Henri de Toulouse Lautrec – Il mondo del circo e di Montmartre
A 160 anni esatti dalla nascita (il 24 novembre 1864), Parma celebra uno degli artisti bohémien più rappresentativi della Belle Époque, Henri de Toulouse-Lautrec, con un'esposizione, a cura di Joan Abelló, che presenta oltre 100 opere, tra manifesti, illustrazioni e litografie, provenienti da collezioni private spagnole.
Nelle sale espositive del Palazzo Dalla Rosa Prati si snoda un percorso espositivo suddiviso in 5 sezioni: I manifesti e le illustrazioni; Le Donne ed Elles; Il circo; I ritratti; L’esperienza multimediale.
Con la prima sezione, dedicata ai manifesti e alle illustrazioni, e composta da 28 opere (8 manifesti, 19 illustrazioni a stampa litografica e 1 opuscolo originale), la mostra presenta una panoramica dell’attività di Lautrec nel campo della grafica pubblicitaria, in cui si distinse a tal punto da influenzarne gli sviluppi successivi. Spiccano, tra gli 8 manifesti datati 1892-1895, quelli realizzati per gli spettacoli di Aristide Bruant, celebrità del locale Le Chat Noir di Montmartre e icona del cabaret francese, e del Divan Japonais, altro locale bohémien in voga in quel periodo. Per le illustrazioni, si segnalano, in particolare, quelle realizzate per la storica rivista satirica "Le Rire", in cui sono ritratti personaggi e artisti delle notti parigine.
Di particolare interesse in mostra anche le 12 stampe della serie Elles, datate 1952, nella seconda sezione, con ritratti di prostitute del quartiere Montmartre con le quali Toulouse-Lautrec condivideva una particolare quotidianità, avendo scelto di abitare nelle maisons closes parigine per diverso tempo.
Di grande attrattiva per i francesi di fine Ottocento, il circo è un soggetto frequente nella produzione di Toulouse-Lautrec.
La mostra dedica al mondo circense, nella terza sezione, ampio spazio, con 39 litografie. Si tratta di opere stampate postume grazie a Maurice Joyant (1864-1930), fraterno amico di Lautrec e suo primo biografo ed esecutore testamentario, a cui va il merito di aver contribuito in modo decisivo alla diffusione e alla valorizzazione del lavoro di Lautrec. Joyant, infatti, stampò diverse opere (litografiche e non) di Lautrec, insieme al celebre mercante d’arte, stampatore ed editore Adolphe Goupil. Per queste opere fu impiegata la tecnica della gomma bicromata, ossia una tecnica di stampa che permette di apprezzare il contorno della linea, incorporando il colore e ottenendo un effetto ottico che simula le tracce dell’opera originale.
Con la medesima tecnica, furono realizzate anche le stampe delle 33 litografie presenti nella quarta sezione I ritratti, raffiguranti personaggi maschili e femminili della società borghese, artisti e intellettuali e personaggi della vita notturna.
Per favorire l’avvicinamento dei visitatori al contesto storico in cui visse Lautrec (morì a soli 37 anni, nel 1901), il percorso accoglie anche una suggestiva sezione multimediale articolata in una sala video, con proiezioni di immagini d’epoca, e una selfie area, con una ricostruzione scenografica dei camerini della Belle Époque.
Tutte le informazioni per organizzare la visita sono riportate sul sito web ufficiale della mostra.