Introduzione
La Giunta della Regione Emilia-Romagna, in occasione della seduta del 24 febbraio 2025, con Delibera 244/2025, ha approvato l’elenco dei nuovi musei accreditati al Sistema Museale regionale.
Si tratta della quarta finestra di accreditamento, aperta tra ottobre e novembre 2024 e rivolta ai musei e ai luoghi della cultura non statali del territorio emiliano-romagnolo. Contestualmente è stato approvato anche il rinnovo dei musei accreditati nel 2022 per i quali è stata verificata la sussistenza degli standard minimi, a distanza di tre anni dal precedente accreditamento.
L’ accreditamento al Sistema Museale regionale basato sui Livelli Uniformi di Qualità per la valorizzazione (LUQV, o più comunemente LUQ) - adottati dal Ministero della Cultura e recepiti dalla Regione Emilia-Romagna nel 2018- costituisce, per le istituzioni museali non statali, il primo passo obbligatorio per l’adesione al Sistema Museale Nazionale. Al Sistema possono accedere tutti i luoghi della cultura pubblici o privati, su base volontaria e mediante un processo di accreditamento che prevede la verifica degli standard minimi e degli obiettivi di miglioramento, tramite la compilazione di un questionario di autovalutazione.
Le new entries
Rispetto alle 13 candidature pervenute, sono 10 le istituzioni museali che hanno ottenuto l’accreditamento in base ai criteri minimi di qualità. Di seguito l’elenco dei musei riconosciuti e valutati dalla commissione interna del Settore Patrimonio culturale regionale che ora saranno automaticamente inseriti negli elenchi dei musei accreditati al Sistema Museale Nazionale:
- Museo Civico “Mons. Domenico Mambrini”, Galeata, FC
- Pinacoteca Civica “Il Guercino”, Cento, FE
- Musei del Duomo, Modena, MO
- Galleria d'arte Moderna Ricci Oddi, Piacenza, PC
- MCM Museo Collezione Mazzolini, Bobbio, PC
- Kronos Museo della Cattedrale, Piacenza, PC
- Camera di San Paolo, Parma, PR
- Museo del Fungo Porcino, Borgo Val di Taro, PR
- Museo del Tartufo Di Fragno, Calestano, PR
- Museo La Casa dei Burattini di Otello Sarzi, Cavriago, RE
I nuovi musei accreditati
I musei accreditati rappresentano realtà culturali consolidate nel territorio, operando da molti anni secondo una prospettiva in continuo miglioramento e aggiornamento, seguendo la logica dei LUQ e del Sistema museale regionale. Diversi sono i musei che hanno intrapreso percorsi di crescita e miglioramento di una o più aree tra quelle contemplate dal questionario per l'accreditamento (organizzazione, collezioni, comunicazione e rapporti col pubblico), interventi che si sono rivelati decisivi per ottenere il riconoscimento. Significativa, in questo contesto, è anche l’attenzione dei musei a favore dell’accessibilità, a dimostrazione di come il territorio abbia accolto pienamente e con proposte innovative e tecnologiche questo tema centrale su cui la Regione da diversi anni promuove politiche di formazione e sensibilizzazione e indirizza le strategie sul territorio.
(nella foto: la Camera di San Paolo di Parma)
È il caso, ad esempio, della Camera di San Paolo di Parma, con gli affreschi del Correggio, oggetto di recenti e importanti lavori di riqualificazione dell’illuminazione e dell’allestimento, finanziati anche dalla Regione con i lavori di messa in sicurezza delle superfici affrescate degli apparati lignei. La Pinacoteca civica “Il Guercino” di Cento, dopo 11 anni di chiusura dovuta al sisma del 2012, ha inaugurato a fine 2023 nuovi allestimenti esponendo un patrimonio che vanta il maggior numero di opere di Guercino al mondo.
