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Introduzione

Portare gli archivi al museo con un progetto espositivo che tenta di dare risposta ad alcune domande: “Cosa significa costruire memoria a partire dai margini?”, “Come si documentano le lotte, i desideri, le relazioni di chi ha sfidato le norme sociali, di genere, di cittadinanza e di identità?”
La risposta è "RESISTING OBLIVION" alla Project Room del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, un viaggio attraverso archivi nati dal basso, costruiti e curati da collettivi femministi, queer e transfemministi con l’obiettivo di restituire visibilità e dignità a soggettività spesso rimosse dalla narrazione ufficiale della storia.
Questi archivi, lungi dall’essere semplici depositi di documenti, rappresentano luoghi attivi di produzione culturale, spazi politici in cui si costruisce memoria, si intrecciano alleanze, si trasmettono saperi e si coltivano relazioni.

Vedute di allestimento

Vedute di allestimento

(Vedute di allestimento)

La mostra

Al MAMbo il progetto arriva ampliato dopo una prima tappa a Tokyo nel 2023. In quell'occasione la curatrice Chelsea Szendi Schieder scelse di presentare tre archivi attivisti italiani (il Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” Cassero di Bologna, l’Archivio di storia delle donne di Bologna e l’Archivio delle memorie migranti di Roma) alla Galleria del Centro di Ricerca di Genere dell’Università Aoyama Gakuin. I materiali d'archivio si integravano con fotografie murali dedicate alla comunità LGBTQIA+ bolognese, realizzate da Laura Frasca nella primavera 2023 presso il Cassero. Un antico schedario in legno custodiva le schede descrittive di materiali provenienti dagli archivi bolognesi, tradotte in inglese e giapponese. Una sezione partecipativa chiedeva ai visitatori di interagire con la mostra lasciando messaggi, appunti o desideri.

Per il suo ritorno a Bologna il progetto si concentra sugli archivi di una città da sempre crocevia di pratiche politiche, femministe e queer, arricchendosi di materiali originali, documenti, testimonianze visive e sonore provenienti da una rete più ampia di archivi attivisti presenti sul territorio bolognese composta dal Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” - Aps Arcigay Il Cassero, l’Archivio di storia delle donne di Bologna - Orlando Aps, l’Archivio MIT - Movimento Identità Trans, Archivio Luki Massa - Associazione Luki Massa e Out-Takes Archivio Audiovisivo LGBTQI - CESD Aps.
L'allestimento circonda un grande tavolo rotondo in legno e, anche qui, un antico schedario. E non è un caso. Intorno al tavolo sono gli archivi a parlare, tutti espressione diretta di comunità attive, interconnesse e in continuo movimento. Sono archivi politici, ma anche affettivi; luoghi di conservazione e allo stesso tempo di trasformazione. Questi spazi custodiscono storie di resistenza, ma sono anche strumenti di lotta e immaginazione radicale, capaci di ispirare nuove pratiche di militanza, educazione e cura.
Coniugare passione e attivismo è uno dei tratti distintivi di questi luoghi di raccolta. E l'"archivista attivista" conserva oggi per raccontare domani le vite e le lotte di chi ha osato esistere fuori dai margini. Per farlo al meglio servono però nuovi spazi, questa è la richiesta corale alla città.
Sono archivi spesso nati in modo spontaneo e che contano sulla memoria di tutti. Ecco il grande tavolo, per sedersi e compilare nuove schede da riporre nello schedario, come già a Tokyo, magari con indicazioni di nuovi materiali e documenti che si vogliono condividere. Per continuare il racconto...

Giornate dell'Orgoglio Omosessuale, manifesto, Bologna 27-29 giugno 1980.

(Giornate dell'Orgoglio Omosessuale, manifesto, Bologna 27-29 giugno 1980. Courtesy Archivio Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” Cassero LGBTQIA+ Center)

Documento del gruppo di Lotta femminista di Modena, 1973. Courtesy Archivio di storia delle donne di Bologna – Orlando Asp

(Documento del gruppo di Lotta femminista di Modena, 1973. Courtesy Archivio di storia delle donne di Bologna – Orlando Asp)

Il commento

«Il processo di selezione per questa mostra è stato un viaggio gioioso, un attraversamento di molte più storie e materiali di quanti ne potessero mai essere contenuti in una sola stanza. Data la quantità di cose che ho imparato durante questo percorso, e l’enorme pazienza e dedizione dimostrate da ogni archivio coinvolto, non posso onestamente rivendicare da sola il titolo di “curatrice”. Ringrazio qui ciascuno di questi archivi, ognuno dei quali è una testimonianza concreta del profondo impegno verso l’eredità dei movimenti di liberazione a Bologna, e di una potente spinta archivistica che attraversa il cuore politico della regione. Questi materiali – che spaziano da documenti a manifesti fino a ciò che talvolta viene liquidato come “effimero” – sono testimonianza di vite vissute con passione come forma di resistenza alla marginalizzazione e alla cancellazione. E sono anche testimonianza degli archivi che, con altrettanta passione, si impegnano a custodirne le storie per il futuro» - dichiara Chelsea Szendi Schieder, curatrice del progetto.

Marcella Di Folco, anni '90. Courtesy Archivio MIT - Movimento Identità Trans

(Marcella Di Folco, anni '90. Courtesy Archivio MIT - Movimento Identità Trans)

La Regione per

Il Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” Cassero LGBTQIA+ Center e l’Archivio di storia delle donne di Bologna - Orlando Aps sono da tempo convenzionati, dapprima con l’Istituto per i beni artistici culturali e naturali e ora con la Regione Emilia-Romagna, ai fini dell’ampliamento dell’organizzazione bibliotecaria e archivistica regionale ex L.R. 18/2000.

Di recente inoltre Archivio Luki Massa - Associazione Luki Massa e Out-Takes Archivio Audiovisivo LGBTQI - CESD Aps hanno aderito al Sistema informativo archivistico regionale per la descrizione di parte del patrimonio documentario conservato.

Informazioni

Orari di apertura
Martedì e mercoledì ore 14.00 -19.00
Giovedì ore 14.00 – 20.00
Venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10.00 – 19.00
Chiuso lunedì non festivi

La mostra fa parte di Bologna Estate 2025, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena e il 6 giugno 2025 aderisce alla Notte degli Archivi, iniziativa rientrante nell’ottava edizione di Archivissima, con una visita guidata gratuita, con prenotazione obbligatoria (attraverso Eventbrite), che garantirà l’accesso al museo (in Collezione Permanente e in Project Room) fino alle ore 20.00 alle sole persone prenotate.
Altre info: Sito web MAMbo

Ultimo aggiornamento: 29-05-2025, 10:09