E’ stata perfezionata la Convenzione fra l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e il Comune di Santa Sofia per dare seguito e sostegno a un delicato e urgente intervento di recupero conservativo dell’opera-installazione dal titolo “Sotto l’albero di Ginkgo” dell’ artista giapponese Hidetoshi Nagasawa.

L’opera fa parte del Parco di Sculture all’aperto nato nel 1993 e collegato alla Galleria d’arte contemporanea “Stoppioni” di Santa Sofia che ad oggi ospita oltre una dozzina di sculture di importanti artisti internazionali come  Mauro Staccioli, Chiara Pergola, Anne Poirier, Giulio De Mitri, Pomodoro.

Sono opere contemporanee disseminate in un percorso che si snoda dal centro storico di Santa Sofia a scendere nel parco fino al fiume Bidente: un vero e proprio Parco delle sculture nato sulla base di istanze filosofiche con l’intento di integrare le opere con il paesaggio e con la storia del territorio, in un costante dialogo fra arte e ambiente e in un processo di continuo divenire con l’acquisizione di nuove opere, come la recentissima di Pomodoro inaugurata lo scorso settembre.

L’opera-installazione di cui ci stiamo occupando è di particolare rilevanza: realizzata nel 2001 da Hidetoshi Nagasawa è costituita da uno scheletro di cubo in calcare di grandi dimensioni al cui centro è collocato un poliedro in rosso di Verona.  A seguito del recupero e restauro delle sue parti, l’opera sarà collocata e semi-interrata sotto le fronde di un ginkgo biloba, simbolo dell’unico albero sopravvissuto alla distruzione della bomba atomica.

L’intervento si rende necessario poiché a seguito di episodi di smottamento del terreno in cui era collocata, l’opera ha subito danni strutturali e numerose fratture ed è stata quindi rimossa da quella sede per consentire la riqualificazione dell’area verde comunale. Successivamente, lo stesso artista Nagasawa ha individuato il nuovo sito adatto al riposizionamento della sua scultura all’interno del Parco, dando indicazioni precise per un intervento di restauro filologico dell’opera.

Una serie di eventi ed uno stato conservativo dell’opera piuttosto grave, inducono l’Amministrazione comunale di Santa Sofia a coinvolgere l’Istituto della Regione Emilia-Romagna per collaborare alla progettazione e realizzazione di un intervento complessivo per restituire alla scultura integrità materica e artistica e assieme promuove la sua rinnovata interpretazione e valorizzazione.

Non è la prima volta che il Comune di Santa Sofia e l’IBC si vedono in collaborazione, in accordo con la Soprintendenza competente: nel compito condiviso di rigenerare e di preservare quei delicati patrimoni di differenti forme e materiali come sono le sculture che vivono all’aperto, aspetti di cui molto l’Istituto di è occupato sotto il profilo della ricerca e della formazione, sono stati condotti altri mirati interventi di restauro ed è stato messo a punto un piano di manutenzione programmata.

Merita di essere citato l’intervento del piano 2016 che ha consentito - dopo due anni di lavoro fatto anche di indagini e di ricerca - il recupero delle tre grandi ruote di Mauro Staccioli presenti nel Parco. E con il loro restauro, le opere sono state portate alla ribalta e rivalorizzate con l’organizzazione di incontri di grande successo presso le scuole e con la comunità tenuti da Antonio Presti, mecenate e divulgatore della forza creativa ed educativa dell’arte e fondatore di Fiumana d’Arte in Sicilia.

Anche in questo caso l’intervento conservativo sarà l’occasione di riscoperta di un itinerario opere di artisti contemporanei con una varietà di stili, poetiche e tendenze artistiche; anche in questo caso il progetto sarà accompagnato da un percorso di valorizzazione dell’opera “Sotto l’albero di Ginkgo” e dell’intero Parco di sculture che la ospita, sempre con l’obiettivo di promuovere conoscenza e apprezzamento di valori culturali, estetici, artistici e paesaggistici presso i giovani e il pubblico più vasto.

Avremo modo di seguire e filmare le fasi più significative di questo singolare progetto come le operazioni di restauro dei blocchi lapidei, il loro trasporto, la realizzazione dello scavo fino alla collocazione dell’opera sotto l’albero di ginkgo individuato.

Il progetto è definito, il gruppo di lavoro pure. Il Comune di Santa Sofia sta completando le procedure  per l’individuazione della ditta di restauro specializzata cui affidarne le operazioni e poi si entrerà nel vivo di questa nuova sfida.