Introduzione
Anche quest'anno una mostra imperdibile a Villa Mussolini rende ancora più ricca l'estate riccionese. Otto grandi fotografi dell’agenzia Magnum Photos (Ferdinando Scianna, Bruno Barbey, Bruce Gilden, Harry Gruyaert, Trent Parke, Olivia Arthur, Newsha Tavakolian e Martin Parr) hanno prestato i loro obiettivi all'esplorazione delle molteplici sfaccettature della vita in spiaggia. Ogni immagine è un frammento di umanità: momenti di felicità e gioco si alternano a istanti di isolamento e riflessione, dando vita a un racconto visivo che svela la condizione umana in uno scenario universale.
Curata da Andréa Holzherr, responsabile dei progetti espositivi internazionali di Magnum, la mostra accompagna il visitatore in un viaggio intorno al mondo, alla scoperta di spiagge affollate o deserte, familiari o lontane, intime o spettacolari.
Il mare non è solo un orizzonte geografico, ma una dimensione che appartiene all’anima. Come scrive l’autore romagnolo Fabio Fiori, «la spiaggia è un diario di sabbia su cui ogni onda scrive e cancella storie», un luogo di continua trasformazione dove ogni passaggio lascia traccia e, al contempo, si rinnova, come la risacca che modella incessantemente la riva. È proprio questo respiro, fatto di attimi fugaci e gesti che la fotografia riesce a rendere eterni, a nutrire l’esposizione. Le immagini raccolte dai grandi maestri della Magnum creano un legame profondo con l’immaginario di Riccione, facendo di questa mostra una riflessione universale sulla condizione umana, raccontata attraverso il paesaggio marino e la sua ineluttabile capacità di trasformare ogni incontro in una storia unica e irripetibile.
Margate, Kent, England, 1986, ©Martin Parr/Magnum Photos. Immagine guida della mostra
La mostra
La mostra prende le mosse dalle foto del grande Ferdinando Scianna e in particolare da un suo omaggio alla città di Riccione, con una selezione di scatti realizzati nel 1989 proprio nella città. Prosegue quindi con le sue altre foto scattate nei siti più diversi. Le fotografie di spiaggia di Ferdinando Scianna sono caratterizzate dalla sua capacità di catturare la vita balneare come una sospensione tra leggerezza e malinconia. “Da fotografo - ha dichiarato Ferdinando Scianna- è soprattutto questo che mi ha affascinato delle spiagge: la vanità, l’esibizione, lo specchio sociale, le relazioni umane, la volgarità, il gioco dei corpi, il rito di massa. Ho fotografato spiagge dappertutto: lo spettacolo era sempre assicurato.”
(Ferdinando Scianna, Riccione, 1989 © Ferdinando Scianna/Magnum Photos)
(Rimini-Riccione, Emilia, Italy, 1989 © Ferdinando Scianna/Magnum Photos)
(Rimini-Riccione, Emilia, Italy, 1989 © Ferdinando Scianna/Magnum Photos)
(Bali, Indonesia: Celia Forner sulla spiaggia, 1989 © Ferdinando Scianna/Magnum Photos)
La mostra prosegue con gli scatti di Bruno Barbey. In Cina, dove la spiaggia è diventata un luogo di turismo di massa e di sviluppo urbano, le sue immagini ci trasmettono una tensione sotterranea tra il paesaggio in rapida evoluzione e la natura elementare e senza tempo del mare. Le strutture create dall’uomo, come alberghi, ombrelloni o passerelle, spesso si perdono sullo sfondo, lasciando che siano i bagnanti a dominare la composizione. Questa contiguità tra la presenza umana e la vastità della natura crea uno stato d’animo contemplativo, quasi a suggerire che, nonostante la rapida modernizzazione che ci circonda, il mare rimane pur sempre una forza costante ed eterna.
Qingdao, Shandong province, China, 2015 © Bruno Barbey/Magnum Photos)
Con Bruce Gilden ci troviamo nella spiaggia di Coney Island. I suoi scatti offrono uno sguardo sincero e senza filtri sull’eccentrico teatro della cultura balneare newyorchese. Noto per una fotografia di strada audace e provocatoria, Gilden porta la stessa energia sul lungomare e sulla spiaggia, fotografando bagnanti, personaggi stravaganti e figure pittoresche cariche di personalità. I suoi caratteristici scatti a distanza ravvicinata e il costante uso del flash trasformano la spiaggia in un’arena di espressioni esagerate, pelli raggrinzite dal sole e corpi distesi e provocatoriamente rilassati.
