In cammino da Sant’Anna di Stazzema a Monte Sole: 180 chilometri a piedi tra Toscana ed Emilia-Romagna per non dimenticare, a 80 anni dagli eccidi
Sant’Anna di Stazzema e Monte Sole sono stati teatri di vicende drammatiche, due stragi con oltre 1100 vittime civile compiute dalla stessa divisione tedesca, la XVI SS, nell’estate del 1944. Ma anche altri territori lungo il percorso che idealmente li unisce hanno assistito alla violenza nazi-fascista, come Bagni di Lucca (luglio 1944, 16 vittime), Piteglio (settembre 1944, 22 vittime), Grizzana (luglio 1944, 39 vittime) e Savignano, (settembre 1944, 9 vittime). Tutti luoghi che, a ben vedere, corrono lungo la Linea Gotica, attorno alla quale la guerra effettivamente si fermò in una lunga fase di stasi e assunse il suo volto più totale e drammatico: battaglie partigiane, rastrellamenti fascisti, bombardamenti alleati e il passaggio di truppe di diverse nazionalità extraeuropee.
Per non dimenticare, nell’ambito delle iniziative volute per celebrare l’ottantesimo anniversario della guerra di Liberazione dal nazifascismo e della fine della Seconda guerra mondiale, Regione Toscana e Regione Emilia-Romagna, entrambe socie di Liberation Route Italia, insieme al Parco della Pace di Sant’Anna di Stazzema e al Comitato per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto (anch’essi soci di Liberation Route Italia), hanno dunque avviato il percorso per realizzare un nuovo cammino di liberazione, immerso nelle montagne e nei borghi di questa parte d’Italia, dove storia, natura, turismo lento, memoria, arte e bellezza diventano un’esperienza unica e integrata. L’obiettivo è unire, idealmente, Sant’Anna di Stazzema e Monte Sole, due tra i luoghi più simbolici della storia e della memoria italiane in quello che potrebbe diventare il primo cammino ufficiale di Liberation Route Italia, riconosciuto anche dal Consiglio d’Europa.
Il Cammino Sant’Anna di Stazzema-Monte Sole, che potrebbe essere inaugurato nel corso del 2025, in occasione dell’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, in centottanta chilometri attraversa quattordici Comuni e due Regioni, la Toscana e l'Emilia-Romagna.
Lo studio di fattibilità presenta 11 tappe con partenza da Pietrasanta (tappa 0), in direzione Sant’Anna di Stazzema e poi Camaiore (Lu). Da qui si passa a Fiano, nel comune di Pescaglia (Lu), e a Borgo a Mozzano per arrivare a Bagni di Lucca e Vico Pancellorum (Lu). Il percorso prosegue quindi in direzione Appennino pistoiese, San Marcello Pistoiese-Piteglio, Sambuca Pistoiese e Pracchia (Pt), per entrare in Emilia-Romagna da Porretta Terme, Riola, Grizzana Morandi e infine Monte Sole e Marzabotto e Monzuno (Bo).
Il percorso non presenta particolari criticità ed è adatto a tutti, in un territorio montano affascinante e ricco di storia e cultura. Ad ogni tappa sono previsti posti letto e servizi.
Il Cammino è stato presentato ufficialmente il 25 settembre 2024 nella sede della Regione Toscana dal presidente Eugenio Giani, dall’assessora alla Cultura della memoria della Regione Toscana Alessandra Nardini, dall’assessore a Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna Mauro Felicori, dalla presidente e dal direttore di Liberation Route Italia, Raffaella Mariani e Carlo Puddu. Proprio Liberation Route Italia ha realizzato lo studio di fattibilità, finanziato dai due enti regionali.
LRE Italia
L’Associazione Liberation Route Italia (LRE Italia) è la sezione italiana della Fondazione LRE, una rete internazionale che unisce persone ed organizzazioni che si dedicano alla valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, della Seconda guerra mondiale. "Liberation Route Europe - Sentieri della Liberazione" è il progetto che si occupa di creare un itinerario internazionale che collega le principali regioni interessate dall’avanzata delle forze alleate tra il 1943 e il 1945. Il percorso è stato riconosciuto come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa dal 2019.