giovedì,  1 febbraio 2024

Bologna in mostra per Arte Fiera

Dal 2 al 4 febbraio 2024 la città è capitale indiscussa dell'arte contemporanea. Non solo Arte Fiera, che compie 50 anni, da non perdere il programma di Art City e la consueta Notte Bianca dell'Arte, con l'apertura di gallerie e musei fino a tardi

Dal 2 febbraio apre ufficialmente al pubblico Arte Fiera, che per i suoi primi 50 anni propone uno speciale "Public program". Il fiore all'occhiello è la mostra al padiglione 25, dal titolo Praticamente nulla da vedere, che  indaga sullo stretto legame fra Arte Fiera e la performance artistica.  Curata da Uliana Zanetti, curatrice delle collezioni al MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna, l'esposizione si sofferma su una delle primissime edizioni di Arte Fiera, quella del 1976, che vide succedersi le azioni di artisti come Vincenzo Agnetti, Geoffrey Hendricks, Sanja Iveković, Urs Lüthi, Hermann Nitsch, Franco Vaccari; e non come parte del programma di eventi bensì come proposta, audace e lungimirante, di alcune gallerie. E questo accadeva l'anno prima di Imponderabilia, la celebre performance di Marina Abramović e Ulay, nudi, l’una di fronte all’altro in un vano di ingresso, presentata durante la storica Settimana Internazionale della Performance alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna nel 1977 e realizzata sempre con il sostegno di Arte Fiera. Non c'è da stupirsi: Bologna negli anni Settanta è stata tra le città più importanti per la storia di questa forma di espressione in Italia.

Dal 2019 Arte Fiera commissiona ogni anno a un artista italiano affermato un’opera inedita da presentare nei propri spazi. Opus Novum - questo il nome della serie di commissioni - ha visto cimentarsi fino ad ora Flavio Favelli (2019), Eva Marisaldi (2020), Stefano Arienti (2021), Liliana Moro (2022), Alberto Garutti (2023). Quest'anno la commissione è stata affidata a Luisa Lambri (Como, 1969), una delle artiste italiane che lavorano con il linguaggio fotografico più apprezzate a livello internazionale. Lambri ha preso in esame due edifici simbolo dell’architettura bolognese degli anni Settanta: la chiesa di Santa Maria Assunta a Riola di Vergato (BO), l’unica opera permanente di Alvar Aalto in Italia, terminata nel 1978, e il Padiglione de L’Esprit Nouveau, copia filologicamente accurata di un’architettura effimera di Le Corbusier degli anni ’20, costruita nel 1977 all’ingresso del quartiere fieristico. E proprio al suo interno è possibile ammirare l'esito del suo lavoro. 
E' collocata in forma permanente all’ingresso di Piazza Costituzione del quartiere fieristico la seconda e ultima parte della commissione affidata ad Alberto Garutti nel 2023. Scomparso pochi mesi dopo aver completato la prima parte - Cosa succede nelle stanze quando le persone se ne vanno?, la grande installazione di mobili fosforescenti nei padiglioni di Arte Fiera - Garutti ha lasciato le indicazioni necessarie a realizzare la seconda. L’opera consiste in una lastra di pietra sulla quale è incisa l’iscrizione: “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora”. Si tratta dell’ultima versione di un’opera che, realizzata in pietre e lingue diverse, è installata in vari luoghi del mondo - Siena, Anversa, Lugano, Kaunas in Lituania; l’Aeroporto di Milano-Malpensa, la stazione di Milano-Cadorna e piazza Santa Maria Novella a Firenze - e si rivolge a chi, soffermandosi, leggerà il breve testo sulla pavimentazione.

