Introduzione
Sabato 20 settembre 2025, alle ore 18, nella sede distaccata dell’Ex Convento di San Francesco a Bagnacavallo (Ravenna), il Museo civico delle Cappuccine inaugura la mostra “Dagli esordi ai cartelli”, primo evento di un progetto espositivo a tappe che mette in rete cinque importanti musei per celebrare uno dei più importanti pittori italiani del Novecento.
Il progetto, intitolato “Mattia Moreni. Dalla formazione a L’ultimo sussulto prima della grande mutazione”, prevede cinque mostre in altrettanti luoghi fondamentali per la storia dell’artista, che era pavese di nascita e torinese di formazione, ma per tutta la vita ha legato il suo nome alla Romagna.
La mostra
Il percorso proposto negli spazi dell’ex Convento di San Francesco, curato da Claudio Spadoni e Davide Caroli, indaga i primi venti anni di lavoro di Mattia Moreni (1920-1999), con un’attenta documentazione che parte dal primo periodo giovanile, quando venne apprezzato fin da subito dai principali critici dell’epoca, tra i quali anche un giovanissimo Italo Calvino.
L’artista, che era stato in Romagna nel 1940 e nel 1943 per sfuggire da partigiano alle rappresaglie fasciste, negli anni successivi viaggiò molto, cambiando ripetutamente la sua residenza: da Antibes a Grado, da Frascati a Bologna, cercando di trovare un luogo in cui sentirsi a casa.
Dopo l’adesione al movimento dell’Astratto/Concreto, Moreni si avvicinò all’Informale, e dal 1956 al 1966 visse tra Parigi e Palazzo San Giacomo di Russi, conoscendo il suo momento di maggiore visibilità ed esponendo le sue opere in Francia, in Germania e nelle maggiori gallerie d’Europa.
L’ultima sezione della mostra di Bagnacavallo racconta infine come la sua pittura prese una via del tutto personale, modificando la pennellata informale per descrivere e raccontare nei “Cartelli”, tema dei suoi lavori a partire dal 196, una realtà che vedeva destinata alla scomparsa.
La mostra presenta più di 40 opere, molte delle quali in passato furono esposte in prestigiose sedi museali in Italia e in Europa e sono ora parte di importanti di collezioni private. Il progetto proseguirà nelle altre sedi museali, in cui saranno approfonditi altri momenti del percorso artistico di Moreni:
- il periodo delle “Angurie”: dal 10 ottobre 2025 ai Musei di San Domenico di Forlì (a cura di Rocco Ronchi);
- il percorso dedicato agli “Autoritratti”: dal 20 ottobre 2025 alla Pinacoteca Vero Stoppioni di Santa Sofia (a cuora di Denis Isaia);
- il ricordo della grande mostra antologica realizzata nel 1965 alla Galleria di arte moderna di Bologna e curata da Francesco Arcangeli: dai primi di febbraio del 2026 al MamBo di Bologna (a cura di Pasquale Fameli);
- gli ultimi cicli della “Regressione della Specie” e “L’umanoide”, dal 28 febbraio 2026 al MAR di Ravenna (a cura di Serena Simoni).
La mostra “Dagli esordi ai cartelli”, a ingresso gratuito, è promossa dal Comune di Bagnacavallo e dall’Associazione “Mattia”, che l’organizza insieme al Museo Civico delle Cappuccine.
Il progetto espositivo a tappe, realizzato grazie alla collaborazione di generosi collezionisti e al supporto di Manifattura Ceccarelli e Teikos Solutions, è accompagnato da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore che include le fotografie di tutte le opere esposte nelle cinque sedi.
Approfondimenti
Ultimo aggiornamento: 19-09-2025, 09:23