Salvaguardia del patrimonio culturale in Ucraina: azienda ferrarese realizza il rilievo 3D e il modello digitale di due siti Unesco a Kiev
Si chiama Tryeco 2.0 l'azienda ferrarese che ha portato da poco a termine un progetto di cooperazione e soccorso internazionale supportato dalla Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura.
La società, dopo un anno di contatti con i restauratori e i delegati al patrimonio culturale ucraino e con il sostegno del MiC-Ministero della Cultura, ente finanziatore di gran parte dei lavori, è partita per Kiev (Ucraina) per effettuare il rilievo laser scanner 3D e la restituzione di un modello navigabile e misurabile di 2 edifici patrimonio Unesco siti nella National Preserve Kyiv-Pechersk Lavra, per preservarli in caso di danneggiamenti durante il conflitto in corso.
La missione ha interessato in particolare la Chiesa del Salvatore in Berestovo dell'XI secolo, con affreschi e pitture murali che risalgono al XII, XVII e XIX secolo, e la Chiesa dei Santi Antonio e Teodosio con l’annesso refettorio per una superficie totale di 816 metri quadri. Il complesso comprende anche un'altra chiesa, la Chiesa di tutti Santi sopra la Porta Economica del XVII secolo, il cui rilievo era stato effettuato in precedenza da un team di esperti UNESCO.
Dal 26 al 30 giugno 2023, raggiunto il sito in furgone (la no fly zone non permetteva di avvicinare Kiev in altro modo), i tecnici dell'azienda ferrarese hanno proceduto con le scansioni utilizzando avanzate tecnologie 3D, seppure la strumentazione fosse ridotta al minimo indispensabile a causa della guerra (l'uso dei droni, ad esempio, è stato vietato per motivi di sicurezza).
Al rientro in Italia, dopo aver terminato il lavoro senza rischi per il team (non ci sono stati atti di guerra a Kiev in quelle giornate), il grande quantitativo di dati raccolti è stato rielaborato e confrontato con il materiale storico presente negli archivi ucraini. Con questa mole di dati sono stati realizzati modelli navigabili e misurabili, fornendo anche la base per un "diario digitale" della vita degli edifici che sarà possibile implementare in futuro.
L'esito è fondamentale per la salvaguardia di un patrimonio culturale di inestimabile valore e permetterà di ricostruire "com'era e dov'era" ogni edificio rilevato, nella malaugurata ipotesi di un loro danneggiamento causato da eventi bellici o naturali.