Ugo di noi. 100+2 anni di Tognazzi in mostra
Fotografie, cimeli, contributi audiovisivi e contenuti inediti, dagli esordi al successo, svelano l’identità di uno degli attori più eclettici e anticonformisti di tutti i tempi. E' quello che propone la prima mostra monografica dedicata a Ugo Tognazzi, uno dei più grandi attori italiani, a oltre 100 anni dalla nascita.
Curata da Marco Dionisi Carducci con la supervisione di Ricky Tognazzi, la mostra è ospitata negli spazi del Grand Hotel di Rimini dal 15 luglio al 15 settembre 2024 a ingresso libero.
Il percorso espositivo è diviso in aree tematiche, dagli esordi teatrali all’esperienza da regista, passando per i 150 film da attore, senza dimenticare le passioni più grandi: il calcio e la cucina.
Filo conduttore della mostra è il “Tognazzi pensiero”: la poetica di un autore che ha trovato nutrimento nei rapporti umani, nella satira, nei piaceri della vita, nella denuncia di modelli sociali, economici e sessuali feroci che lo hanno reso artista coraggioso e controcorrente.
Il progetto, che si avvale della collaborazione archivistica del Centro Sperimentale di Cinematografica e dell’Istituto Luce si snoda attraverso fotografie, testi, audiovisivi, interviste, aree multimediali ed emozionali, locandine, sceneggiature, diari e oggetti personali, premi (materiale personale inedito e d’archivio). Ne fuoriesce l’eclettismo artistico e la straordinaria personalità di un uomo assoluto protagonista del suo tempo, autore di alcune tra le pagine più belle del cinema e della grande commedia all’italiana.
Durante la visita, il pubblico è accompagnato dalla voce di Ugo Tognazzi, con la selezione di alcuni estratti cinematografici: monologhi e gag entrate di diritto nell'immaginario collettivo, un sottofondo che renderà ogni ambiente una vera e propria esperienza emozionale attraverso una delle sue caratteristiche peculiari.
Ugo Tognazzi (Cremona, 23 marzo 1922 – Roma, 27 ottobre 1990) ha spaziato nel mondo cinematografico e teatrale a tutto campo. Dal palcoscenico, suo primo amore, alla lunga gavetta cinematografica degli anni Cinquanta, fino al successo nella commedia italiana. La mostra intende evidenziare, passo dopo passo, questa lunga cavalcata professionale, contestualizzando nel racconto il pensiero di un autore mai banale e spesso in controtendenza rispetto alla cultura e al costume dell'Italia nei vari decenni, ma anche i grandi incontri artistici, le collaborazioni e le amicizie fino alle grandi passioni come il calcio e la cucina.