Nel meraviglioso mondo delle piante dimenticate
Depositario e custode degli atti prodotti nei secoli dalla comunità, l’Archivio del Comune di Modena documenta quasi un millennio di storia. Esplorando i suoi meandri di parole e di immagini dimenticate, i ragazzi e le ragazze della Scuola media “Ferraris” andranno in cerca di fonti e notizie per conoscere meglio un altro patrimonio dimenticato, quello costituito dalla vegetazione di cui si è perso il ricordo, o di cui sono rimasti solo pochi esemplari.
Nomi antichi, nascosti nelle antiche carte, nei dipinti o nei decori scolpiti nella pietra dei monumenti: percorrendo questi sentieri della conoscenza, gli studenti ricostruiranno il mondo delle piante dimenticate, ne riconosceranno la bellezza, le virtù, gli usi e i profumi.
Al termine del percorso – che prevede anche un viaggio tra le vie d’acqua che attraversano la città e la periferia e i manufatti a esse collegati – verranno realizzati una mostra fotografica sul tema della vegetazione locale e dei suoi differenti utilizzi, uno spazio per la coltivazione di piante officinali e aromatiche nel parco della scuola, e alcuni laboratori per la realizzazione di erbari, creme e profumi, prodotti alimentari, sulla base degli spunti ottenuti in archivio.
Progetto presentato da: Scuola secondaria di I grado “G. Ferraris” di Modena, Archivio storico comunale di Modena
Altri partner: Scuola primaria San Giovanni Bosco – 7° Circolo di Modena; Scuola primaria “Collodi” – 11° Circolo di Modena; Associazione “Città & Scuola”, Modena; Consorzio della bonifica di Burana, Modena; Biblioteca Estense Universitaria, Modena; Società dei Naturalisti e Matematici di Modena; Museo universitario Gemma 1786, Dipartimento di scienze chimiche e geologiche, Università di Modena e Reggio Emilia; Orto botanico - Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Modena e Reggio Emilia; Accademia nazionale di scienze lettere e arti di Modena; Centro museale di Montecuccolo di Pavullo (Modena); Azienda agricola Gabriele Zannini “Luppolo autoctono di Marano sul Panaro”