giovedì,  29 agosto 2024

Al via la digitalizzazione dei periodici storici locali dell’Emilia-Romagna

Oltre 3 milioni di euro di fondi PNRR assegnati alla Regione, saranno utilizzati per digitalizzare un migliaio di periodici dell’Emilia-Romagna, circa 4 milioni di pagine, entro il 2025

Entra nella fase esecutiva l’appalto per la realizzazione del progetto di digitalizzazione dei periodici storici locali, tra i primi in Italia, finanziato attraverso  i fondi PNRR assegnati alla Regione Emilia-Romagna con Decreto del Ministro della Cultura (decreto n. 298 del 26 luglio 2022). L’appalto prevede attività di digitalizzazione per un importo complessivo di oltre 3 milioni di euro (precisamente 3.055.675 euro). L’intervento prevede la digitalizzazione di circa 3.900.000 pagine appartenenti a oltre un migliaio di testate entro il 31 dicembre 2025.

In generale si tratta di letteratura periodica molto varia sia per durata della singola testata (in molti casi si tratta di numeri unici o periodici che hanno avuto una breve vita), sia per periodicità (dal quotidiano al numero annuale), sia per gli estremi cronologici (si parte dal 1698 fino al 1955, anno, quest’ultimo, scelto perché al termine degli interventi di digitalizzazione, fissato nel 2025, segnerà i settanta anni che la legge prevede come limite per la tutela dei diritti d’autore), sia per tipologia (giornali, gazzette, periodici politici, culturali ecc.).

I periodici scelti per la digitalizzazione appartengono alle biblioteche comunali di Piacenza, Parma, Salsomaggiore, Fidenza, Reggio Emilia, Bologna, San Giovanni in Persiceto, Ferrara e Cesena e all’archivio storico comunale di Modena e rappresentano al meglio il policentrismo culturale. Sono stati esclusi dalla selezione i periodici già digitalizzati ad esempio dalla Provincia di Ravenna, con un progetto avviato circa 15 anni fa. Anch’essi entreranno comunque a far parte della costituenda emeroteca digitale regionale.

I periodici dalla biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna inclusi nell’intervento di digitalizzazione sono 145. Le testate possedute dagli altri istituti e oggetto dell’intervento sono 249 dell’Ariostea di Ferrara, 166 dell’Archivio storico del Comune di Modena, 147 della Passerini Landi di Piacenza, 52 la Panizzi di Reggio, 285 la Malatestiana di Cesena, 53 la Comunale di Parma, 14 la Comunale di Fidenza, 14 la Comunale di Salsomaggiore e 1 (Il Giornale d’Italia) della biblioteca ‘Giulio Cesare Croce’ di San Giovanni in Persiceto

Le testate digitalizzate costituiranno il primo nucleo dell’Emeroteca digitale regionale, che consentirà la consultazione online dei periodici storici prodotti dai molteplici centri culturali del territorio regionale, da quelli degli Stati pre-Unitari, a quelli ideati e diffusi dopo l’Unità d’Italia e sino alla prima metà del Novecento. L’Emeroteca, promossa dalla Regione Emilia-Romagna, rappresenterà concretamente la straordinaria ricchezza culturale e civile del policentrismo regionale e offrirà la possibilità di costruire e studiare molteplici percorsi e molteplici contesti. Sarà ad esempio possibile documentare la storia del giornalismo d'informazione a Bologna iniziato con gli avvisi a stampa e continuato con “La Gazzetta di Bologna” nel XVIII e XIX secolo e proseguito nella seconda metà dell’Ottocento con la “Gazzetta dell'Emilia” o “La Stella d'Italia” e “La Patria” oppure documentare la storia politica della Romagna ottocentesca o delle principali città della via Emilia.

I principali periodici digitalizzati

I periodici dalla biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna inclusi nell’intervento di digitalizzazione sono 145, in prevalenza ottocenteschi: periodici umoristici o satirici (es, La Rana, Bologna se ne ride, il Diavoletto, il Frizzo, La Marmitta, L’omen fatt bein), periodici politici o di partito (ad es. La squilla, La staffetta della sera, la Verità, La Voce della democrazia, La Fiaccola, La Patria, La Parola, Il Risveglio), quotidiani di informazione (es. la Gazzetta di Bologna, il Giornale di Bologna, la Gazzetta dell’Emilia), culturali o politico culturali (ad es. Don Chisciotte, L’Età presente), culturali o scientifici.

A Ferrara saranno digitalizzate circa 249 testate della Biblioteca Ariostea. Prevalgono quelle del primo Novecento, ma anche in questo caso si registra una notevole eterogeneità: pubblicazione delle Accademie (ad es. Atti della Accademia delle scienze mediche, naturali e fisico-matematiche), giornali o periodici politici o di partito (ad es. La battaglia, La Democrazia ferrarese, La lanterna cieca, Il pensiero socialista, Il Petrolio, La Scintilla, Il Corriere padano), quotidiani e riviste di informazione (es. Corriere del Po, Corriere del mattino, L’Eridano, La Gazzetta di Ferrara, La Rivista, Il Mattino), periodici umoristici corredati da attraenti illustrazioni (ad es. L’Analfabeta, Il Vespertilio, Chichett da Frara, Usel Grifon), periodici letterari o di cultura come “Poesia ed arte”. Si segnalano inoltre diversi periodici di epoca fascista. Anche in questo caso non mancano periodici settecenteschi come L’Atlante ferrarese o il Diario ferrarese.

