Avvio dei lavori di restauro dei due bassorilievi in gesso

Relazione a cura degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti del Corso di Restauro dei gessi e degli stucchi, coordinati dal prof. Augusto Giuffredi : Mariarosa Accietto, Clarissa Marchesini, Enrica Martinelli, Marta Mazzocchi, Marialuce Russo, Angelica Tramonte.

Le opere, di autore ignoto ed eseguiti nel 1933, non riportano la firma degli artisti esecutori probabilmente per essere giudicate in modo imparziale durante il concorso per cui sono state realizzate. Nella cassa del rilievo con figura femminile, infatti è stata ritrovata un’etichetta che grazie alla luce UV ha permesso di identificare i gessi come partecipanti al premio Curlandese*, indetto dall’Accademia di Belle Arti di Bologna. I due bassorilievi sono accomunati dal tema “libro e moschetto” testimoniato da una targhetta di carta riportante questo motto.

Le opere sono state realizzate in gesso da un modello in argilla secondo la tecnica della forma persa e sono quindi da considerarsi copie uniche non trasferite in altro materiale.

Il loro ritrovamento all’interno dei locali di servizio del Conservatorio G.B. Martini di Bologna e l’inserimento in un ampio progetto di conservazione e formazione con cantieri scuola e laboratori didattici operativo che ci vede coinvolti, ci ha dato l’occasione di affrontare uno studio particolarmente interessante in quanto i rilievi erano ancora imballati nelle casse originali impiegate per il trasporto, plausibilmente alla fine della loro esposizione.

Le dimensioni monumentali e il tipo di trattamento della superficie ci consentono di operare su casistiche differenti che comprendono anche la risoluzione di problemi di carattere statico e di presentazione estetica finale. Il lavoro di cantiere attualmente in corso in Certosa, e descritto in due grandi pannelli (pannello 1 e pannello 2), è stato preceduto da una serie di sopralluoghi finalizzati allo studio della tecnica esecutiva, ad   alcuni aspetti legati alla diagnostica e alla preparazione del trasporto dalla sede del Conservatorio al chiostro ottavo della Certosa di Bologna, dove attualmente stiamo lavorando.

Una volta avvenuto il trasporto dei gessi e allestito il cantiere la nostra priorità è stata quella di stilare il progetto di restauro corredato dagli esiti dei test di pulitura da sottoporre agli organi di tutela. Attualmente siamo in attesa dell’autorizzazione per iniziare i lavori e continua la preparazione a questa fase operativa tramite l’individuazione della collocazione di frammenti erratici, l’esecuzione di disegni per la realizzazione di tavole tematiche e gli esecutivi dei lavori che saranno effettuati secondo un calendario, cronoprogramma che prevede il termine dei lavori alla fine dell’anno, con la produzione di due tesi abilitanti alla professione che saranno discusse nel prossimo anno accademico.

L’esperienza attuale è inserita nella didattica della materia “Restauro dei gessi e degli stucchi 2” ed è un’importante occasione formativa per progettare, programmare e portare ad ultimazione un restauro.

Noi del quarto corso di PfP 1 siamo sei allieve provenienti da diverse parti di Italia: Puglia, Campania, Emilia Romagna, Veneto e Trentino che lavorano in grande sintonia.

I difficili momenti che stiamo vivendo costituiscono un ulteriore stimolo ad impegnarci al meglio delle nostre possibilità per rendere questa esperienza fondamentale per il nostro percorso formativo.

Procederemo fino al completamento del restauro di queste due grandi rilievi, proponendo un calendario di appuntamenti per il pubblico che contiamo di poter attuare nei prossimi mesi.

*Il premio si collega alla visita a Bologna, nel 1785, del duca di Curlandia e alla sua donazione di mille zecchini d'oro per l'istituzione di un concorso annuale d'arte.

Il Premio Curlandese, costituito da una medaglia d'oro, sarà assegnato su un tema dato ad artisti italiani ed esteri: il primo anno a un'opera di pittura, poi a turno di scultura, architettura e incisione.

Nato nel 1786, risulta tra i premi più longevi poiché viene distribuito dall’Accademia di Belle Arti di Bologna fino alla prima metà del '900.

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ultima modifica 2021-05-03T15:24:03+01:00
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