Altre strutture civiche sono il Museo “Mons. Domenico Mambrini” di Galeata, in provincia di Forlì-Cesena, ospitato presso il Convento dei Padri Minori di Pianetto, che espone la collezione di antichità e archeologia di Monsignor Domenico Mambrini. Più consistenti numericamente sono le istituzioni di natura privata come la Galleria Ricci Oddi di Piacenza, con la collezione creata dal fondatore Giuseppe Ricci Oddi che raccoglie opere di Klimt, Cremona, Previati, De Nittis, Boldini, Boccioni, Pellizza da Volpedo, Casorati, Carrà; La Casa dei Burattini di Otello Sarzi di Cavriago con il nuovo percorso espositivo, di recente inaugurato, con materiali di scena, burattini e scenografie, che costituisce un vero e proprio racconto delle opere e dell’estro di Otello Sarzi. Entrano nella lista dei nuovi accreditati anche il Museo del Fungo Porcino a Borgo Val di Taro e il Museo del Tartufo di Fragno a Calestano, parte della rete dei 9 Musei del Cibo per la promozione del percorso tra gastronomia, natura, arte e storia della provincia di Parma, ora aderente in modo completo al Sistema Museale Nazionale.
Un’altra presenza importante è quella dei musei ecclesiastici rappresentati da vere e proprie eccellenze della nostra regione, come Musei del Duomo di Modena che con le collezioni antiche permettono di comprenderne la storia e le vicende del capolavoro dell’arte romanica e patrimonio mondiale dell’UNESCO; Kronos Museo della Cattedrale di Piacenza, che propone un percorso museale di oggetti liturgici, preziosi manoscritti, pale d’altare che conduce alla salita alla Cupola affrescata da Guercino, e MCM Museo Collezione Mazzolini, che ha inaugurato nuovi percorsi e contenuti multimediali dedicati alle opere della collezione di Campigli, Capogrossi, De Chirico, de Pisis, Fontana, tra gli altri, accolte nei monumentali ambienti dell’ex Monastero dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio.
(nella foto: Museo del Fungo Porcino a Borgo Val di Taro)
Primo rinnovo triennale per i musei già accreditati nel 2022
In vista della scadenza della triennalità dell’accreditamento, i primi 102 istituti museali riconosciuti nel 2022 sono stati chiamati a rinnovare la procedura e a compilare nuovamente il questionario per verificare la sussistenza dei requisiti minimi, in modo da mantenere l’adesione al Sistema museale regionale e Nazionale.
La finestra per il rinnovo degli standard minimi ha registrato la partecipazione della totalità dei musei già accreditati ad esclusione delle istituzioni chiuse definitivamente (Palazzo Romagnoli di Forlì) o in attesa di trasferimento in altra sede (Museo di Storia Naturale di Piacenza) o interessati da interventi strutturali a lungo termine (Palazzina Marfisa, Ferrara).
96 le istituzioni che hanno mantenuto l’accreditamento, mentre sono 3 i musei per i quali è stata decisa la sospensione della valutazione dei livelli uniformi di qualità a causa della temporanea e prolungata chiusura al pubblico in conseguenza di interventi strutturali in corso d’opera fra questi Rocca Sforzesca di Imola (BO), Museo Geologico “Cortesi” di Castell’Arquato (PC), Ecomuseo – Museo delle Valli di Argenta (FE).
Galleria di immagini
Sistema museale regionale: i numeri
Il Sistema Museale regionale è un processo di crescita in termini qualitativi dei musei emiliano-romagnoli, allo scopo di migliorare la loro offerta di servizi, favorire lo scambio di buone pratiche e promuovere la messa in rete di risorse e idee in un’ottica comunitaria e di ampio respiro.
Ad oggi sono in totale 127 i musei dell’Emilia-Romagna accreditati al Sistema museale regionale e di conseguenza al Sistema Museale Nazionale. L’accreditamento ha una durata triennale e annualmente la Regione, attraverso il Settore Patrimonio culturale, apre una finestra per il riconoscimento dei livelli uniformi di qualità per consentire l’accesso a nuove istituzioni museali. I 96 musei che hanno ottenuto il rinnovo quest’anno fanno parte della prima finestra di riconoscimento avviata nel 2022, a cui si sommano i 14 musei che ottenuto l’accreditamento nel 2023 (dovranno rinnovare la loro domanda nel 2026) e i 7 che lo hanno ottenuto nel 2024 (il rinnovo nel 2027). A questi si aggiungono le 10 new entries del 2025, per un totale complessivo di 127 musei.
La suddivisione per province è la seguente:
25 Bologna; 13 Forlì-Cesena; 10 Ferrara; 13 Modena; 5 Piacenza; 24 Parma; 18 Ravenna; 9 Reggio Emilia; 10 Rimini
Per approfondire:
Il Sistema Museale regionale
Ultimo aggiornamento: 03-03-2025, 12:48