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Introduzione

Fra conservazione e creazione: dal 15 al 21 settembre riflettori accesi sui restauri ma anche su nuove opere e interventi collaterali che daranno forma al programma 2025 della Biennale del Muro Dipinto di Dozza (BO), la manifestazione più longeva e significativa di arte pubblica in Italia, promossa dalla Fondazione Dozza Città d’Arte e dal Comune di Dozza. Un’edizione importante, la trentesima, che mette al centro il tema della conservazione con il titolo evocativo “Save the Wall”, senza rinunciare alla creazione di nuove opere, come da consolidata tradizione, con quattro nuove installazioni.

artistI al lavoro, foto Fondazione Dozza Città d’Arte

artistI al lavoro, foto Fondazione Dozza Città d’Arte

artistI al lavoro, foto Fondazione Dozza Città d’Arte

artistI al lavoro, foto Fondazione Dozza Città d’Arte

(artistI al lavoro, foto Fondazione Dozza Città d’Arte)

"Save the Wall": i restauri

Il tema scelto quest'anno, "Save the Wall", nasce dalla constatazione che prima ancora di creare nuove opere, è oggi urgente prendersi cura di quelle che già vivono, resistono e raccontano il borgo, per consegnarle alle generazioni future.
Sono complessivamente venti gli interventi di restauro in programma che saranno svolti durante la manifestazione: verranno riportate all’antico splendore, tra le altre, opere che rimandano alle prime edizioni della Biennale, come L’uomo e la macchina di Nevio Bedeschi (1963), Muratore di Remo Pasetto (1967), Siesta sulla spiaggia di Giuliano Pini (1969) e La scalata di Concetto Pozzati (1971), ma anche realizzazioni degli anni ’80, come Calanchi della Valsellustra di Francesco Tabusso (1983) o le Figure al balcone di Giuseppe Gagliardi (1987), fino ad opere del nuovo millennio come il murale senza titolo di Eron (2007), Muro 150 di Gino Pellegrini (2005) o Figura di Tano Pisano (2003), insieme a tante altre realizzazioni iconiche che hanno contribuito, anno dopo anno a rendere Dozza il borgo dipinto più famoso del Paese. Menzione a parte, infine, per Il respiro del drago di Paolo Barbieri, drammaticamente danneggiato e oggetto di un delicato “strappo” per preservare quanto rimane della caratteristica opera.

(Restauratori al lavoro, foto Fondazione Dozza Città d’Arte)

Le nuove installazioni

Sono due i nuovi interventi previsti sui muri del borgo di Dozza. Augusto Giuffredi, artista e restauratore di Montecchio Emilia, porterà la sua esperienza accademica e la sua sensibilità nella realizzazione di Portale in via De Amicis 52, mentre Lara Ilaria Braconi, pittrice milanese famosa per le sue ricerche sulla condizione umana e il legame con la natura attraverso linguaggi figurativi e introspettivi, darà vita all’opera battezzata Illuminata al civico 26 della stessa via. Due personalità diverse, accomunate dall’attenzione al rapporto tra arte e comunità, che lavoreranno sotto gli occhi del pubblico e con il coinvolgimento anche degli studenti delle scuole di Dozza e Vieste.
Dal 2007 il Muro Dipinto ha coinvolto anche la vicina frazione di Toscanella, con un focus sulla street art. Qui le due nuove opere collaterali, realizzate da artisti già protagonisti delle passate edizioni del Muro Dipinto: Marco Lazzarato, docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, realizzerà Il fiume sul muretto di piazza Libertà, accanto alla chiesa di Santa Maria del Carmine. Il progetto vedrà anche il coinvolgimento di studenti e ragazzi di Oliveto Citra, Comune in provincia di Salerno gemellato con Dozza. Andrea Gualandri, artista ed educatore, firmerà invece La ragazza che guardava il cielo all’interno del nuovo Centro Sportivo Polifunzionale di Toscanella: l’opera, dedicata a Sara Piffer, giovane atleta prematuramente scomparsa e divenuta simbolo dei valori sportivi.

Il programma

Durante tutta la settimana della Biennale artisti e restauratori saranno all'opera nel borgo di Dozza e a Toscanella. Ma sono tantissime le iniziative in programma, tra le quali segnaliamo giovedì 18 settembre, dalle ore 21, la Notte del Muro Dipinto, con incontri e visite guidate ai nuovi muri. Il Museo Rocca di Dozza ospita invece, fino al 9 novembre due importanti mostre: la prima, dal titolo "Muri perduti. Conservare per non smarrire", a cura di Agnese Tonelli, è dedicata al patrimonio perduto di Dozza, raccontato attraverso bozzetti e documenti del Centro Studi del Muro Dipinto. La seconda, "Ritorno a Dozza. Germano Sartelli, carte e sculture", è a cura di Claudio Spadoni.
Il calendario completo degli eventi è disponibile sul sito web della Biennale del Muro Dipinto.

L’uomo e la macchina di Nevio Bedeschi (1963), opera oggetto di restauro

(L’uomo e la macchina di Nevio Bedeschi (1963), opera oggetto di restauro)

Figure al balcone di Giuseppe Gagliardi (1987), opera oggetto di restauro

(Figure al balcone di Giuseppe Gagliardi (1987), opera oggetto di restauro)

Ultimo aggiornamento: 28-08-2025, 12:18