La "Romagna sfigurata" di Silvia Camporesi
Sono circa 80.000 le frane e le erosioni causate dalla disastrosa alluvione che nel maggio 2023 colpì un vasto territorio compreso fra i comuni del circondario imolese fino al cesenate.
Silvia Camporesi, fotografa forlivese di fama internazionale, ha voluto documentare con le sue immagini il progressivo dissesto del territorio e le mutazioni improvvise del paesaggio agrario e boschivo. Il suo reportage, frutto di un un progetto promosso dalla Associazione Nuova Civiltà delle Macchine APS di Forlì e sostenuto da Strategia Fotografia 2023 - Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, nasce da un’idea sviluppata dalla stessa fotografa insieme con l’architetto paesaggista Sauro Turroni.
In occasione dei numerosi sopralluoghi nei comuni romagnoli, durati oltre sei mesi, Silvia Camporesi ha prodotto una serie di fotografie e di video, con l’obiettivo di evidenziare le profonde modifiche che connotano il nuovo paesaggio della Romagna. Gli esiti di questa rilevazione sono stati messi a confronto con la documentazione esistente presso l' ex Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna (ora Settore Patrimonio culturale), raccolta per la programmazione degli interventi di tutela in Emilia-Romagna, e con altri fondi fotografici storici, conservati nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e in altre collezioni. Coinvolta anche una équipe di geologi della Regione che hanno messo a disposizione le mappe delle zone colpite e realizzato un video con l'uso di droni.
Completano il lavoro le testimonianze dei giorni successivi all'alluvione: l'impegno incessante degli "angeli del fango", i danni subiti, la volontà di rialzarsi insieme di fronte alla devastazione.
Al Palazzo Monte di Pietà di Forlì trenta di quelle immagini sono in mostra fino al 30 giugno 2024. Alcune di queste fotografie (circa venti) andranno in seguito ad arricchire la collezione fotografica dei Musei di Rimini.
SILVIA CAMPORESI. Romagna sfigurata
Forlì, Palazzo del Monte di Pietà (corso Garibaldi 37)
Orari: 10.00-12.00; 16.00-18.00; chiuso il martedì e mercoledì. Ingresso libero