Introduzione
Al protagonista indiscusso del movimento dei Macchiaioli, Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908), Piacenza dedica due importanti mostre. La prima, negli spazi di XNL Piacenza, a cura di Fernando Mazzocca, Elisabetta Matteucci e Giorgio Marini, con ben 170 opere (di cui 100 dipinti e 70 tra disegni e incisioni); la seconda alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi con oltre 30 opere che dimostrano l'influenza del maestro toscano su grandi artisti del XX secolo, come Morandi, Carrà, Soffici e Ghiglia.
Giovanni Fattori, Paesaggio a Castiglioncello, 1867-1870 , olio su tavola, 11 × 33,5 cm, courtesy Società di Belle Arti, Viareggio
Giovanni Fattori, La torre rossa, circa 1866 , olio su tavola, 13,5 × 29,5 cm ; Museo civico Giovanni Fattori - Comune di Livorno
Il ‘genio’ dei Macchiaioli
La mostra allestita negli spazi di XNL Piacenza è suddivisa in otto sezioni (più una sezione contemporanea in cui l'artista tedesco Elger Esser dialoga con l'opera di Fattori) e propone una rilettura della sua figura e del suo lavoro, con una particolare attenzione alla produzione grafica, alle acqueforti di straordinaria bellezza che gli valsero la medagia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi del 1900. Una città che, come tutte le metropoli moderne dietro al suo "aspetto grandioso, immenso - scrive Fattori - nasconde tutte le miserie". Per questo al paesaggio urbano contrappone l'amata Maremma, studiata en plein air, assieme all'esaltazione dei valori del mondo contadino e della vita rurale.
Rispetto ai "Macchiaioli" a lui contemporanei, Fattori si è distinto in particolare per la sua attenzione a un genere, quello della pittura militare" destinata a celebrare il nostro Risorgimento. I "quadri di soldati" - così li chiamava - si concentrano da un lato sulle grandi campagne delle Guerre d’Indipendenza, dall'altro, e con grande efficacia, sui momenti più intimi della vita di guarnigione. Soggetti a cui continuerà a dedicare una grande attenzione anche quando prevarrà quella "delusione risorgimentale" che condividerà con chi non si riconosceva nella nuova Italia unita. Dopo gli anni Settanta riprenderà a dipingere e a disegnare scene militari ma per "mettere sulla tela le sofferenze fisiche, e morali, di tutto quello
che disgraziatamente accade” - sono parole sue - con una nuova forza, capace di denunciare gli orrori e l'inutilità della guerra.
Giovanni Fattori, Soldati francesi del ’59, circa 1859 , olio su tavola, 15,5 × 32 cm, collezione privata
Giovanni Fattori, In vedetta. Il muro bianco, circa 1874, olio su tela, 34,5 × 54,5 cm, Trissino, Fondazione Progetto Marzotto
Giovanni Fattori, La strada bianca, circa 1887, olio su tela, 95 × 73 cm , collezione privata
Giovanni Fattori, Bovi al carro, 1861
Da Ghiglia a Morandi. Ripensare Fattori nel Novecento
Fattori morì nel 1908, dopo una vita intensa che aveva attraversato tutto il XIX secolo. Nel suo necrologio, letto in Accademia, si ricorda che le sue opere e i premi ricevuti non erano bastati "a trarlo dalla povertà, che fu sempre compagna nella vita". Fortunatamente la sua eredità artistica fu invece grande nel Novecento. Lo sottolinea la mostra visibile nel salone d’onore della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, sempre fino al 29 marzo 2025, con autori quali Oscar Ghiglia, Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Ardengo Soffici e altri pittori labronici.
Diverse sono le strade attraverso cui i singoli pittori entrano in contatto
con Fattori e diverse sono le modalità e le motivazioni che li portano a misurarsi con lui. Soffici e Carrà ne traggono
l’insegnamento di una salda costruzione spaziale, i livornesi colgono inaspettati suggerimenti di accensioni cromatiche, Ghiglia e Morandi stabiliscono con Fattori una profonda affinità di pratica artistica e di disposizione esistenziale. L’esposizione, a cura di Barbara Cinelli, offre anche l’opportunità di valorizzare alcuni materiali grafici di Fattori e Morandi
appartenenti alla collezione Ricci Oddi solitamente non esposti al pubblico per ragioni conservative,
affiancati per l’occasione ad altre acqueforti dei medesimi autori di provenienza privata o in prestito dall’Istituto
centrale per la grafica di Roma.
Informazioni
Da Ghiglia a Morandi.
Ripensare Fattori nel Novecento
Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, via San Siro 13 – 29121 Piacenza
Martedì – venerdì, 9:30 – 19:00; sabato, domenica e festivi, 9:30 – 20:00; web: www.riccioddi.it
GIOVANNI FATTORI 1825-1908.
IL ‘GENIO’ DEI MACCHIAIOLI
XNL Piacenza, via Santa Franca 36, Piacenza
Da martedì a venerdì,10-19. Sabato, domenica e festivi, 10-20
Aperture speciali: Pasqua (20/04), Pasquetta (21/04), 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno
Web: www.xnlpiacenza.it
Ultimo aggiornamento: 10-04-2025, 15:04