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Introduzione

La Regione Emilia-Romagna quest'anno celebra la Giornata internazionale dei diritti delle donne coinvolgendo artiste che rappresentano il femminile attraverso la loro storia e le loro opere.

Riallestito il "Trittico" di Pinuccia Bernardoni donato alla Regione

Nell'atrio della sede regionale di Viale Aldo Moro 30 a Bologna è visibile l'opera "Trittico" di Pinuccia Bernardoni, generosamente donata dall'artista alla Regione Emilia-Romagna nel 2021 e riallestita in occasione dell'8 marzo. Il nuovo allestimento è stato presentato il 7 marzo dall'assessora alla Cultura Gessica Allegni e da Claudia Collina del Settore Patrimonio culturale.
La notizia sul nostro portale

Gessica Allegni, Pinuccia Bernardoni e Claudia Collina in occasione dell'inaugurazione

Pinuccia Bernardoni di fronte al nuovo allestimento del "Trittico" nella sede di Vial Aldo Moro 30 a Bologna

(Sopra, Gessica Allegni, Pinuccia Bernardoni e Claudia Collina in occasione dell'inaugurazione. Sotto: Pinuccia Bernardoni di fronte al nuovo allestimento del "Trittico")

La poesia di Beatrice Zerbini e i disegni di Agata Matteucci: manifesti, reading, mostra e podcast

Fino al 30 aprile l'ammezzato della sede di Viale Aldo Moro 52 ospita l'omaggio della poetessa Beatrice Zerbini alle "duemilioni duecentottanta cinquemila duecentosei donne dell’Emilia-Romagna, grazie per tutto quello che dite, fate, siete". Si tratta di un progetto articolato che mette in mostra dieci manifesti contenenti altrettante poesie dell'artista, illustrate da Agata Matteucci.
Bolognese, è una poetessa impegnata nel sostegno di una cultura fondata sul rispetto delle fragilità e dell'affettività. Il suo libro "In comode rate" ha raggiunto la XV ristampa e con "Quarantadue'" è arrivata nella terna finalista del Premio Brancati. Fa parte del Laboratorio artistico di Una Nessuna Centomila, fondato da Fiorella Mannoia e Giulia Minoli.

Testi di Beatrice Zerbini e illustrazioni di Agata Matteucci

"Sono il mio cielo e non mi annuvolo’, ‘Esco, vado a portare fuori il dolore’, ‘Poche scuse, se possiamo viviamo’. Parole che graffiano, fanno sorridere, accarezzano. Parole scritte da una donna per amiche, bambine, sorelle, vicine di casa, sconosciute. Sono così tante le donne di cui parla Beatrice Zerbini che alla fine le sue poesie parlano a tutte. Dicono tante cose ma a tenerle insieme è un pensiero di autodeterminazione comune: ‘Andate bene così come siete, amatevi e vivete’.

Allestimento manifesti con poesie di Beatrice Zerbini


Il progetto include anche un podcast in 4 puntate dal titolo " La mia terra è una matrona che sogna’, quattro puntate in cui la poetessa introduce e legge altre quattro poesie rivolte alle donne. Tra queste c’è anche ‘Tributo all’Emilia-Romagna’, opera scritta durante l’emergenza alluvionale che ha colpito la nostra regione nel 2023.  il podcast è online su Spotify e Spreaker.
I materiali dell’iniziativa, i manifesti e il video con la lettura integrale delle dieci poesie sono disponibili nella sezione web dedicata sul sito della Regione.

Le "Figlie dell'infinito" di Ilaria Margutti

L'Assemblea Legislativa della Regione, in occasione della Giornata internazionale della Donna e fino al 2 aprile 2025, presenta nella sede di Viale Aldo Moro 50 le "Figlie dell'Infinito", mostra personale di Ilaria Margutti, curata da Silvia Bonomini. L'artista, nata a Modena, vive e lavora a Sansepolcro, dove sviluppa una ricerca artistica che unisce il ricamo all’indagine sul simbolico femminile e sulla relazione tra arte e scienza. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dal 2007 ha inserito il filo come elemento centrale del suo lavoro, esplorando il concetto di interconnessione e memoria, perché, come sottolinea la curatrice Silvia Bonominiil ricamo a mano diventa un veicolo di indagine e di riflessione filosofica sulla portata e i limiti della scienza” e “i fili intrecciati e/o sovrapposti, come i corpi e i volti femminili visibili nelle grandi tele dell’artista modenese, vogliono essere apparizioni che rivelano quanto la resilienza femminile sia fondamentale per comprendere le leggi dell’universo e per evidenziare connessioni in-visibili in grado di riscrivere le trame del reale”.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Associazione AIDIA sezione Bologna e sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18.

L'associazione AIDIA organizza, nell'ambito della mostra , il 14 marzo, dalle 10.30 alle 13, nella Sala Fanti di Viale Aldo Moro 50 , il convegno "Doppia Prospettiva: aprire al cambiamento. Dialogo tra scienza, cultura e arte con Amalia Ercoli Finzi e Alessandro Vanoli". Partecipano, tra gli altri, Maurizio Fabbri, presidente dell'Assemblea Legislativa e Gessica Allegni, assessora regionale alla Cultura.
Programma

(nelle foto: immagini dall'allestimento di "Figlie dell'Infinito")

immagini dall'allestimento di "Figlie dell'Infinito"

immagini dall'allestimento di "Figlie dell'Infinito"

immagini dall'allestimento di "Figlie dell'Infinito"

immagini dall'allestimento di "Figlie dell'Infinito"

immagini dall'allestimento di "Figlie dell'Infinito"

"Donne e Arte" su PatER-catalogo del patrimonio culturale

Considerate dalla critica d’arte Lea Vergine “l’altra metà dell’avanguardia”, le artiste hanno conquistato un importante ruolo nella società e nella cultura contemporanea. Grazie a figure come la sua e al costante lavoro di autodeterminazione, molte donne sono uscite dall’ombra in cui erano state relegate, “massacrate sull’altare della donnità”.
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Ultimo aggiornamento: 07-03-2025, 15:32