Nuova data: il 10 agosto alla Casa Museo Remo Brindisi omaggio a Giglio Zarattini
Morì improvvisamente a soli 46 anni, nel dicembre 2004, Giglio Zarattini, sindaco di Comacchio dal 2002 dopo essere stato assessore alla Cultura e all'Urbanistica. A vent'anni da quel tragico evento la città di Comacchio lo ricorda sabato 10 agosto (era previsto mercoledì 7 agosto ma spostato causa maltempo), alle 21.15, nel giardino della Casa Museo Remo Brindisi a Lido di Spina. E non è un caso. Perchè Zarattini è stato un apprezzato artista, legatissimo alla figura di Remo Brindisi.
Aveva frequentato l'istituto d'arte di Ravenna, perfezionandosi all'Accademia di belle arti di Venezia, sotto la guida di Emilio Vedova. Per lui tuttavia fu importante soprattutto frequentare la casa-museo che Brindisi si era fatto costruire nei primi anni settanta da Nanda Vigo al Lido di Spina: qui conobbe molti artisti e collaborò con il maestro Brindisi a realizzare varie iniziative culturali, divenendo infine direttore del museo stesso. E fu lui il principale promotore della donazione della casa-museo Brindisi al Comune di Comacchio.
Oltre ad aver tenuto una ventina di mostre personali di pittura in tutta Italia, con uno stile ondeggiante tra espressionismo e transavanguardia, Zarattini si occupò di scenografia, illustrazione libraria. Eseguì inoltre ceramiche dipinte, manifesti, mosaici e sculture. Molto note divennero le sue forcole decorate, ovvero gli scalmi lignei delle imbarcazioni che perfettamente evocavano l'ambiente urbanistico e vallivo di Comacchio e dei suoi fiocinini.
La Casa Museo Remo Brindisi fa parte della rete delle Case e studi delle persone illustri dell'Emilia-Romagna riconosciute dalla Regione
