AER- Architettura Emilia Romagna: presentazioni a Ravenna e a Modena
Dopo il primo incontro a Bologna il 9 novembre 2023 alla Mediateca Guglielmi, proseguono le date di presentazione dei primi tre volumi della collana editoriale AER architettura contemporanea Emilia-Romagna pubblicati dalla casa editrice SAGEP su progetto del Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna.
Nuovo appuntamento venerdì 16 febbraio 2024, dalle 14.30 alle 17, a Modena, negli spazi di AGO Modena Fabbriche Culturali (Largo Porta Sant’Agostino, 228)
Programma:
Saluti
Giancarlo Muzzarelli, Sindaco di Modena • Donatella Pieri, Presidente Fondazione AGO Cristina Ambrosini, Dirigente del Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna
Interventi
Andrea Bortolamasi, Assessore alla Cultura Comune di Modena • Lorenza Bolelli, Regione Emilia-Romagna, settore Patrimonio culturale, responsabile editoriale collana architettura contemporanea in Emilia-Romagna • Marco Petrelli, Università di Bologna, responsabile scientifico del progetto Architettura contemporanea in Emilia-Romagna • Ines Tolic, Università di Bologna, responsabile scientifico del progetto Architettura contemporanea in Emilia-Romagna e autrice del volume su Bologna • Francesca Castanò, Università Università Luigi Vanvitelli, autrice del volume su Ravenna • Matteo Sintini, Soprintendenza AABBAA Lombardia Occidentale, autore del volume su Modena
Dibattito
Con Fondazione Architetti Provincia di Modena, Fondazione Archivio Leonardi, Fondazione Modena Arti Visive FMAV, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Università di Modena e Reggio Emilia, Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities DHMoRe, Ufficio Storia Urbana Comune di Modena, Biblioteca civica d’arte e architettura Luigi Poletti.
Coordina Matteo Sintini
L’iniziativa è soggetta al rilascio di 2 CFP da parte dell’Ordine degli Architetti di Modena. E' organizzata dal Settore Patrimonio culturale della Regione con l'Assessorato Cultura del Comune di Modena e Fondazione AGO, con il patrocinio del Dipartimento delle Arti di UniBo.
Invito (339.67 KB)
La collana si è avvalsa della cura scientifica del Dipartimento di Architettura di UNIBO con il supporto curatoriale di ricercatori e studiosi anche di altre Università italiane che hanno collaborato alla definizione di un quadro narrativo critico dell’architettura contemporanea nelle città di Bologna, Modena e Ravenna.
Con i tre volumi dedicati a Bologna, Modena e Ravenna è stata definita la “prima tappa” di un tour narrativo che riguarderà tutte le provincie della nostra Regione.
Il primo appuntamento 2024 si è svolto venerdì 2 febbraio, a Ravenna, a Palazzo Rasponi dalle Teste, dalle 15 alle 18.
E' stato organizzato dal Settore Patrimonio culturale della Regione con la collaborazione del Dipartimento di Architettura di UNIBO, Fondazione Flaminia di Ravenna e il patrocinio del Dipartimento delle Arti di UniBo.
Dopo i saluti di Mirella Falconi Presidente di Fondazione Flaminia; Fabrizio Ivan Apollonio Dipartimento di Architettura – Università di Bologna, e Alessandro Marzani Coordinatore del corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei processi e dei sistemi edilizi,sono intervenuti Federica Del Conte Assessore all’Urbanistica del Comune di Ravenna; Paola Ascione Università “Federico II”, vicepresidente DoCoMoMo Italia; Marco Pretelli Università di Bologna; Ines Tolic Università di Bologna; Matteo Sintini Soprintendenza AABBAA Lombardia Occidentale; Francesca Castanó Università “Luigi Vanvitelli”, autrice del volume dedicato a Ravenna; Rita Rava Presidente Ordine degli Architetti della Provincia di Ravenna. Coordina Mauro Felicori Assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna.
Locandina (532.69 KB)
AER- Architettura Emilia Romagna: Modena, Bologna, Ravenna: i primi tre volumi
I tre volumi riguardano il lavoro di ricerca e critica dedicato alle città di Bologna, Modena e Ravenna. Un lavoro, come già accennato, frutto della collaborazione tra il Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna e l’Università degli Studi di Bologna - Dipartimento di Architettura che, attraverso una meticolosa opera di lettura critico documentale attuata dai curatori, affronta i temi dello sviluppo urbano di quello che, per dirla come Hobsbawn, potremmo definire il «secolo beve». Un secolo di architetture e urbanistica segnato spesso da percorsi collettivi, frutto di principi di condivisione e confronto che sembrano perdersi nel secolo successivo, quello attuale.
MODENA, a cura di Matteo Sintini
Il volume presenta le fasi e i passaggi salienti dell’evoluzione urbana della città a partire dalle politiche e dai piani urbanistici del secondo Novecento, cornice entro cui inquadrare le principali esperienze in campo architettonico, realizzate e non, che consentono di fornire possibili elementi interpretativi anche del contesto contemporaneo. Il volume cerca di restituire la complessità della trasformazione urbana attraverso l’interrelazione anche di altri fattori quali il contesto socio-culturale e la formazione di un panorama professionale .
BOLOGNA, a cura di Ines Tolic
«Bologna è città padana, ma possiede una grandezza che le città padane non possiedono […]. La magnificenza di Bologna è affidata ad una grande architettura urbana piuttosto che ad un’opera singola» sono le parole di Aldo Rossi del 1993 che aprono la ricerca condotta a significare dell’instancabile dialogo che i progettisti, bolognesi e non, hanno cercato di stabilire con la città e che caratterizza una buona parte della produzione realizzata fra la fine della Seconda guerra mondiale e i giorni nostri. La ricerca condotta su Bologna e trasposta in questo volume mette in evidenza che le opere più interessanti non sono da ricercarsi laddove Bologna appare chiaramente definita, ma ai suoi margini. In queste aree, ovvero dove la storia non è ancora sedimentata e dove appaiono visibili le battaglie dello sviluppo urbano, l’architettura è chiamata ad assolvere il compito più difficile, ovvero a “fare città".
RAVENNA, a cura di Francesca Castanò
La faticosa transizione da una capitale antica, stratificata e riconoscibile, a una città nuova, dai lineamenti incerti e indeterminati, spiega solo in parte il sentimento di nostalgia che ha avvolto Ravenna e il rapido rarefarsi della sua fortuna critica nelle narrazioni contemporanee. In un contesto sensibile ai richiami del patrimonio storico consolidato, porre attenzione esclusivamente a quello di più recente costruzione ha agito da straordinario movente per provare a definire un quadro d’insieme non ancora mai restituito nel caso di Ravenna, quasi a voler ricomporre le tessere di un disperso mosaico d’oggi.