(Woman in See Her Change booth on the boardwalk, Coney Island, New York City, USA, 1969 © Bruce Gilden/Magnum Photos)
Le fotografie di Harry Gruyaert nelle spiagge del Nord catturano un mondo di bellezza sommessa, dove l’interazione tra luce, colore e atmosfera trasforma paesaggi familiari in qualcosa di quasi etereo. Diversamente dalle spiagge soleggiate e vivaci del Mediterraneo, le sue immagini delle coste del Mare del Nord (Belgio, Francia o Paesi Bassi), sono caratterizzate da vaste distese battute dal vento, cieli pesanti e una luce meritevole che oscilla tra tenui pastelli e profondi blu malinconici.
(Ostend, Belgium, 1988 © Harry Gruyaert/Magnum Photos)
Nelle fotografie di Trent Parke il paesaggio è protagonista tanto quanto le persone che lo abitano. Spesso le sue spiagge sono rappresentate non come luoghi idilliaci e tranquilli, ma come ambienti puri e dinamici, ricchi di energia naturale e della complessa interazione umana. Le immagini di Parke, attratto dal gioco di luci, ombre e forma umana, sono spesso caratterizzate da forti contrasti, ad esempio da figure scure che si stagliano contro la lucentezza di un cielo assolato, sagome drammatiche sullo sfondo di un orizzonte mutevole e tempestoso. Questo estremo uso della luce nella sua fotografia, dove la tensione tra luce e buio rispecchia le correnti emotive della vita in spiaggia, le dona una qualità quasi cinematografica.
(Adelaide, South Australia, 2024, This image was made as a part of the “Emotions of the Sun”project for Veuve Cliquot © Trent Parke/Magnum Photos)
La mostra presenta quindi due giovani fotografe, particolarmente interessanti. Olivia Arthur ha realizzato in India, e a Mumbai in particolare, opere fotografiche di grande impatto e profondamente umane. Il suo lavoro esplora spesso i temi dell’identità, di genere e dell’incontro tra tradizione e modernità. Arthur esplora l’idea di vite nascoste e di istanti non visti, nella cui narrazione svolgono un ruolo significativo le spiagge di Mumbai. L’artista fotografa coppie in cerca di intimità all’aperto, individui persi nei loro pensieri sullo sfondo di un orizzonte infinito e gruppi di persone intente a silenziosi rituali quotidiani. Attraverso il suo obiettivo, le spiagge diventano luoghi di transizione, dove convergono emozioni personali e realtà urbane.
(The citizen Hotel on Juhu Beach, Bombay, India, 2016 © Olivia Arthur/Magnum Photos)
Le scene scattate da Newsha Tavakolian nelle spiagge del Mar Caspio offrono una toccante esplorazione dell’identità personale e collettiva, sullo sfondo del complesso paesaggio sociale e politico dell’ Iran. Nota per il suo approccio intimo e umanistico alla fotografia, l’opera di Tavakolian sulla costa del Mar Caspio, riflette le tensioni tra modernità e tradizione, libertà e costrizione, vita pubblica e privata in un paese in bilico tra forze culturali conflittuali.
(A seasonal Cafe by the Jafrood beach, Iran, 2017 © Newsha Tavakolian/Magnum Photos)
La mostra ci conduce infine nel mondo di uno dei fotografi che hanno dedicato più attenzione alla fotografia di spiaggia. Le foto di Martin Parr in Gran Bretagna offrono un’esplorazione vivida e talvolta umoristica della cultura balneare britannica, catturandone attimi di debolezza, goffaggine e assurdità che definiscono il rapporto di questo paese con le sue località costiere. Noto per il suo occhio attento agli aspetti sociali e per l’uso di colori saturi, Parr trasforma la spiaggia in un palcoscenico dove si esagerano e allo stesso tempo si celebrano le idiosincrasie della vita quotidiana.
(Weymouth, England, 2000, From ‘Think of England’ ©Martin Parr/Magnum Photos):
Informazioni
La mostra, curata da curata da Andréa Holzherr, è promossa dal Comune di Riccione, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e organizzata da Civita Mostre e Musei in collaborazione con Magnum Photos e Rjma Progetti Culturali.
Catalogo: Silvana Editoriale
E' aperta fino al 5 ottobre 2025 a Villa Mussolini.
Dal 24 giugno al 7 settembre 2025: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23
Dal 9 settembre al 5 ottobre 2025: dDal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20
Biglietti, visite guidate e riduzioni: Sito web Villa Mussolini
Ultimo aggiornamento: 20-06-2025, 12:20