Presentazione dei lavori di Terzo Movimento alla Certosa di Bologna
Il progetto “Terzo Movimento” è stato presentato giovedì 1° luglio in conferenza stampa presso il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna dalla dirigente del Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna Cristina Ambrosini, dal direttore Bologna Servizi Cimiteriali Michele Gaeta, dal presidente dell' Accademia di Belle Arti di Bologna Michelangelo Poletti, dal presidente del Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna Jadranka Bentini, e dal presidente Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi.
“Terzo Movimento” fa parte dell'ormai collaudato format “Tre Istituzioni e un patrimonio” ideato e proposto da IBC (ora Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna") in partnership con Accademia di Belle Arti di Bologna, al fine di proporre un modello operativo concreto per attivare una cultura partecipata fra le istituzioni nel settore dei beni culturali. A
L'obiettivo di “Tre Istituzioni e un patrimonio” è quello di realizzare progetti speciali di conservazione, formazione e valorizzazione che, attraverso laboratori didattico-formativi con studenti dei corsi di restauro e di comunicazione dell’Accademia, coinvolgono un patrimonio di tipologia di beni sempre differente, mentre l’Istituzione che ne è titolare diventa la terza partner attiva di progetto.
La collaborazione tra istituzioni è definita da una Convenzione nella quale sono individuate le modalità e gli scopi della partnership, che ha come fine ultimo quello di mettere in campo le abilità e la creatività dei giovani restauratori e comunicatori dirette al recupero e alla riscoperta di patrimonio spesso poco conosciuti o dimenticati in archivi e depositi.
La nuova edizione di “Tre Istituzioni e un patrimonio” per l’anno accademico 2020-21 coinvolge come terzo partner il Conservatorio “Giovan Battista Martini” di Bologna e vede la collaborazione dell’Istituzione Bologna Musei e della Bologna Servizi Cimiteriali.
Il progetto di quest’anno "Terzo Movimento", con le autorizzazioni delle Soprintendenze di competenza, è composto da un insieme eterogeneo di beni: due dipinti del XIX° secolo con cornice (il ritratto di Marietta Alboni di J.F. Hyacinthe Jules e il Ritratto di Rossini di ignoto); un affresco nella volta d’ingresso del Conservatorio raffigurante una “Madonna col Bambino” della metà del ‘400 con cornice in stucco seicentesca; un nucleo di materiali dell’Archivio storico riferiti a partiture, mai eseguite, composte da illustri musicisti come prova d’esame per conseguire il diploma del corso di composizione (Tagliavini, Donatoni, Malipiero, Ghedini, Guerrini, Fano).
In corso anche il recupero di due bassorilievi in gesso di grandi dimensioni del primo trentennio del XX° secolo, presumibilmente realizzate in occasione di una mostra della gioventù fascista, che rappresentano uno delle figure con cavallo, l’altro una figura femminile allegoria di Vittoria o Patria. Sono rimaste quasi dimenticate in un deposito del Conservatorio per circa un secolo e saranno trasportate alla Certosa monumentale di Bologna dove, grazie alla collaborazione di Istituzione Bologna Musei, troveranno uno spazio per i lavori di restauro e per la loro collocazione permanente.
Gli studenti di audiovisivi dell’Accademia bolognese seguiranno i recuperi realizzando video delle fasi rilevanti di progetto, mentre gli studenti di design svilupperanno naming, marchio e grafica che caratterizzeranno la comunicazione coordinata del progetto.
Sono circa 50 gli studenti dell’Accademia delle belle Arti dei corsi di restauro, di design, grafica e di filmologia coordinati dai relativi docenti dell’Accademia coinvolti attivamente nel progetto: a loro si aggiunge un team di referenti delle diverse istituzioni, impegnati a dare corpo e seguito alle varie fasi di conservazione e valorizzazione di questo patrimonio.
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