Corrispondenze
La mostra protagonista della programmazione primaverile della Fondazione Modena Arti Visive, a palazzo Santa Margherita, non è la semplice esposizione di una nuova generazione di fotografi. Si addentra nel territorio della post fotografia e lo fa ibridandosi con altri linguaggi artistici, grazie a opere che offrono una interessante riflessione sul medium fotografico oggi. Si tratta di 7 artisti o collettivi (Silvia Bigi, Federico Clavarino, Teresa Giannico, Orecchie D’Asino, The Cool Couple, Vaste Programme, Alba Zari), che rileggono fotografie di alcuni maestri del passato presenti nelle collezioni gestite da FMAV e le attualizzano in nuove produzioni, dove prevale la contaminazione con altri media (video, scultura, performance, suono, nuove tecnologie). I "maestri" sono Joan Fontcuberta, Elisa Leonelli, Richard Misrach, Thomas Ruff, Ahlam Shibli, Franco Vaccari, Masao Yamamoto. Di ognuno di loro è presente la fotografia scelta liberamente dagli artisti, selezionati dai curatori Chiara Dall’Olio e Daniele De Luigi, a cui si affiancano le nuove produzioni in un confronto dialettico. Nascono così le "Corrispondenze", titolo della mostra.
Teresa Giannico (Bari, 1985) ha creato una nuova serie di opere dal titolo “The war is happening on your smartphone” ponendole in relazione alla serie “Trackers” (2005) di Ahlam Shibli, che riflettono sulla comunicazione contemporanea della guerra con particolare attenzione all’utilizzo dei social media.
Alba Zari (Bangkok, 1987), ha selezionato i ritratti di Thomas Ruff del 1984, per dialogare con il ritratto virtuale del padre biologico che lei non ha mai conosciuto e che, grazie alle nuove tecnologie, riproduce verosimilmente in un video e in una scultura nel progetto dal titolo “We have the same eyes”, parte della ricerca “The Y research of the biological father”.
Silvia Bigi (Ravenna, 1985) ha scelto di far dialogare la serie “Herbarium” (1983-84) di Joan Fontcuberta, proveniente dalla collezione della Galleria Civica del Comune di Modena, con l’opera “Camille” , un’animazione video che, partendo da antichi erbari, riflette sulla condizione femminile nella storia (il nome "Camille" rievoca 5 donne accusate di stregoneria).
Federico Clavarino (Torino, 1984) ha selezionato una fotografia del 1987 di Masao Yamamoto del Fondo Franco Fontana della Galleria Civica del Comune di Modena, per dare vita a un dialogo sulla natura stessa dell’immagine fotografica con le opere dal titolo “Here's the Church, Here's the Steeple“ e “Lion-Eating Poet in the Stone Den”.
Orecchie D’Asino, collettivo composto da Ornella De Carlo (Bari, 1991) e Federica Porro (Como, 1994), hanno creato un’installazione video a due canali dal titolo “Mi lecca come un gelato n. 11 - In uno spazio pubblico e privato” in dialogo con le opere di Franco Vaccari “Esposizione in tempo reale n. 12. Viaggio - Trip Lucido” del 1975, provenienti dalla collezione della Galleria Civica del Comune di Modena con l’obbiettivo di giocare col tempo e lo spazio per creare uno spaesamento tra il momento della ricerca e quello della sua fruizione.
The Cool Couple, collettivo composto da Niccolò Benetton (Vicenza, 1986) e Simone Santilli (Venezia, 1987), hanno lavorato sulle tematiche ambientali legate al paesaggio partendo dai “Desert Cantos” (1981-1986) di Richard Misrach presenti nella collezione di Fondazione di Modena, producendo l’installazione “Listening to the Stones”, che include, oltre a un’immagine fotografica, una serie di pietre associate a tracce sonore.
Vaste Programme, collettivo composto da Leonardo Magrelli (Roma, 1989) e Giulia Vigna (Latina, 1992) hanno scelto una fotografia di Elisa Leonelli per affrontare il tema della continua e pressante richiesta di allenamento fisico e mentale, traducendola in una video installazione dal titolo “20 Minute Full Body Burnout at Home | No Equipment”.
L'allestimento è stato pensato dai curatori insieme agli artisti. Evento speciale sabato 6 aprile alle ore 17 quando la mostra e il processo di costruzione delle opere saranno raccontati dagli artisti, in un talk che coinvolgerà i curatori e alcuni dei protagonisti della mostra.
"Corrispondenze" è un progetto sostenuto da Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Per tutte le informazioni:
Fondazione Modena Arti Visive
Orari: mercoledì - venerdì: ore 11 – 13 / 16 - 19; sabato, domenica e festivi: ore 11 - 19
Ingresso libero. Visite guidate: sabato ore 16