A Modena, all’Archivio storico del Comune, i periodici digitalizzati saranno 166. Qui sono presenti i periodici preunitari come l’Almanacco, L’annuario di Corte, il Messaggiere o il Nuovo Giornale de’ Letterati d’Italia, oltre a quotidiani o riviste politiche o di partito (ad es. Democrazia, Il Domani, Il Menotti, La verità), riviste letterarie e di cultura (ad es. le Memorie della Regia Accademia di scienze, lettere ed arti, Il Giornale letterario scientifico modenese, Il Muratori), almanacchi come La Trivella, giornali e riviste di informazione (ad es. Il Cittadino, la Gazzetta di Modena, il Panaro, Il crepuscolo, La Provincia di Modena, La Voce della verità).

A Piacenza le testate digitalizzate, tutte conservate dalla Biblioteca Passerini-Landi, sono 147, fra le quali si segnalano, tra le altre, Il Progresso, Il Piccolo, il Bollettino storico Piacentino; il Giornale di agricoltura della domenica, nato nel 1891; l’almanacco Fa per tutti o Lunario Piacentino, periodico annuale pubblicato dal 1850 al 1874. Non mancano naturalmente riviste umoristiche (es. Tollein cuccala, il Fiol ‘dl Tollein Cuccala, Il Moscone, il Pungiglione, il Lunedì Allegro, il Cannocchiale, Il biricchino), politici (ad es. L’Alfiere, il Cittadino, la Favilla, l’Indipendente, Il Pungolo, Il Popolo, L’Orologio, La Parola socialista, L’Azione), giornali studenteschi (ad es. La Ciribigola, Il Carroccio, Lo Strillone, La Sinistra), giornali e periodici d’informazione (ad es. Il Progresso, il Corriere piacentino, Diario piacentino)

Anche a Reggio Emilia dove saranno digitalizzate 49 testate, ottocentesche e dei primi del Novecento, della Biblioteca Panizzi, sono presenti periodici illustrati (ad es. Il Reggianello) e umoristici (ad es. La Mosca), politici o di partito (ad es. L’Eco del Partito Conservatore dell’Emilia, Il Crostolo, il Rodani, La Battaglia, Il Progressista, La Minoranza, Il Grido liberale, Reggio Nova), di informazione (ad es. Corriere reggiano, Corriere di Reggio Emilia, La Concordia, La Gazzetta di Reggio) senza dimenticare un periodico culturale come La Provincia di Reggio Emilia.

A Parma le testate digitalizzate saranno 53 appartenenti alla Biblioteca comunale. Si tratta di periodici prevalentemente ottocenteschi con ‘incursioni’ nella prima metà del Novecento. An che qui non mancano i periodici umoristici, traccia del più ampio fenomeno di fioritura di periodici nel secondo decennio del Novecento, come “la Puntura”, ma anche meno recenti come “Il Barabba” oltre a testate di carattere politico (ad es. Il Popolo di Parma, Il patriota, L’Idea, La Fiaccola, La Fiamma, Il Piccolo di Parma), di informazione (ad es. La Gazzetta di Parma) o culturali (ad es. Aurea Parma o l’annuale Archivio storico delle Province parmensi). La digitalizzazione di questi periodici sarà accompagnata da 14 testate della biblioteca comunale di Salsomaggiore (fra le quali il Don Chisciotte, il Gazzettino di Salsomaggiore, Il Nuovo Salso, L’Informatore Salsese) e della biblioteca comunale di Fidenza (fra le quali il Fidentino e Fidenza nova).

A Cesena saranno digitalizzati 194 periodici della Biblioteca Malatestiana, che si integreranno con quelli già digitalizzati in area ravennate venendo a costituire una significativa rappresentazione della cultura e della storia politica, economica, sociale e culturale della Romagna. I periodici sono ottocenteschi e del primo Novecento, ma non mancano alcune testate settecentesche (ad es. Gran giornale de’ letterati, Notizie politiche, Notizie letterarie). Anche in questo caso si riscontrano diverse tipologie di periodici: letterario o culturale (ad es. Il Cardello, La Romagna, Il Cenacolo, Luce, La Romagna nella storia, nelle lettere e nelle arti), politici (ad es. La voce liberale, Il Democratico, L’Italia del Popolo, Il Ribelle, Il Faro romagnolo, La Romagna socialista, La Voce dei giovani, Il garibaldino, Il Lamone), di informazione (La Gazzetta romagnola, La Gazzetta delle Romagne, L’Adriatico, Il Ravennate: Corriere delle Romagne). Non mancano naturalmente testate umoristiche, come “Il Matto”, di attualità o legate alle stagioni politiche del nostro paese (ad es. Il Rubicone o la Fiaccola).

Infine, a San Giovanni in Persiceto, d’intesa con due Biblioteche Nazionali Centrali di Firenze e Roma, sarà digitalizzato un quotidiano, “Il Giornale d’Italia”, perché la biblioteca comunale “Giulio Cesare Croce” possiede la collezione completa e in ottimo stato di conservazione.




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ultima modifica 2024-08-29T13:05:31+02:00
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