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Introduzione

'Festa araba’ di Aldo Mondino (1935/2005) e ‘Il grande sacrificio’ di Lorenzo Puglisi (1971) sono le due opere monumentali che compongono la mostra allestita dal 3 al 16 febbraio 2025 nella Sala Berti dell’Istituto Storico Parri di Bologna (via Sant’Isaia, 20) per l’Ottantesimo Anniversario della Liberazione (1945).

(nella foto: Aldo Mondino, Festa araba, 1985, olio su linoleum, Archivio Aldo Mondino)

(nella foto: Aldo Mondino, Festa araba, 1985, olio su linoleum, Archivio Aldo Mondino)

L'allestimento

La mostra, a cura di Barbara Vincenzi, è promossa dall’Archivio Aldo Mondino di Milano e dalla Galleria Santo Ficara di Firenze, in collaborazione con l’Istituto Parri con il patrocinio di Comune di Bologna, Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna e si svolge nell’ambito di ART CITY Bologna 2025, in occasione di Arte Fiera.

E' un grande omaggio, per dimensioni e intenzioni, alla Resistenza italiana che concluse la Seconda Guerra Mondiale liberando il nostro Paese dall’occupazione nazi-fascista. Un simbolo visivo e tattile della possibilità di percorrere strade impervie che onorano i principi propri degli artisti e uomini Mondino e Puglisi. Due opere pittoriche fuori misura, di oltre sei metri ciascuna, di forza e importanza pari all’evento di ricorrenza storica fondante la nascita della Repubblica Italiana, grazie alla simbologia che i due lavori rappresentano.

Nei due lavori, infatti, è racchiuso il senso umano e mistico di una Resistenza intesa come tributo all’estremo sacrificio offerto da giovani uomini e giovani donne per garantire lo Stato di diritto e le libertà civili di cui godiamo oggi e che troppo spesso diamo per scontate, ma che rappresentano anche la Resistenza dell’oppresso verso l’oppressore in ogni guerra e in ogni tempo, la Resistenza del diverso verso l’establishment e quella dell’artista nei confronti di un mondo che non ricerca più la fatica della pittura e di quell’isolamento che, se di pittura radicale si tratta, inevitabilmente ne deriva.

nella foto: Lorenzo Puglisi,  Il grande sacrificio, 2019, olio su tavola di pioppo, 205x605cm

(nella foto: Lorenzo Puglisi, Il grande sacrificio, 2019, olio su tavola di pioppo, 205x605cm)

L'inaugurazione

L’inaugurazione si terrà lunedì 3 febbraio 2025 (ore 18.30) alla presenza di Antonio Mondino dell’Archivio Aldo Mondino e di Lorenzo Puglisi nella seicentesca cornice affrescata della Sala Berti dell’Istituto intitolato a Ferruccio Parri e dedicato all’esperienza azionista-resistenziale. In questo contesto storico e valoriale sarà, dunque, possibile ammirare in dialogo tra loro due lavori, tra i più grandi mai realizzati dai due artisti piemontesi, quali simbolo della memoria sempre viva di una Resistenza intesa come lotta per difendere e mantenere la coerenza con i propri valori naturali, morali, civili e politici, pilastri della nostra storia repubblicana. La mostra sarà aperta al pubblico anche la notte dell’8 febbraio in occasione della ART CITY Bologna White Night.

Gli artisti

Aldo Mondino

Aldo Mondino è nato a Torino nel 1938, dove è morto nel 2005. Nel 1959 si trasferisce a Parigi, dove frequenta l’atelier di William Heyter, l’Ecole du Louvre e frequenta il corso di mosaico dell’Accademia di Belle Arti con Severini e Licata. Nel 1960, rientrato in Italia, inizia la sua attività espositiva alla Galleria L’Immagine di Torino (1961) e alla Galleria Alfa di Venezia (1962). L’incontro con Gian Enzo Sperone, direttore della Galleria Il Punto, risulta fondamentale per la sua carriera artistica, con un sodalizio tuttora esistente. Importanti personali vengono presentate anche presso la Galleria Stein di Torino, lo Studio Marconi di Milano, la Galleria La Salita di Roma, la Galleria Paludetto di Torino, una prima retrospettiva alla Galleria Santo Ficara di Firenze (2001). Tra le principali mostre si ricordano le due partecipazioni alle Biennali di Venezia del 1976 e del 1993, le personali al Museum fur Moderne Kunst – Palais Lichtenstein di Vienna (1991), al Suthanamet Museo Topkapi di Istanbul (1992, 1996), al Museo Ebraico di Bologna (1995), alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Trento (2000). È stato uno dei più geniali artisti italiani del dopoguerra. Il suo talento era eclettico, irriverente e fantastico, e non consente paragoni. Personaggio leggendario, era pittore lontano dai pittori, concettualista senza essere concettuale, vicino all’arte povera senza mai farne parte, esuberante, ironico, amante del gioco, del calembour, fuori dal tempo e dalla storia, innamorato dell’Oriente e di Parigi ma radicato nella sua campagna piemontese. Grande pittore e grande scultore, ironico, picaresco, intellettuale privo di qualsiasi spocchia, ha lasciato una traccia che va diventando di anno in anno sempre più importante nel panorama internazionale.

Per approfondimenti: https://www.aldomondino.it/

Lorenzo Puglisi

Lorenzo Puglisi è nato a Biella nel 1971, vive e lavora a Bologna. Tra le principali mostre si ricorda la partecipazione alla Biennale di Venezia (2022), alle Gallerie degli Uffizi (2023), mentre nel 2019 ha esposto un dipinto ad olio su tavola lungo sei metri raffigurante la sua visione del Cenacolo Vinciano in Santa Maria delle Grazie a Milano, per commemorare il 500esimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, con una monografia pubblicata dall’editore tedesco Hatje Cantz (Berlino). Nel 2020 apre una mostra alla Basilica di Santo Spirito a Firenze con uno dei suoi dipinti, Crocifissione, davanti alla crocifissione lignea di Michelangelo. Nel 2021 ha tenuto una esibizione dei suoi lavori al Museo Nazionale della Lettonia a Riga (Art Museum Riga Bourse) in collaborazione con Le Gallerie degli Uffizi di Firenze che hanno prestato Ritratto di uomo, capolavoro di Jacopo Robusti, il Tintoretto. Nel 2022 il suo autoritratto è entrato nella collezione delle Gallerie degli Uffizi ed esibito in mostra l’anno successivo nella mostra “Autoritratti della collezione” nelle nuove sale del museo.

Per approfondimenti: https://www.lorenzopuglisi.com/

Ultimo aggiornamento: 04-02-2025, 09:57