Introduzione
Tutto su Ernesto Guevara della Serna, universalmente noto come Che Guevara: le sue battaglie, la sua umanità, i suoi ideali e i suoi legami affettivi, raccolti in una mostra per la cui realizzazione sono stati necessari più di 2 anni di lavoro, in parte spesi a Cuba insieme agli archivisti e ai ricercatori del "Centro de Estudios Che Guevara" a L'Avana (Cuba), oggi riconosciuto come patrimonio di interesse "Memoria del Mondo" dall'UNESCO, con sede nella vecchia casa che il Che occupava dal 1962 fino al momento della sua partenza per il Congo,
Il progetto espositivo, realizzato da Simmetrico Cultura e curato da Daniele Zambelli, Flavio Andreini, María del Carmen Ariet Garcia, ha visto la stretta collaborazione della moglie di Che Guevara, Aleida March, e del figlio Camilo Guevara, scomparso nel 2022.
Sono stati visionati oltre 2000 documenti tra fotografie, lettere, cartoline, scritti e manoscritti, più di 97 ore di documentari, cinegiornali dell’epoca, spezzoni e girati d’archivio, oltre alle registrazioni dei discorsi ufficiali.
(nella foto: Ernesto Guevara a Buenos Aires. 1951©Centro de Estudios Che Guevara)
tú y todos
Il titolo scelto riesce a sintetizzare con grande efficacia l'intento di questa mostra, che ci vuole restituire anche la dimensione più intima di Che Guevara, distaccandola dal mito del rivoluzionario intransigente e senza paura. "Tù y todos" riprende un verso intenso e toccante di una poesia che Che Guevara scrisse alla moglie Aleida prima della sua partenza per la Bolivia, dove fu catturato e assassinato il 9 ottobre 1967, dopo un lungo interrogatorio. Suo figlio Camilo, morto prematuramente nel 2022 e responsabile dei progetti speciali del Centro de Estudios, così la commentava: "tú y todos è tratto da una poesia che il Che ha scritto a mia madre, per me rappresenta un atto di fede davanti a due passioni: l’amore intimo da un lato e dall’altro l’amore che si professa verso ciò che si considera una causa sacra. Sono inalienabili e coesistenti in essa. Era un poema di addio a mia madre prima della sua partenza imminente in Bolivia. In queste parole, si riassume quello che era il Che: un uomo capace di superare l’egoismo che abbiamo dentro, una forte convinzione sulla preponderanza della solidarietà nei rapporti umani; chissà, forse questa è la più grande sfida evolutiva che “l’uomo nuovo” e la società dovrebbero superare."
(nella foto: Ernesto Che Guevara con Aleida March. 1959©Centro de Estudios Che Guevara)
L'allestimento
I numeri dell'allestimento sono impressionanti: 4 album interattivi sfogliabili, 60 mq di video proiezione interattiva, 60 mt lineari la timeline biografica strutturata con immagini, testi e 24 schermi, 8 totem che raccontano il contesto sociopolitico
, 5 tavoli interattivi per gli approfondimenti sull’archivio. Il tutto strutturato in tre livelli narrativi per dare vita a una narrazione immersiva:
Il Contesto storico e geopolitico
Il primo livello narrativo, di stampo giornalistico, introduce immediatamente il visitatore al quadro geopolitico dell’epoca, ponendo le basi per comprendere il contesto in cui Che Guevara ha vissuto e agito.
La proiezione di immagini edulcorate degli anni Cinquanta, provenienti da Hollywood, dalla moda e dalla pubblicità, si dissolvono per mostrare un'altra realtà, quella della povertà, delle malattie e delle ingiustizie sociali. E' la sofferenza degli ultimi e degli emarginati che colpì il giovane Ernesto nei suoi viaggi in America latina prima di diventare "Il Che".
(allestimento della mostra)
La Biografia
Il secondo livello, di natura biografica, presenta materiali d’archivio inediti che ripercorrono gli eventi pubblici e privati della vita di Che Guevara: dai suoi celebri discorsi ufficiali alle riflessioni sull’educazione, la politica estera, l’economia, il significato della rivoluzione e la speranza nell’“Uomo Nuovo”.
(allestimento della mostra)
La Dimensione intima
Il terzo livello, più intimistico, si sviluppa attraverso frammenti dei suoi scritti personali, come diari e lettere ai familiari e agli amici, fino alle registrazioni inedite delle poesie che Guevara compose per la moglie Aleida. Questo livello rivela i dubbi, le contraddizioni e le riflessioni che caratterizzavano l’uomo dietro il mito.
(allestimento della mostra)
Il commento del direttore artistico della mostra
“Dopo due anni di lavoro, ciò che mi rimane di questo dialogo ideale con Ernesto Che Guevara è la scoperta di un uomo intenso, che ha dedicato tutto sé stesso al servizio di un’idea ‘stramba’: un’umanità che ha come imperativo morale l’evoluzione verso una società più giusta. Un intellettuale che ha trasformato l’utopia dell’‘uomo nuovo’ in azione concreta, lavorando per costruire una società orientata al bene comune, una società che non dimentica gli ultimi. Un uomo che sentiva davvero, sul proprio volto, il bruciare dello schiaffo dato dal potere a una moltitudine di uomini e donne privati di speranza e dignità.
Dietro l’intellettuale e il rivoluzionario, però, ho scoperto anche la persona: fedele ai propri ideali, certo, ma anche attraversata da dubbi e incertezze. Le sue scelte, talvolta compiute con piena partecipazione, altre volte con sofferenza, sono sempre state una risposta a un imperativo morale di giustizia sociale, un impegno pagato sempre in prima persona.
Possiamo non essere completamente d’accordo con le sue idee o con i metodi adottati, ma resta per me profondo il rispetto per un uomo che non si è mai nascosto con ipocrisia dietro le parole, ma ha dato forma alle sue convinzioni attraverso le azioni, contribuendo a dare voce a chi non ne aveva."
Daniele Zambelli, direttore artistico e curatore della mostra
(nella foto: Che Guevara a L'Avana. 1961. foto di Osvaldo Salas©Centro de Estudios Che Guevara)
L'installazione artistica e la colonna sonora
In chiusura di mostra un'installazione multidimensionale di forte impatto realizzata dall’artista americano Michael Murphy, pioniere della Perceptual Art. L’opera è intitolata Che: ritratto di Ernesto Guevara ed è un ritratto-scultura che si trasforma
dall’immagine del volto del Che
a quella della sua firma iconica.
Anche la colonna sonora che ci accompagna lungo il percorso espositivo è stata realizzata ad hoc dall'artista romagnolo Andrea Guerra, figlio del nostro Tonino (Santarcangelo di Romagna, 1961).
(nella foto: installazione artistica di Michael Murphy)
Informazioni
La mostra è aperta dal 27 marzo al 30 giugno, con i seguenti orari:
Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle
10.00 alle 18.00. Sabato, Domenica e festivi dalle 10.00 alle19.00: Martedì e 1° Maggio chiuso
C'è anche un sito web dedicato:
https://www.mostracheguevara.com/
Catalogo edito da Pendragon
Ultimo aggiornamento: 04-04-2025, 14:34