografia e le sue traduzioni tipografiche, hanno moltiplicato, mediante pietre disegnate e clichè tipografici, messaggi iconici e verbali di grande rilievo storico. Ricche collezioni oggi conservate in Biblioteche storiche e musei attestano il fenomeno, fonte inesauribile per la costruzione di nuove letture storico-sociali.

In Emilia-Romagna si conservano veri e propri tesori di carte relativi all’unità d’Italia: biblioteche, archivi e musei sono custodi di lasciti, donazioni e acquisti di libri periodici, stampe, fotografie, manifesti. Corpora letterari e iconografici, tra cui svetta per completezza e ricchezza la Biblioteca Comandini della Malatestiana di Cesena. Sono altresì importanti insiemi collezionistici il fondo delle cartoline Giovannini della Biblioteca Comunale di Imola, o quello della Raccolta Gavioliana della Biblioteca Comunale di Mirandola, il Fondo di Umberto Tonini della Biblioteca Poletti di Modena o fondi di artisti come quello di Augusto Majani nell’omonima Biblioteca di Budrio.

L’accesso a queste opere è consentito dal catalogo on-line IMAGO e dal portale per le arti grafiche IMAGO Plus, utile per il reperimento delle informazioni relative alle fotografie catalogate nei Poli dell’Indice SBN.