Muoviamoci dalla Fiera per avventurarci tra le decine di eventi espositivi in centro città. C'è il ricchissimo programma di "Art City", promossa dal Comune di Bologna e BolognaFiere e diretta per il settimo anno da Lorenzo Balbi, direttore di MAMbo. Giunta alla dodicesima edizione, quest'anno si è scelto di omaggiare l’artista moderno più importante nato e vissuto nella città felsinea, Giorgio Morandi (1890-1964), nel 60° anniversario della morte, proponendo un programma a lui ispirato intorno a 5 special projects in varie sedi tra Bologna e Grizzana Morandi. Il lavoro del maestro è reinterpretato attraverso differenti linguaggi del contemporaneo: quello della fotografia con le opere di Mary Ellen Bartley nella mostra Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS, al Museo Morandi, e gli scatti di Joel Meyerowitz esposti all’interno delle Collezioni Comunali d’Arte, in Morandi’s Objects. Le fotografie di Joel Meyerowitz; quello del video espresso dall’artista Tacita Dean con STILL LIFE. The studio of Giorgio Morandi, all’interno del nuovo spazio PIETRO; quello della performance affidato a Virgilio Sieni, che propone la sua nuova produzione Elegia Luminosa, in scena nella platea del Teatro Comunale di Bologna, oltre al ciclo di lezioni sul gesto intitolato Atelier Morandi - Palestra Auratica; infine quello del suono che ha come protagonista l’installazione sonora e live Saturnine Orbit di Mark Vernon, pensata da Xing per la Casa Museo Giorgio Morandi e per i Fienili del Campiaro a Grizzana Morandi (BO). Ad affiancare i cinque special projects, il focus espositivo Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia, che a Casa Morandi presenta tre disegni appartenenti alla breve fase metafisica dell’artista (Per tutti i dettagli e per conoscere tutto il programma, che coinvolge luoghi e gallerie, inclusa la mappa: Bologna Art City 2024).

Tantissime le gallerie e i musei che apriranno le loro porte la notte di sabato 3 febbraio, alcuni gratuitamente o a ingresso ridotto,  per la ART CITY WHITE NIGHT. Tra queste la Pinacoteca nazionale, gratuita dalle 20 alle 24, dove è in corso la mostra Guercino nello studio. L'Accademia di Belle Arti presenta ABABO Art Week, con apertura notturna il sabato e tante iniziative tra mostre, incontri e conferenze. Tra le tante mostre segnaliamo a Palazzo De' Toschi Abbandona gli occhi un progetto speciale di Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974). Il titolo è un’indicazione allo spettatore ad abitare il campo energetico tracciato dalle opere, più che a guardarle. Un invito che sembra rivolgergli anche uno dei primi lavori esposti, Surrender your eyes, in cui un paio di mani si aprono in un gesto di attesa, di accoglienza: lo spettatore è idealmente invitato a ‘lasciare lì’ il proprio sguardo, prima di intraprendere il resto del percorso con un’attitudine nuova. Provare per credere. 

Segnaliamo anche le mostre di due grandi nomi dell'arte contemporanea: Emilio Isgrò propone a Palazzo Malvezzi Campeggi (Via Zamboni 22) la "Cancellazione dei codici - Civile e penale". Si tratta di 29 testi giuridici, in particolare il Codice civile e il Codice penale, sui quali Isgrò è intervenuto con la sua cifra espressiva, ovvero cancellando parti del testo, col fine di proporre una diversa riflessione sul significato di convivenza comune. L'ingresso è libero.
A Palazzo Boncompagni troviamo la mostra Mimmo Paladino nel Palazzo del Papa. Nel palazzo che fu la dimora di Papa Gregorio XIII l'artista propone una ventina di opere, dipinti e sculture di grandi dimensioni significative della poetica dell'artista, a documentare la sua ricerca negli ultimi vent’anni. Gratuito su prenotazione in occasione di Arte Fiera.
E per chi non fosse ancora sazio, basta guardarsi intorno: ogni angolo di Bologna può rivelare un'opera d'arte! Buona passeggiata!




 

 

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ultima modifica 2024-02-02T13:00:46+02:00
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